Certificati di investimento - Cap. 4 (2 lettori)

Stato
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NoWay

It's time to play the game
Credo anche io che fosse questo l'intento dell'affermazione, ed è proprio su questo concetto che non sono d'accordo (ed ho spiegato il perchè); a meno che non si intendesse una protezione totale, per avere la quale ci si compra certs protetti e si vive serenamente col rendimento dell'1% all'anno invece che al mese. ;)

Il punto è che con i certificati per fare l'1% al mese magari si rischia di prendere un fosso e forse si tende a sottovalutarlo troppo spesso...
 

Guni

Keep calm and trade on
Si, ma oltre alla distanza dalla barriera, si deve tener conto anche (almeno) della volatilità dei titoli.

Completamente d'accordo con te (non a caso ho scritto che la ignoravo per semplicità di ragionamento, ma che è fondamentale): la valutazione della ritenuta "adeguata distanza" dalla barriera, per quanto soggettiva, non può prescindere dall'analisi della vola implicita e storica dei sottostanti (in particolare, ma non solo, del WO)
 

CarloConti

Forumer storico
Credo che volesse sottolineare che i margini per protettivi che possano sembrare in realtà non lo sono mai...
Si. Insomma il 40% dalla barriera è uno degli elementi, indubbiamente importante a cui tutti comunque guardiamo. Ma è uno degli elementi, che da solo purtroppo dice pochissimo.
Tutti parliamo della volatilità dei sottostanti che, in strettissima relazione al rendimento potenziale, dovrebbe invece imporci di avere chiarissimo che stiamo comprando qualcosa di altamente rischioso, e che poi lamentarsi che questo o quel sottostante perde il 60/70% non dovrebbe sorprenderci. In effetti la probabilità che accadesse era praticamente già scritto nel certificato di nascita del ctf. Chiaramente mi ci metto io tra quelli che questa riflessione purtroppo a volte la dimenticano immaginando che sia normale che un prodotto finanziario possa pagarti cedole del 12% annui senza assumersi un rischio correlato.
Sullo stop loss non mi esprimo e non so se sia corretto applicarlo ai ctf, ma sta di fatto che i ctf in fase fortemente ribassista non è che ti danno molto tempo per decidere di uscire. In effetti vedere un titolo che perde il 10 ci fa pensare che abbiamo ancora margine, poi perde il 20 e vabbè si riprenderà e quando sta perdendo il 30 è abbastanza tardi rispetto alla diminuzione di valore del ctf.
Insomma la distanza dalla barriera è proprio l’ultimo degli elementi da considerare prima di acquistare un ctf secondo me. O meglio, è scontato che ci sia un margine importante solo per prenderlo in considerazione.
 

NoWay

It's time to play the game
Domanda: ma il mondo è fermo?
Altra domanda: tu, per esempio, soldi non ne stai spendendo?

Io sto investendo poco e spendendo più del solito. :)
Se facciamo una fotografia adesso, i punti 2 e 4 mi tornano. Invece, se consideriamo che si potrebbe richiudere tutto, mi vengono tanti dubbi. Quindi senza sapere come inciderà il virus, boh... mi sembra un parlare sul nulla
 

Jsvmax79

Forumer storico
1639600558585.png
 

NoWay

It's time to play the game
Si. Insomma il 40% dalla barriera è uno degli elementi, indubbiamente importante a cui tutti comunque guardiamo. Ma è uno degli elementi, che da solo purtroppo dice pochissimo.
Tutti parliamo della volatilità dei sottostanti che, in strettissima relazione al rendimento potenziale, dovrebbe invece imporci di avere chiarissimo che stiamo comprando qualcosa di altamente rischioso, e che poi lamentarsi che questo o quel sottostante perde il 60/70% non dovrebbe sorprenderci. In effetti la probabilità che accadesse era praticamente già scritto nel certificato di nascita del ctf. Chiaramente mi ci metto io tra quelli che questa riflessione purtroppo a volte la dimenticano immaginando che sia normale che un prodotto finanziario possa pagarti cedole del 12% annui senza assumersi un rischio correlato.
Sullo stop loss non mi esprimo e non so se sia corretto applicarlo ai ctf, ma sta di fatto che i ctf in fase fortemente ribassista non è che ti danno molto tempo per decidere di uscire. In effetti vedere un titolo che perde il 10 ci fa pensare che abbiamo ancora margine, poi perde il 20 e vabbè si riprenderà e quando sta perdendo il 30 è abbastanza tardi rispetto alla diminuzione di valore del ctf.
Insomma la distanza dalla barriera è proprio l’ultimo degli elementi da considerare prima di acquistare un ctf secondo me. O meglio, è scontato che ci sia un margine importante solo per prenderlo in considerazione.

Già alcuni giorni fa Andre_Sant sosteneva (sintetizzo) che l'investimento in certificati nel lungo periodo è perdente...
 
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