Certificati di investimento - Cap. 2

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Se io, che so di non avere adeguate conoscenze, non mi tutelo, poi non posso lamentarmi quando mi vendono qualcosa...

ma dove vivi ? in Italia o in altro stato ? è il sistema che ti porta a crocettare le varie risposte , per i motivi che ho scritto sopra, poi è "l'avidità" è il voler di più di quello che sarebbe lecito per il proprio profilo di rischio che permette ciò . Guarda che gli investitori hanno teoricamente un profilo di rischio "aggressivo" quando i mercati vanno, salvo poi diventare "prudenti" o ... "conservativi" quando come sempre arrivano le prime piogge. GIra così, non è una mia opinione. Ma questo vale in tutti i campi, se il medico mi propone una medicina, non è che cerco di laurearmi in medicina prima per comprendere il significato di quella prescizione, semplicemente "mi fido" così come nel mondo bancario !
 
Secondo me i questionari mifid, se fatti bene, dovrebbero salvaguardare gli investitori poco preparati...
Ma la scarsa conoscenza di uno strumento non può far dire che lo strumento in questione è un gioco a perdere...

I questionari midi, se fatti bene, dovrebbero classificare la stragrande maggioranza degli investitori come non adatti a negoziare ciò in cui normalmente investono ... ma questo non farebbe comodo a nessuno (investitori in primis).
 
I questionari midi, se fatti bene, dovrebbero classificare la stragrande maggioranza degli investitori come non adatti a negoziare ciò in cui normalmente investono ... ma questo non farebbe comodo a nessuno (investitori in primis).

Non sono d'accordo sull'ultima parte... se io non so sciare e mi buttano giù da una pista nera, al 99,99% andrò a sbattere... lo so ancora prima di mettere gli sci... se poi mi sta bene, altro discorso...
 
ma dove vivi ? in Italia o in altro stato ? è il sistema che ti porta a crocettare le varie risposte , per i motivi che ho scritto sopra, poi è "l'avidità" è il voler di più di quello che sarebbe lecito per il proprio profilo di rischio che permette ciò . Guarda che gli investitori hanno teoricamente un profilo di rischio "aggressivo" quando i mercati vanno, salvo poi diventare "prudenti" o ... "conservativi" quando come sempre arrivano le prime piogge. GIra così, non è una mia opinione. Ma questo vale in tutti i campi, se il medico mi propone una medicina, non è che cerco di laurearmi in medicina prima per comprendere il significato di quella prescizione, semplicemente "mi fido" così come nel mondo bancario !

Se io so di essere allergico alla penicillina, devo dire al medico di non prescrivermi niente che ce l'abbia dentro... non serve una laurea, credo...
 
Non sono d'accordo sull'ultima parte... se io non so sciare e mi buttano giù da una pista nera, al 99,99% andrò a sbattere... lo so ancora prima di mettere gli sci... se poi mi sta bene, altro discorso...
beh non è proprio così.
Quando uno investe dovrebbe essere informato di che cosa compra. Ci sono persone che fanno la Mifid più alta perchè altrimenti tanti prodotti non potrebbero nemmeno essere comprati.
Un amico ha dichiarato come prospettiva di investimento "breve termine" e adesso il btp 2025 non può comprarlo manco di sua iniziativa
 
Se io so di essere allergico alla penicillina, devo dire al medico di non prescrivermi niente che ce l'abbia dentro... non serve una laurea, credo...
Vedi, Maurizio, tu sei un investitore consapevole: molto consapevole.
La stragrande maggioranza è invece assolutamente inesperta. Se si trovano minusvalenze in carico (e con la regolamentazione fiscale sul gestito è quasi impossibile non trovarsene) è un giochetto per i loro "consulenti" convincerli a sottoscrivere certificati (peraltro quale altro strumento in apparenza non rischioso conosci adatto allo scopo?).
 
Mi sembra corretto sottolineare che una massa di persone è attirata dall'investimento in certificati proprio per la possibilità di compensazione fiscale, specie da quando le obbligazioni sono schizzate a livelli insostenibili.
I certificati sono collocati come succedanei di un investimento obbligazionario ma, chi segue questo forum, sa benissimo che sono strumenti derivati complessi.

Il confezionamento del certificato (Sulla base di opzioni accuratamente predisposte) giustifica la commissione di cui si parla, anche perché rende accessibile uno strumento che pochissimi sarebbero in grado di gestire a livello di azioni ed opzioni compensative.
La tassa del 26% statale risulta un po' meno digeribile….
 
Vedi, Maurizio, tu sei un investitore consapevole: molto consapevole.
La stragrande maggioranza è invece assolutamente inesperta. Se si trovano minusvalenze in carico (e con la regolamentazione fiscale sul gestito è quasi impossibile non trovarsene) è un giochetto per i loro "consulenti" convincerli a sottoscrivere certificati (peraltro quale altro strumento in apparenza non rischioso conosci adatto allo scopo?).
SI'....e' proprio cosi'.....
 
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