Un semestre in crescita per il gruppo Generali trainato principalmente dalla forza del settore Danni mentre il Vita segna leggermente il passo complice un contesto di mercato particolarmente sfidante.
All’interno di questo quadro i premi lordi hanno raggiunto quota 42,2 miliardi di euro (+3,6%), grazie al forte sviluppo del segmento Danni che ha toccato i 16,3 miliardi di raccolta (+10,6%) mentre per il Vita il dato è in leggera discesa a 25,8 miliardi (-0.3%)
Sempre spinto dal Danni il risultato operativo ha chiuso i sei mesi in aumento del 28% a oltre 3,7 miliardi, di questi quasi la metà è riferibile proprio al segmento P&C (1.853 milioni, +85,7%). Ciò complice la performance del combined ratio che è migliorato notevolmente scendendo al 91,6% (-5,4 p.p.) grazie al netto calo della sinistralità e un contenuta crescita dell’expense ratio. Nel Vita il risultato è sceso del 3.5% a 1.813 milioni, con un New Business Margin al 5,81% (+0,31 p.p.) e un valore della nuova produzione (NBV) pari a 1.245 milioni (-9,2%). L’utile netto normalizzato è salito del 60,9% a 2.330 milioni (2,24 miliardi l’utile netto). Solida la posizione di capitale, con il Solvency Ratio al 228% (221% a fine 2022), anche grazie alla forte generazione normalizzata di capitale