Fa paura il rallentamento economico della Cina. I dati pubblicati stanotte dall’Ufficio Nazionale di Statistica mostrano che le azioni di contenimento del contagio frenano l’espansione in modo pesante, soprattutto per quel che riguarda i consumi. Le vendite al dettaglio, in agosto sono salite del 2,5% anno su anno, un forte ridimensionamento dal +8,5% di luglio: il consensus si aspettava +7%. Sotto le attese anche la produzione industriale: +5,3%, dal +6,4% di luglio.
Resta depresso l’high tech cinese, zavorrato dai continui ammonimenti delle autorità politiche di Pechino. Il produttore di auto elettriche XPeng, quotato a Hong Kong si avvia a chiudere la terza seduta consecutiva di ribasso, ma il calo di stamattina è di poco conto, rispetto a quello di lunedì, quando il ministro dell’Industria, Xiao Yaqing aveva annunciato nel corso della conferenza stampa l’arrivo di provvedimenti in un settore fin troppo coccolato negli anni precedenti: “Le società EV dovrebbero essere più grandi e più forti. Oggi abbiamo troppe aziende EV”. Xiao, che è anche ministro per le tecnologie informatiche, aveva parlato in modo esplicito di interventi in grado di sfoltire i ranghi e di favorire il consolidamento. Stamattina Helen Liu, una super consulente di Bain per il mondo dell’auto elettrica dice alla CNBC che per l’auto elettrica cinese è il “momento più eccitante”, essendo alla vigilia della partenza del consolidamento. Liu ritiene che l’intervento statale fornirà un ulteriore impulso ad un trend verso la concentrazione che ha ragioni tecnologiche, industriali e finanziarie.