Certificati di investimento - Cap. 5 (14 lettori)

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giancarlo22

Forumer storico
Non ne sarei così sicuro. Già Mussolini usò largamente questo sistema elargendo pensioni e prebende ai suoi sostenitori e mantenne un largo consenso per vent'anni (tralasciamo il fatto che perseguitasse in ogni modo gli oppositori). Da qualche parte ho letto che le pensioni elargite andavano a oltre 5 milioni di famiglie 'sicure' ma non ho dati certi.

La differenza sta nel fatto che, a differenza del ventennio di MUssolini, oggi ci si confronta continuamente sia all'interno (a febbraio già c'è il test regionale) sia soprattutto con l'Europa, che non ci consente di aumentare a dismisura il debito pubblico. Per cui o il Governo riesce a creare dei meccanismi concreti che migliorino effettivamente i parametri economici e produttivi oppure il consenso di cui sopra rimarrà relegato alla fascia dei beneficiari diretti, come succede per i 5S che si basano esclusivamente sul voto di scambio del RdC.....
 

giochiodi

Forumer attivo
figurati, chi nega la contrazione economica. Ma anche gridare sempre al lupo, prima o poi il lupo arriverà e si potrà dire che si aveva ragione. Il difficile è muoversi in questi ambiti e, giustamente, valutare correttamente ogni variabile. Ma forse è una mia deformazione, a me vedere alimentare solo il pessimismo e vedere sempre tutto a tinte fosche mi sembra invece l'eccesso contrario rispetto a chi, e non è vero, nega che ci possa essere una contrazione o che sia tutto rose e fiori. Per me ci vuole equilibrio e riuscire a vedere tutto, il buono e il cattivo.
hai ragione, è estremamente difficile. Infatti è necessario farsi guidare dai dati e non dalle opinioni. al momento la fotografia che danno i dati è questa, poi di quello che dicono pubblicamente le banche d'affari mi interessa poco
 

Joe Silver

Forumer storico
Che poi magari le borse continueranno pure ad andare bene perché sono sempre guidate da mille fattori, ma negare che ci siano serissimi problemi è a dir poco pretestuoso...
Magari quanto si realizzerà (per ora sconosciuto) starà a metà tra catastrofe e trionfo? Essere consci dei pericoli va bene, ma suonare sempre la campana a morto non serve a niente.
 

skolem

Listino e panino
il bottom dell'azionario storicamente arriva 6 mesi dopo l'inizio della recessione (che ancora non è stata dichiarata).
Permetti che la parola STORICAMENTE in questo momento STORICO proprio è l'ultima cosa da dire.
Sono in corso eventi macro che sono in grado di stravolgere qualunque previsione:
1. La Cina è stata chiusa per 3 anni e ora riapre di colpo. Solo questo evento può far ripartire le economie mondiali, ma anche far ripartire i prezzi delle materie prime e quindi dell'inflazione, con tutti gli annessi e connessi.
2. Siamo alla fine del più grande ciclo espansivo delle banche centrali. Per me vale quello che ha detto Mario Draghi, presidente BCE, che siamo in un territorio inesplorato, altro che inversione delle curve dei rendimenti!
3. C'è la guerra in Ucraina. Magari tra 1 mese finisce o magari Putin viene sostituito da uno ancora più pazzo di lui, con infinite implicazioni anche economiche.
Tutto questo per dire che "a zero", per me, ci stanno le previsioni sui canonici KPI macro!
Si vive alla giornata e chi pensa di sapere dove saremo tra 6/9 mesi è un :futuro:
 

CarloConti

Forumer storico
DE000VX5TX73 airbag, attenzione.... il 14/4 trigger autocall passa a 95%. Io ne ho una bella quantità comprato molto basso per ricovery, vendere oggi mi consentirebbe già un gran guadagno, anche se resistendo......
Ecco queste sono le scelte difficili dove mi piacerebbe essere più esperto e capire meglio il giusto comportamento. Anche se il recupero (recovery) era tarato sul buon esito finale dell'operazione, il che suggerirebbe di aspettare.
 

giochiodi

Forumer attivo
Permetti che la parola STORICAMENTE in questo momento STORICO proprio è l'ultima cosa da dire.
Sono in corso eventi macro che sono in grado di stravolgere qualunque previsione:
1. La Cina è stata chiusa per 3 anni e ora riapre di colpo. Solo questo evento può far ripartire le economie mondiali, ma anche far ripartire i prezzi delle materie prime e quindi dell'inflazione, con tutti gli annessi e connessi.
2. Siamo alla fine del più grande ciclo espansivo delle banche centrali. Per me vale quello che ha detto Mario Draghi, presidente BCE, che siamo in un territorio inesplorato, altro che inversione delle curve dei rendimenti!
3. C'è la guerra in Ucraina. Magari tra 1 mese finisce o magari Putin viene sostituito da uno ancora più pazzo di lui, con infinite implicazioni anche economiche.
Tutto questo per dire che "a zero", per me, ci stanno le previsioni sui canonici KPI macro!
Si vive alla giornata e chi pensa di sapere dove saremo tra 6/9 mesi è un :futuro:
insomma "this time is different". Qualora cambiassero i dati si sarà in tempo a cambiare visione (non "opinione"), fino ad allora la fotografia è questa.
 
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