Certificati di investimento - Cap. 5

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Chiusa ad ulteriori risposte.
RUSSIA WILL MOST LIKELY PROPOSE THAT OPEC+ REDUCE OUTPUT BY AROUND 1 MILLION BARRELS PER DAY AT THE NEXT MEETING, ACCORDING TO A SOURCE FAMILIAR WITH RUSSIAN THINKING.
 
Quindi fine di NS1? Oppure ci sono due linee separate ed una è ancora integra ed in funzione?
Per intanto la società Nord Stream Ag riferisce che “non è chiaro quando il sistema torni ad essere funzionante”, e spiega che le due falle del primo gasdotto “sono molto vicine una all’altra”, anche se si trovano “una nella zona economica svedese e una nella zona economica danese”
 
A me interessava sapere in che modo tale notizia della semidistruzione della conduttura potrebbe impattare il mercato del gas, visto che la Russia aveva già chiuso i rubinetti (a quanto avevo capito).

Capisco che tale azione criminale e terroristica certamente danneggia infrastrutture non di proprietà dei russi.
Ma c'era ancora qualcuno illuso che si potesse tornare amici come prima? Ormai il rapporto era compromesso al punto che è chiaro che fino a nuovi leader in Russia, con l'Europa è del tutto chiusa ogni possibilità di interscambio.

Oppure quel gasdotto era usato o poteva essere usato per altri scambi interni e facilitare il passaggio di gas da un paese a un altro dell'Europa?
altro gas pompato in atmosfera a danno di tutti
 
A me interessava sapere in che modo tale notizia della semidistruzione della conduttura potrebbe impattare il mercato del gas, visto che la Russia aveva già chiuso i rubinetti (a quanto avevo capito).

Capisco che tale azione criminale e terroristica certamente danneggia infrastrutture non di proprietà dei russi.
Ma c'era ancora qualcuno illuso che si potesse tornare amici come prima? Ormai il rapporto era compromesso al punto che è chiaro che fino a nuovi leader in Russia, con l'Europa è del tutto chiusa ogni possibilità di interscambio.

Oppure quel gasdotto era usato o poteva essere usato per altri scambi interni e facilitare il passaggio di gas da un paese a un altro dell'Europa? [in tal caso è una provocazione di alto livello che potrebbe causare reazione di forza]
In questo modo non basta riaprire i rubinetti.
Bye bye gas chissà per quanto.
Il gas esce, ma poi entra il mare (se non sta già entrando). E direi adieu.
Peccato per ns2, era nuovo.
Sui motivi come al solito si possono disegnare solo scenari semplici cioè che Putin prosegue nella propria lotta all'occidente dicendo che è l'occidente che lotta contro di lui: che cosa abbia provocato questa lotta che nessuno dei due contendenti sembra mai stato intenzionato a terminare è ancora un mistero.
P.S. chi lo sa se hanno usato sottomarini. A meno che non esistono missili subacquei teleguidati.
 
A me interessava sapere in che modo tale notizia della semidistruzione della conduttura potrebbe impattare il mercato del gas, visto che la Russia aveva già chiuso i rubinetti (a quanto avevo capito).

Capisco che tale azione criminale e terroristica certamente danneggia infrastrutture non di proprietà dei russi.
Ma c'era ancora qualcuno illuso che si potesse tornare amici come prima? Ormai il rapporto era compromesso al punto che è chiaro che fino a nuovi leader in Russia, con l'Europa è del tutto chiusa ogni possibilità di interscambio.

Oppure quel gasdotto era usato o poteva essere usato per altri scambi interni e facilitare il passaggio di gas da un paese a un altro dell'Europa? [in tal caso è una provocazione di alto livello che potrebbe causare reazione di forza]

Il sistema è stato realizzato ed è gestito da Nord Stream, una società svizzera di proprietà di Gazprom (51%), Wintershall Dea (15,5%), E. ON (15,5%), Gasunie (9%) ed Engie (9%).
 
altro gas pompato in atmosfera a danno di tutti
presumo società tipo saipem siano in grado di operare a valle di tali perdite e mettere una sorta di valvola di arresto sulla conduttura in poche settimane per poi individuare con precisione i buchi e ripararli.

Il problema è di natura politica, perchè un attacco su infrastrutture in territorio NATO non è cosa da poco. Io non escluderei delle ritorsioni militari se si confermeranno missili russi.
 
Il sistema è stato realizzato ed è gestito da Nord Stream, una società svizzera di proprietà di Gazprom (51%), Wintershall Dea (15,5%), E. ON (15,5%), Gasunie (9%) ed Engie (9%).
Chiunque abbia la proprietà e gestione della rete, è pur sempre una infrastruttura strategica e nelle acque nazionali di due stati NATO (uno, la Danimarca, anche stato fondatore dell'alleanza).
Non mi sembra che un attacco sia cosa di poco conto.

E' come se i russi mandassero un missile su una centrale elettrica chiave in Italia (che sia di proprietà di ENEL, TERNA o di società terze conta poco). La cosa non è che finiva lì senza reazioni militari.
 
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