Ecco appunto restiamo nelle chiacchere e mettiamo la testa sotto la sabbia.
Io ho riassunto un articolo del Sole 24 Ore che riporta i dati di uno studio di Deutsche Welle, in collaborazione con lo European Data Journalism Network di cui fa parte anche Il Sole 24 Ore. Il giornale ha estratto i dati satellitari del servizio di monitoraggio atmosferico Copernicus (Casm).
A differenza di quanto hai sentito dalla TV, in questo studio si dice che l'inquinamento in Pianura Padana negli ultimi 5 anni è aumentato:
lo smog risulta in crescita in 30 delle 58 città definite “inquinate” a causa di livelli di Pm 2,5 oltre i limiti standard.
I picchi si registrano a Biella (dove la concentrazione media annua di Pm 2,5 è passata dai 9,9 µg/m3 del 2018 agli 11,6 dello scorso anno, +17,2%), Lecco (+14,8%), Vicenza (+14,3%), Como (+14,2%), Varese (+14%), Lucca (+12,9%) e Pistoia (+12,7%). La concentrazione media sale anche nelle province venete di Treviso, Verona e Padova. Mentre cala a Milano, Brescia, Pavia, Cremona, Mantova e Lodi. La frequenza dei superamenti delle soglie di rischio è altrettanto indicativa. A Cremona e Lodi, su un totale di 295 settimane monitorate da gennaio 2018 ad agosto 2023, il 94,2% ha presentato valori superiori ai 10 microgrammi per metro cubo. Anche a Milano la soglia è stata superata nel 93,2% delle settimane (mentre nel 38% delle settimane prese in esame sono stati superati i 25 microgrammi).
Se non ti basta, a settembre era uscita anche un'inchiesta del Guardian che analizzava l'inquinamento in tutta Europa indicando proprio la Pianura Padana come una delle zone più problematiche:
Guardian investigation finds 98% of Europeans breathing highly damaging polluted air linked to 400,000 deaths a year
www.theguardian.com