Banche: polverizzato un terzo del loro valore (Mi.Fi.)
MILANO (MF-DJ)--Dopo il referendum sulla Brexit l'indice Ftse Banche ha polverizzato quasi un terzo del proprio valore. Perdite che si aggiungono a quelle già incassate da inizio anno, portando il saldo finale dei primi sei mesi a -54%.
Come gli operatori sanno bene, scrive Milano Finanza, le ragioni del crollo poco hanno a che fare con i fondamentali e vanno piuttosto ricercate nella generale volatilità delle borse e nella maggiore vulnerabilità del mercato italiano in periodi di instabilità come quello attuale. Tanto più che i cali sono amplificati dalle numerose posizioni short aperte in questi mesi da parte di grandi investitori internazionali che, evidentemente, vedono nelle banche italiane un interessante opportunità di profitto. Si sa del resto che lo short selling è lo strumento ideale per ottenere un profitto in un mercato ribassista anche se, soprattutto negli ultimi anni, ha contribuito non poco al crollo dei prezzi. Monitorare questi movimenti non è semplice perché la direttiva europea Trasparency (recepita da Consob nel 2012) permette ai gestori di avvalersi dell'esenzione dall'obbligo di comunicare partecipazioni tra il 2 e il 5% del capitale. Una panoramica generale comunque è offerta dai dati di Bloomberg e Consob, in particolare per quanto riguarda i movimenti delle ultime settimane.