Certificati di investimento - Cap. 5 (10 lettori)

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mantegna

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No, no, sbagli. Il suo punto di partenza è sempre che la responsabilità della guerra è di Putin. Nessuna giustificazione, nessuno "sconto". Appurato questo, poi però si fa una serie di domande, che secondo me tutti dovrebbero farsi...
LA guerra è causata da un conflitto di interessi, sempre, non c'è mai un buono e un cattivo, poi si dà ragione all'uno o all'altro a seconda delle convenienze e infine la storia la scrivono i vincitori.
 
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Fabrib

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Il Secolo XIX/Rolli
 

gianni76

Forumer storico
Ho fatto il conto che con il gas algerino più quello dell'Azerbaigian più c'è quello della Libia siamo oltre il fabbisogno nazionale, probabile però che dobbiamo comprare a tutti i costi GNL americano carissimo e dare quello a più buon mercato alla Germania, vedi accordo di "solidarietà" chiaramente a senso unico.
Ragazzo, con tutto il rispetto. Vai a studiare un pochettino prima di sparare castronerie colossali.
Oggi l'Italia produce il 48% della sua energia con gas, oltre ad usare una quantità enorme di gas per riscaldamento e altri usi domestici.
La fonte numero uno era fino a Dicembre il gas russo, che è sempre stato il più economico fra l'altro.
Che si possa 'spremere' qualcosa di più dagli algerini e da altri fornitori è vero, come stanno tentando di fare da settimane Eni con altri dirigenti dello stato.
Ma da qui a dire che non c'è alcun fabbisogno russo immediatamente, ce ne passa.
E questo ancora prima di andare a vedere la stabilità dell'Azerbaijan (che io metterei fra i primi fornitori da eliminare per l'alta instabilità geopolitica....).
Un piano a medio termine (3-5 anni) si può fare per ridurre drasticamente la dipendenza da idrocarburi.
Ma nel frattempo ci saranno almeno 2 inverni di reali sacrifici da fare e miliardi e miliardi di investimenti in altre fonti.
Per cui di certo non bisogna disprezzare neppure il carissimo gas americano e sperare che i nostri politici si sveglino.
 
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NoWay

It's time to play the game
L'essere umano ragiona per appartenenza, è nella sua natura e non l'ha ancora superato.
Protegge la famiglia, la tribù, il rione, il campanile... quello che avviene lontano da sé è di difficile comprensione e non riesce a generare vera empatia.

Non siamo poi così evoluti come vorremmo.
Però la democrazia prova a fare un passo avanti, per quel che riesce. Le dittature si fermano alla protezione del dittatore e della sua cerchia.

Se consideriamo il cittadino comune, hai assolutamente ragione. Se ragioniamo in ottica di Paesi che vogliono garantire la libertà, la democrazia e la giustizia, quelle rimangono uguali a Kiev come a Timbuktu...
 

NoWay

It's time to play the game
Blinken: il cambio di regime in Russia può essere deciso solo dai russi

Seconda pezza in due giorni per dichiarazioni improvvide di Biden...
 

gianni76

Forumer storico
Intanto in Cina, dove non sono costretti ad affrontare crisi imminenti, pensano al futuro a idrogeno:
 

mantegna

Forumer attivo
Ho fatto i conti di quanto gas arriva in Italia ora, abbiamo un fabbisogno di 70 miliardi di metri cubi all'anno, (ultimo dato 2021 record 76,2 miliardi) dati ADN Kronos.



TAG Austria con gas russo 39 miliardi / anno.
Transitgas da Olanda e Germania e Francia 21,5 miliardi
TAP azerbaigian 10 miliardi (potrebbe arrivare a 20)
TTCP algeria 39 miliardi
IGI Grecia 9,6 miliardi
Greenstream Libia 17 miliardi

poi i rigassificatori:

Panigaglia 4,7 miliardi
Porto Empedocle 9,6 miliardi
Gioia Tauro 14,4 miliardi
Falconara 3,58 miliardi

Più il gas autoprodotto (5%) 3,5 miliardi che potrebbe essere portato a 14 (20%).


Senza Tag gas russo e il Transitgas che sembra più un gasdotto di reciproco scambio abbiamo 79,1 miliardi mc/ anno solo dai gasdotti, 118,1 con quello russo.

Coi rigassificatori senza quello russo si arriva a 111,38, con il russo siamo a 150,38.

Più ci sono tutti i rigassificatori in costruzione per un totale di 20 miliardi di mc/anno.


Direi che siamo tranquillissimi, soffiare sul fuoco non mi pare il caso, possiamo donare alla Germania un buon 30 miliardi mc/anno.

PS:
nota che ADN dice che TAP è in costruzione e invece è già in funzione dal 2020.
 
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FNAIOS

Ho fatto i conti di quanto gas arriva in Italia ora, abbiamo un fabbisogno di 70 miliardi di metri cubi all'anno, (ultimo dato 2021 record 76,2 miliardi) dati ADN Kronos.



TAG Austria con gas russo 39 miliardi / anno.
Transitgas da Olanda e Germania e Francia 21,5 miliardi
TAP azerbaigian 10 miliardi (potrebbe arrivare a 20)
TTCP algeria 39 miliardi
IGI Grecia 9,6 miliardi
Greenstream Libia 17 miliardi

poi i rigassificatori:

Panigaglia 4,7 miliardi
Porto Empedocle 9,6 miliardi
Gioia Tauro 14,4 miliardi
Falconara 3,58 miliardi

Più il gas autoprodotto (5%) 3,5 miliardi che potrebbe essere portato a 14 (20%).


Senza Tag gas russo e il Transitgas che sembra più un gasdotto di reciproco scambio abbiamo 79,1 miliardi mc/ anno solo dai gasdotti, 118,1 con quello russo.

Coi rigassificatori senza quello russo si arriva a 111,38, con il russo siamo a 150,38.

Più ci sono tutti i rigassificatori in costruzione per un totale di 20 miliardi di mc/anno.


Direi che siamo tranquillissimi, soffiare sul fuoco non mi pare il caso, possiamo donare alla Germania un buon 30 miliardi mc/anno.

PS:
nota che ADN dice che TAP è in costruzione e invece è già in funzione dal 2020.
Mi sa che è un conto sulla media.
Non so quanto cambi coi valori di picco.
Cmq come dicevo il Texas ha già messo le mani avanti (Biden dice i permessi x trivellare ci sono, l'altro risponde no).
Cmq richiederà anni.
Germania 1 solo rigassificatore in costruzione.
 

mantegna

Forumer attivo
Ragazzo, con tutto il rispetto. Vai a studiare un pochettino prima di sparare castronerie colossali.
Oggi l'Italia produce il 48% della sua energia con gas, oltre ad usare una quantità enorme di gas per riscaldamento e altri usi domestici.
La fonte numero uno era fino a Dicembre il gas russo, che è sempre stato il più economico fra l'altro.
Che si possa 'spremere' qualcosa di più dagli algerini e da altri fornitori è vero, come stanno tentando di fare da settimane Eni con altri dirigenti dello stato.
Ma da qui a dire che non c'è alcun fabbisogno russo immediatamente, ce ne passa.
E questo ancora prima di andare a vedere la stabilità dell'Azerbaijan (che io metterei fra i primi fornitori da eliminare per l'alta instabilità geopolitica....).
Un piano a medio termine (3-5 anni) si può fare per ridurre drasticamente la dipendenza da idrocarburi.
Ma nel frattempo ci saranno almeno 2 inverni di reali sacrifici da fare e miliardi e miliardi di investimenti in altre fonti.
Per cui di certo non bisogna disprezzare neppure il carissimo gas americano e sperare che i nostri politici si sveglino.

Se è un problema di prezzo siamo d'accordo che salirà, se invece il problema è se staremo al freddo e senza energia elettrica la risposta è no.
 
Stato
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