Certificati di investimento - Cap. 5 (3 lettori)

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Joe Silver

Forumer storico
Data la mia esperienza nell'obbligazionario durante l'era preistorica (in particolare 2007-2010) mi sento di dire la mia.
C'e' un dato di fatto, di cui si era parlato mi pare in un antico webinar con Leonteq quando avevano lanciato i certificati emessi da EFG, ovvero che i certificati tendenzialmente non remunerano il rischio di credito dell'emittente. A parer mio questo in genere non e' un grosso problema in quanto il potenziale payoff della componente opzionale e' molto maggiore dello spread di credito dell'emittente e questo ci fa valutare in maniera indifferente (sempre dal punto di vista del rischio emittente) i certificati emessi dalle diverse primarie banche nazionali o internazionali.
Altro caso e' quando l'emittente non e' una banca, come Leonteq o Marex, nel qual caso bisogna chiedersi cosa ci fanno con i soldi che incassano (spoiler alert: reputo entrambi gli emittenti comparabili alle altre banche in termini di probabilità di default). Caso estremo Smartetn... bisognerebbe chiedersi se effettivamente i soldi che ricevono dall'emissione dei certificati sono investiti in maniera ultrasicura in modo da rendere il veicolo di emissione "bankruptcy remote".
Grande Orso :)
 

Enzo Del Prete

Nuovo forumer
Data la mia esperienza nell'obbligazionario durante l'era preistorica (in particolare 2007-2010) mi sento di dire la mia.
C'e' un dato di fatto, di cui si era parlato mi pare in un antico webinar con Leonteq quando avevano lanciato i certificati emessi da EFG, ovvero che i certificati tendenzialmente non remunerano il rischio di credito dell'emittente. A parer mio questo in genere non e' un grosso problema in quanto il potenziale payoff della componente opzionale e' molto maggiore dello spread di credito dell'emittente e questo ci fa valutare in maniera indifferente (sempre dal punto di vista del rischio emittente) i certificati emessi dalle diverse primarie banche nazionali o internazionali.
Altro caso e' quando l'emittente non e' una banca, come Leonteq o Marex, nel qual caso bisogna chiedersi cosa ci fanno con i soldi che incassano (spoiler alert: reputo entrambi gli emittenti comparabili alle altre banche in termini di probabilità di default). Caso estremo Smartetn... bisognerebbe chiedersi se effettivamente i soldi che ricevono dall'emissione dei certificati sono investiti in maniera ultrasicura in modo da rendere il veicolo di emissione "bankruptcy remote".
mi permetto, nonostante la poca esperienza sull'obbligazionario, di condividere tutto quello che dici... vedendo quei bid terribili di smartetn il timore è proprio che vogliano sostanzialmente impedirti di vendere (a meno di svendere) e la domanda che mi pongo è proprio questa, cioè perchè farlo in maniera così palese e soprattutto cosa ci sta facendo con quei soldi...
 

giancarlo22

Forumer storico
Data la mia esperienza nell'obbligazionario durante l'era preistorica (in particolare 2007-2010) mi sento di dire la mia.
C'e' un dato di fatto, di cui si era parlato mi pare in un antico webinar con Leonteq quando avevano lanciato i certificati emessi da EFG, ovvero che i certificati tendenzialmente non remunerano il rischio di credito dell'emittente. A parer mio questo in genere non e' un grosso problema in quanto il potenziale payoff della componente opzionale e' molto maggiore dello spread di credito dell'emittente e questo ci fa valutare in maniera indifferente (sempre dal punto di vista del rischio emittente) i certificati emessi dalle diverse primarie banche nazionali o internazionali.
Altro caso e' quando l'emittente non e' una banca, come Leonteq o Marex, nel qual caso bisogna chiedersi cosa ci fanno con i soldi che incassano (spoiler alert: reputo entrambi gli emittenti comparabili alle altre banche in termini di probabilità di default). Caso estremo Smartetn... bisognerebbe chiedersi se effettivamente i soldi che ricevono dall'emissione dei certificati sono investiti in maniera ultrasicura in modo da rendere il veicolo di emissione "bankruptcy remote".

Ho letto tempo fa che, di fatto, Cirdan non crea direttamente i certificati ma li compra da altri emittenti mettendoli poi sul mercato, caricando ovviamente i propri margini. Se è così i soldi che incassa li deve ridare in gran parte all'emittente reale.
 
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