Certificati di investimento - Cap. 1 (6 lettori)

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tower68

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Io dico che qualcuno che lo sa c'è... :D
E io ero uno trà questi... certo il Ftse poteva andare a toccare i 17000 punti però non c'erano i presupposti visti i livelli di Unicredit che aveva toccato i minimi di febbraio... ora credo il recupero durerà ancora per qualche seduta soprattutto per i bancari poi non sò credo si torni a scendere ma ormai siamo in uno strettissimo trading range.
 

NoWay

It's time to play the game
E io ero uno trà questi... certo il Ftse poteva andare a toccare i 17000 punti però non c'erano i presupposti visti i livelli di Unicredit che aveva toccato i minimi di febbraio... ora credo il recupero durerà ancora per qualche seduta soprattutto per i bancari poi non sò credo si torni a scendere ma ormai siamo in uno strettissimo trading range.

Non per sminuire, ma io mi riferivo a chi muove i mercati... :)
 
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It's time to play the game
ENI - TELECOM - LEONARDO Tre blue chip per un certificate a cedola doppia 12/05/2016 14:41 - WS

In un mondo di obbligazioni con rendimenti microscopici o addirittura sotto zero, Exane lancia un nuovo certificate con cedole mensili doppie. Si tratta di uno strumento finanziario che ha alla base, come sottostanti, tre blue chip della Borsa italiana: Eni (ENI.MI), Telecom Italia (TIT.MI), e Leonardo (ex Finmeccanica) (LDO.MI).

Delle due cedole mensili, una è garantita ed è pari allo 0,15% del valore di emissione del certificate (per un rendimento annuale dell'1,8%); l'altra è più succulenta, pari allo 0,45% (rendimento annuale del 5,4%), ma viene pagata solo a condizione che nessuna delle tre azioni sottostanti alle date di rilevazione mensili sia sotto la barriera. Ai prezzi di oggi, per arrivare alla barriera i tre titoli dovrebbero perdere fra il 52% e il 54%.

Emesso a un valore di 1.000 euro, il certificate Exane "Crescendo Rendimento Memoria " con Isin FREXA0001117 (JAER2W.TX) oggi passa di mano 996,9 euro, scadrà tra tre anni, il 24 aprile 2019, e offre un rendimento massimo del 7,2% (1,8% +5,4%).

La cedola condizionata di 4,5 euro gode dell'"effetto memoria": significa che se un mese non ci sono le condizioni per la distribuzione, la cedola non è persa, ma l'appuntamento è rinviato al mese successivo o a quello dopo ancora, insomma alla prima data di rilevazione in cui tutte e tre le azioni saranno tornate sopra la barriera. A quel punto l'investitore riceverà tutte insieme le cedole fino a quel momento rimaste sospese.

Dal nono mese in poi, se tutti e tre i sottostanti saranno sopra il livello iniziale, il certificate potrebbe venire ritirato in anticipo a 1.000 euro.

Ad oggi i tre titoli non si sono mossi molto dal loro livello iniziale, detto fixing. Per Eni il livello iniziale è 13,456 euro e la barriera a 6,055. Il titolo del Cane a sei zampe oggi tratta a 13,69 euro, poco sopra il livello iniziale e per toccare la barriera dovrebbe perdere il 55% del suo valore.

Il prezzo iniziale per Telecom Italia è di 0,8901 euro. Il titolo oggi passa di mano a 0,8575 euro il 3,7% sotto il livello iniziale. Per trovarsi sotto la barriera (fissata a 0,4005) dovrebbe perdere oltre il 53,3% alla scadenza.

Per Leonardo il prezzo iniziale è 10,935 euro, la quotazione di Borsa oggi è 10,88 euro. Per finire in barriera (fissata a 4,921 euro) dovrebbe perdere il 54%.

Abbiamo raccomandazioni positive su tutti e tre i sottostanti.

Per Eni il nostro target price è 15 euro con un giudizio NEUTRALE.

Crediamo che il recupero delle quotazioni del petrolio aiuterà il gruppo che ha dimostrato buona capacità di reazione in uno scenario difficile caratterizzato da prezzi del greggio molto bassi. Eni ha dalla sua la recente scoperta di nuovi giacimenti e il taglio costi, realizzato chiudendo i campi con costi estrattivi più elevati.

Su Telecom Italia abbiamo una raccomandazione INTERESSANTE con un target price di 1,1 euro: crediamo che il coinvolgimento dei francesi di Vivendi (primo azionista con il 25%), unito a un piano industriale che punta a sfruttare le sinergie tra tlc e media, sosterranno il titolo.

Su Leonardo la nostra raccomandazione è MOLTO INTERESSANTE con un target price a 16 euro. L'amministratore delegato Mauro Moretti ha dimostrato di essere in grado di gestire al meglio l'azienda, lavorando bene sia sul taglio costi che sulla focalizzazione sul core business. A fine piano il gruppo potrebbe pensare a una fusione con un altro big europeo nel campo dell'aerospazio e della difesa.

Analizziamo nei dettagli il prodotto.

CEDOLE.

Le cedole sono di due tipi, una garantita pari allo 0,15% mensile, (rendimento annuale dell'1,8%) A questa si aggiunge la cedola condizionata dello 0,45% che abbiamo già illustrato. Le date di osservazione sono il 20 di ogni mese, se in quella data la Borsa fosse chiusa, si passa al primo giorno lavorativo successivo.

A nostro parere sono le cedole la vera forza di questo prodotto unite all'effetto memoria e all'elevata distanza delle barriere. La nostra analisi sulle cedole dipende dalla visione che abbiamo sul sottostante. Crediamo che difficilmente i tre titoli analizzati si porteranno sotto il livello di barriera e questo permetterà la distribuzione di un rendimento davvero interessante: 7,2% con un rischio calcolato.

RITIRO ANTICIPATO.

Il ritiro anticipato da parte dell'emittente è previsto dal nono mese in poi, quindi dal 20 dicembre 2016. Il certificate potrà essere richiamato al valore di emissione di 1.000 euro, se in Borsa le azioni delle tre società su cui è costruito si troveranno tutte e tre sopra il valore iniziale. Dunque, il certificate dà il meglio di sé se il sottostante si muove nella fascia tra il prezzo iniziale (fixing) e la barriera.


ALLA SCADENZA

Alla scadenza fissata il 23 aprile del 2019 (data di valutazione) si potranno presentare due scenari: se tutti i tre sottostanti si troveranno sopra la barriera, il certificate verrà ritirato a 1.000 euro e grazie all'effetto memoria verranno pagate tutte le cedole arretrate eventualmente rimaste sospese. L'investimento avrà dato un rendimento annuo del 7,2%.

L'unico scenario negativo è che alla data della scadenza anche una sola delle tre azioni sia sotto la barriera. A puro esempio, se al 23 aprile 2019 Eni dovesse aver perso il 55% del suo valore iniziale, allora il certificate verrebbe ritirato a 450 euro. Ricordiamo che alla scadenza si prenderà a riferimento la performance peggiore dei tre sottostanti.
 
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