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BNP Paribas rischia un maxi-accordo sul caso Sudan: danni potenziali fino a 150 miliardi $. Sospesa per eccesso di ribasso in calo del 7%
La recente sconfitta in tribunale del 17 ottobre apre per BNP Paribas uno dei capitoli legali più onerosi della sua storia. Una giuria statunitense ha condannato la banca a risarcire 21 milioni di dollari a tre querelanti “pilota” nella class action che accusa l’istituto di aver indirettamente finanziato il genocidio in Sudan.

Il verdetto, pur parziale, potrebbe avere un effetto esplosivo: estendendo l’importo all’intera classe di circa 23 mila ricorrenti, i danni complessivi teorici supererebbero i 150 miliardi di dollari.
Gli analisti di Bloomberg Intelligence ritengono che la banca disponga di argomentazioni solide per ricorsi e mozioni post-processo, ma il rischio sistemico di una causa di tali dimensioni potrebbe spingerla verso un accordo transattivo, potenzialmente nell’ordine dei 5-10 miliardi di dollari — ben oltre le precedenti stime da 20 a 110 milioni.