I SEGNALI DEL MERCATO DEL PETROLIO
Ci sono molteplici fattori da considerare per valutare le prospettive per il prezzo del petrolio.
La domanda in Cina rimane in prima linea.
I nuovi focolai di Covid stanno incoraggiando i funzionari cinesi a continuare con le restrizioni, nonostante le direttive del playbook per l’allentamento del Covid Zero.
Il 5 dicembre l'Unione Europea imporrà un divieto alle importazioni via mare di greggio russo. Allo stesso tempo, l'UE e il Regno Unito vieteranno alle loro aziende di fornire spedizioni, finanziamenti commerciali o assicurazioni per le petroliere che trasportano petrolio russo a meno che le spedizioni non abbiano un prezzo inferiore a un
tetto massimo, che dovrebbe essere compreso tra i 65 e i 70 dollari al barile.
Nella migliore delle ipotesi, la Russia non avrà problemi a trovare navi e servizi non occidentali. Lo scenario peggiore vede parte del petrolio bloccato in Russia se Putin non sarà disposto ad accettare un prezzo pari o inferiore al tetto massimo. Ciò potrebbe causare un'ulteriore carenza di approvvigionamento.
In netto contrasto con i fondamentali del mercato fisico,
un indicatore chiave ha di nuovo fatto lampeggiare segnali di eccesso di offerta, nonostante le scorte di greggio negli Stati Uniti si stiano restringendo.
La curva dei futures del petrolio è passata in contango per la seconda volta questo mese, anche se le scorte presso l'hub di stoccaggio chiave di Cushing, in Oklahoma, si sono ridotte al minimo in due mesi. In genere, lo spread tra i futures del primo e del secondo mese si sposta in tandem con le scorte di Cushing.
Il contango può avere significativi effetti a catena su tutto il mercato. Per i commercianti fisici potrebbe creare opportunità per immagazzinare petrolio e venderlo in un secondo momento a prezzi più alti. Per i trader potrebbe portare al cosiddetto
roll yield negativo, in cui gli investitori tendono a perdere denaro quando portano avanti una posizione da un mese a quello successivo.
Al momento i trader pensano che il petrolio russo continuerà a fluire nonostante le sanzioni europee che entreranno in vigore a dicembre e che l'indebolimento della domanda in Cina avrà un impatto maggiore sul prezzo del petrolio.