Certificati di investimento - Cap. 4

Stato
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Oggi la distanza Unicredit e Tesoro al tavolo della trattativa su Mps può essere sintetizzata in un numero: 2 miliardi. Le controparti stanno provando a convergere sull'importo della dote necessaria per mandare in buca il deal, ma l'accordo non può ancora dirsi raggiunto.

Se infatti complessivamente il ministero dell'Economia è disposto a mettere sul piatto fino a 6,5 miliardi tra sconto fiscale, innalzamento del capitale di classe uno, oneri di ristrutturazione, incremento delle coperture sui crediti in bonis e ricapitalizzazione di Amco per l'acquisto degli npe, per piazza Gae Aulenti l'asticella è fissata in area 8,5 miliardi. Tradotto: ballano 2 miliardi, appunto. Il costo per la messa in sicurezza dell'attivo non si discosta eccessivamente dalle previsioni iniziali, mentre sembra che la voce lievitata maggiormente negli ultimi 80 giorni sia quella relativa al costo degli esuberi. Per le uscite previste Unicredit stima infatti un costo complessivo fino a 3,5 miliardi, importo che supera di oltre un miliardo quanto il Tesoro è disposto a mettere sul piatto. Tanto più che, si osserva a Roma, con una spesa media a carico del Fondo di Solidarietà di 200 mila euro per dipendente i 7 mila esuberi ventilati dovrebbero costare meno della metà della cifra chiesta da Unicredit. Ai vertici della banca milanese però la richiesta viene giustificata alla luce della bassa età media dei dipendenti Mps e della necessità di mettere in campo scivoli di durata superiore a quella consueta, arrivando fino a 7 anni. Non sembra comunque che l'ombrello pubblico possa essere esteso a esuberi di personale Unicredit, come inizialmente ipotizzato.

Quanto agli accordi commerciali, il Tesoro non sembra disponibile ad accollarsi le penali per la disdette, che solo nel caso di Axa potrebbero ammontare a un miliardo. Lo scioglimento di tali accordi infatti, si sotstiene al Mef, sarà una scelta autonoma del nuovo proprietario.
 
Qualcuno degli sfortunati possessori del certificato emesso da Unicredit e scritto si TUI ISIN: DE000HV45X06 ha mica cominciato a studiare uno switch to recovery, visto che TUI dovrebbe risalire di oltre il 16% in poco più di un anno per acciuffare quanto meno la parità?

Ad esempio a me risulta che facendo switch di 100 pezzi su DE000UE9G2K4 si perdono circa 900 euro (mio prezzo di carico 87,90)
Hanno poi rettificato i valori causa adc?
 
Ma come si fa a scrivere una cosa del genere?
Anche se non fa autocall, mica muore domani il certificato.. Non è certo rosso e nero.. Magari tornerà a 900 il prezzo, ma tra tre mesi siamo qui ancora con una nuova possibilità di autocall.
Capivo se scadesse oggi e fossimo a livello barriera.. Allora così il ragionamento avrebbe molto senso e non lo terrei mai.
Ma ora per me il gioco vale assolutamente la candela..
Non fa autocall, amen.. Non è mica la fine del mondo..
Concordo con te. Comunque sono uscito a 992.
In bocca al lupo!
 
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