Certificati di investimento - Cap. 1

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
UniCredit: aumento monstre verso il sold-out, chi ha diritti dovrebbe convertire (analisti)

Si prospetta il tutto esaurito per l’aumento di capitale di UniCredit. Oggi si conclude l’operazione monstre con la quale la banca mira a raccogliere 13 miliardi di euro, fra le più grandi ricapitalizzazioni varate quest’anno in Europa e la maggiore di sempre per quanto riguarda l’Italia.

Questa sera a mercati chiusi si conoscerà dunque il verdetto sull’operazione ma intanto l’amministratore delegato della banca, Jean-pierre Mustier, può dirsi soddisfatto. Considerato anche il momento non facile del settore in Italia gli esperti si aspettano un inoptato al minimo.

Secondo gli esperti infatti la presenza di un solido consorzio di banche a garanzia della sottoscrizione ha giocato a favore di UniCredit, evitando crisi di sfiducia come quelle viste nei recenti aumenti di capitale di istituti di credito. Lo scorso venerdì è stato l’ultimo giorno di negoziazione dei diritti d’opzione e la chiusura di questi ultimi a 12,35 euro, in rialzo di quasi l’8,81%, promette bene.

“Secondo questi ragionamenti, chi ha comprato (o mantenuto) i diritti lo ha fatto in vista di una loro conversione”, sostiene un analista interpellato da FinanzaOnline, che aggiunge “le attuali quotazioni del titolo Ucg sono ancora superiori di un 35% circa rispetto al prezzo di emissione dei nuovi titoli, pari a 8,09 euro, e questo è ancora un elemento positivo a favore del buon esito dell’operazione”.

In ultimo ricordiamo che per offrire l’eventuale inoptato UniCredit avrà ulteriore tempo fino al 10 marzo prossimo, data fissata per permettere all’istituto di concludere definitivamente l'operazione prima della scadenza prevista per il pagamento della cedola dei titoli Additional tier 1 maturity 2021.
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

Users who are viewing this thread

Back
Alto