Investire.biz...
Intesa Sanpaolo: utile solido, ma il titolo scende. Ecco cosa succede
Le
azioni Intesa Sanpaolo (ISP) oggi
arretrano di oltre il 2% a Piazza Affari, nonostante la banca abbia presentato un’altra trimestrale robusta, sopra le attese. Numeri solidi, ma il mercato non perdona: gli
investitori sembrano aver scelto di “monetizzare” i guadagni dopo un rally impressionante, che da inizio anno ha portato il titolo a guadagnare circa +45%.
Trimestrale in dettaglio
Nel terzo trimestre 2025, Intesa Sanpaolo ha registrato:
Proventi operativi netti: €6,64 miliardi (-2,35% a/a);
Interessi netti: €3,68 miliardi (-6,6% a/a);
Commissioni nette: €2,44 miliardi (+5,6% a/a);
Entrate assicurative: €450 milioni (+10,3% a/a);
Utile netto: €2,37 miliardi (-1,25% a/a).
I
conti restano ottimi, ma il calo della redditività da interessi pesa sull’umore degli operatori:
dopo i tagli ai tassi BCE, si chiude l’“età dell’oro” per le banche europee, che ora dovranno convivere con margini più stretti.
Dividendi e buyback record
Il gruppo guidato da Carlo Messina continua a coccolare gli azionisti:
€5,3 miliardi di dividendi maturati nei primi nove mesi;
€3,24 miliardi in distribuzione come acconto a novembre (18,6 cent per azione, yield del 3,3%);
Buyback da €2 miliardi concluso questo mese.
In totale, solo nei primi 9 mesi, Intesa ha
restituito oltre €7 miliardi ai soci tra dividendi e riacquisti di azioni proprie.
Guidance confermata
La banca prevede un utile netto annuale sopra i €9 miliardi, in linea con il piano 2022-2025.
Tra i fattori chiave:
Crescita di commissioni e business assicurativo;
Riduzione dei costi operativi;
Portafoglio crediti di alta qualità e basso costo del rischio;
Forte contributo tecnologico e razionalizzazione degli immobili.
Inoltre, Messina conferma un payout ratio del 70% in cash anche per i prossimi anni.
Perché il titolo scende
Nonostante i numeri eccellenti, il mercato guarda oltre i conti:
Il rally del 2025 ha portato ISP su livelli già “tirati”;
Il calo degli interessi netti pesa sulle prospettive future;
In parte, gli ottimi risultati erano già scontati nei prezzi;
È probabile anche una dinamica di “sell on news”, tipica dopo trimestrali attese.

La
trimestrale quindi è forte, ma le aspettative lo erano ancora di più.
Gli investitori a caccia di capital gain prendono profitto, mentre chi punta sul dividendo e sulla solidità del gruppo può considerare questi cali come semplici
fasi di respiro.