Certificati di investimento - Cap. 5

Stato
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C'è poco da stare allegri
la questione è che si scende non per un fenomeno "spot" come la pandemia o solo la guerra che potrebbe finire tra qualche mese, si scende per fattori molto più strutturali e lunghi come inflazione, fine del QE e incremento dei tassi, tutti fattori che in teoria indicherebbero una economia in salute ma alle borse non piacciono nessuno dei tre!! Non ci dimentichiamo che i tassi negativi e il QE erano fatti per sostenere i bilanci nazionali e favorire l'economia, specialmente i tassi, se si esce da questa strategia evidentemente per le banche centrali non vi è più bisogno di sostegno. E anche se fosse vero, comunque alle borse non piacerebbe, ricordo in passato in tempi molto più tranquilli si aspettavano le parole dei banchieri centrali sempre con trepidazione perchè le borse, indipendentemente da tutto il resto, rimangono ultra sensibili ai TASSI. Tutto il resto è contorno, ma la base speculativa e di trend sulle borse è sempre stata legata all'andamento dei tassi. Ed il fatto che si vada per un lungo periodo in una fase di aumento degli stessi le borse, al di la di qualsiasi altro fenomeno di contorno, avranno sempre il muso verso il basso. Per cui chi vuole investire deve avere questa consapevolezza che l'orizzonte dell'investimento long dovrà essere obbligatoriamente lungo e prediligere le strutture con il massimo livello di protezione senza guardare troppo ai rendimenti. Poi chi è capace di guadagnare anche short allora potrebbe avere, così come ne ha già avute, diverse occasioni di guadagno. Investire non è un obbligo e ritengo a maggior ragione in questa fase in cui le banche centrali opereranno in questa direzione, per chi non gestisce il rosso dei portafogli, sarebbe meglio proprio non investire.
 
la questione è che si scende non per un fenomeno "spot" come la pandemia o solo la guerra che potrebbe finire tra qualche mese, si scende per fattori molto più strutturali e lunghi come inflazione, fine del QE e incremento dei tassi, tutti fattori che in teoria indicherebbero una economia in salute ma alle borse non piacciono nessuno dei tre!! Non ci dimentichiamo che i tassi negativi e il QE erano fatti per sostenere i bilanci nazionali e favorire l'economia, specialmente i tassi, se si esce da questa strategia evidentemente per le banche centrali non vi è più bisogno di sostegno. E anche se fosse vero, comunque alle borse non piacerebbe, ricordo in passato in tempi molto più tranquilli si aspettavano le parole dei banchieri centrali sempre con trepidazione perchè le borse, indipendentemente da tutto il resto, rimangono ultra sensibili ai TASSI. Tutto il resto è contorno, ma la base speculativa e di trend sulle borse è sempre stata legata all'andamento dei tassi. Ed il fatto che si vada per un lungo periodo in una fase di aumento degli stessi le borse, al di la di qualsiasi altro fenomeno di contorno, avranno sempre il muso verso il basso. Per cui chi vuole investire deve avere questa consapevolezza che l'orizzonte dell'investimento long dovrà essere obbligatoriamente lungo e prediligere le strutture con il massimo livello di protezione senza guardare troppo ai rendimenti. Poi chi è capace di guadagnare anche short allora potrebbe avere, così come ne ha già avute, diverse occasioni di guadagno. Investire non è un obbligo e ritengo a maggior ragione in questa fase in cui le banche centrali opereranno in questa direzione, per chi non gestisce il rosso dei portafogli, sarebbe meglio proprio non investire.

Meglio rimanere nell'illusione monetaria?
 
la questione è che si scende non per un fenomeno "spot" come la pandemia o solo la guerra che potrebbe finire tra qualche mese, si scende per fattori molto più strutturali e lunghi come inflazione, fine del QE e incremento dei tassi, tutti fattori che in teoria indicherebbero una economia in salute ma alle borse non piacciono nessuno dei tre!! Non ci dimentichiamo che i tassi negativi e il QE erano fatti per sostenere i bilanci nazionali e favorire l'economia, specialmente i tassi, se si esce da questa strategia evidentemente per le banche centrali non vi è più bisogno di sostegno. E anche se fosse vero, comunque alle borse non piacerebbe, ricordo in passato in tempi molto più tranquilli si aspettavano le parole dei banchieri centrali sempre con trepidazione perchè le borse, indipendentemente da tutto il resto, rimangono ultra sensibili ai TASSI. Tutto il resto è contorno, ma la base speculativa e di trend sulle borse è sempre stata legata all'andamento dei tassi. Ed il fatto che si vada per un lungo periodo in una fase di aumento degli stessi le borse, al di la di qualsiasi altro fenomeno di contorno, avranno sempre il muso verso il basso. Per cui chi vuole investire deve avere questa consapevolezza che l'orizzonte dell'investimento long dovrà essere obbligatoriamente lungo e prediligere le strutture con il massimo livello di protezione senza guardare troppo ai rendimenti. Poi chi è capace di guadagnare anche short allora potrebbe avere, così come ne ha già avute, diverse occasioni di guadagno. Investire non è un obbligo e ritengo a maggior ragione in questa fase in cui le banche centrali opereranno in questa direzione, per chi non gestisce il rosso dei portafogli, sarebbe meglio proprio non investire.

Veramente le banche centrali stanno virando verso politiche restrittive perché, dovendo scegliere tra sostegno alla crescita e controllo dell'inflazione, adesso ritengono prioritario il secondo. Da vedere se riusciranno nell'intento. Finché ci saranno guerra e sanzioni sarà complicato proprio per il concetto espresso nell'articolo del Corriere citato da triale.
Poi per me non ha neanche senso ridurre tutto alla mera sfera degli investimenti. Qui i problemi veri saranno nell'economia reale...
 
Stato
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