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Trump, scacco matto a Wall Street?
Mercati finanziari scossi dalle recenti e controverse vicende legate al presidente americano Donald Trump. Le ipotesi di “Impeachment” (messa in stato di accusa del Presidente) seguite allo scandalo sulle presunte interferenze russe nelle elezioni presidenziali hanno messo i bastoni fra le ruote al rally di Wall Street.
Proprio nel momento in cui i tre principali indici statunitensi sembravano proiettati verso i territori inesplorati oltre i record storici, l’idillio fra investitori e il numero uno della Casa Bianca sembra essersi interrotto.
Potrebbe trattarsi della correzione che tutti attendevano per riposizionarsi in acquisto sulle azioni americane? Uno dei modi per farlo è quello di posizionarsi utilizzando un Certificate che anche in caso di correzioni non troppo marcate o di un movimento laterale offrirà un rendimento. Oggi mettiamo sotto la lente il Turbo Short emesso da BNP Paribas con sottostante l’S&P 500 e Isin
NL0011952270.
Il Certificate passa di mano con una leva pari a circa 10,68 e alle attuali quotazioni distanzia il livello di knock out, posizionato a 2.600 punti, del 9,29%. Lo strumento è però molto vicino alla data di scadenza, contemplata il 14 giugno prossimo, fra poco meno di un mese.
Rimanendo al di là dell’Atlantico, è stata una settimana di passione anche per FCA dopo che si è aperta la possibilità che si possa avviare una causa legale nei confronti del gruppo automobilistico per il caso delle indagini Epa scattate a gennaio ed ancora in corso. Il 24 maggio è fissata un’udienza dal giudica federale e il Dipartimento di Giustizia dovrebbe depositare la richiesta per avviare una procedura legale. Alla luce di questi elementi il titolo ha toccato un minimo settimanale a ridosso dei 9 euro per azione, appena due euro al di sopra della barriera di 7,091 euro contemplata dal Cash Collect con Isin
NL0011956156 emesso da Bnp Paribas. Fra 2 settimane (il 2 giugno) il Certificato pagherà un premio di 1 euro se il titolo Fiat Chrysler Automobiles si troverà ancora sopra la Barriera menzionata in precedenza.
Tornando in Europa nell’ultimo mese si è consolidato il clima positivo su gran parte del Vecchio Continente. I buoni dati sull'economia, il ritorno dell'inflazione e il venir meno delle tensioni politiche dovrebbe tenere al riparo le Borse da nuove tempeste. Una situazione che potrebbe favorire il recupero dei titoli bancari, specie quelli che negli ultimi trimestri hanno portato a termine importanti operazioni volte a mettere in sicurezza i conti e rafforzare la struttura patrimoniale.
In Italia gli investitori guardano con interesse ad UniCredit e Banco Bpm. Per la banca di Piazza Gae Aulenti BNP mette a disposizione un Certificato Turbo Long con Isin
NL0012164602 che scade il 15 dicembre prossimo. Il titolo UCG nell’ultimo mese si è allontanato dalla barriera collocata a 14,5 euro, ampliando la distanza da essa fino al 13,36% circa di venerdì.
Per Banco Bpm invece vi è un Cash Collect con Isin
NL0012161574 che scade il 3 aprile del 2019 e pagherà la prima cedola il 3 ottobre prossimo, se il titolo si troverà al di sopra della Barriera collocata a 1,7576 euro. Alle attuali condizioni di mercato tale barriera dista il 36% circa dal prezzo del titolo.
