Data la mia esperienza nell'obbligazionario durante l'era preistorica (in particolare 2007-2010) mi sento di dire la mia.
C'e' un dato di fatto, di cui si era parlato mi pare in un antico webinar con Leonteq quando avevano lanciato i certificati emessi da EFG, ovvero che i certificati tendenzialmente non remunerano il rischio di credito dell'emittente. A parer mio questo in genere non e' un grosso problema in quanto il potenziale payoff della componente opzionale e' molto maggiore dello spread di credito dell'emittente e questo ci fa valutare in maniera indifferente (sempre dal punto di vista del rischio emittente) i certificati emessi dalle diverse primarie banche nazionali o internazionali.
Altro caso e' quando l'emittente non e' una banca, come Leonteq o Marex, nel qual caso bisogna chiedersi cosa ci fanno con i soldi che incassano (spoiler alert: reputo entrambi gli emittenti comparabili alle altre banche in termini di probabilità di default). Caso estremo Smartetn... bisognerebbe chiedersi se effettivamente i soldi che ricevono dall'emissione dei certificati sono investiti in maniera ultrasicura in modo da rendere il veicolo di emissione "bankruptcy remote".