Salta il vertice a quattro col presidente Biden oggi in Israele, il leader palestinese Abu Mazen si rifiuta di incontrarlo e così fa pure il regno di Giordania. L'ondata di orrore mondiale successiva al massacro di civili nell'ospedale scatena proteste dappertutto, con manifestazioni in Giordania dove è stata assaltata l’ambasciata israeliana, in Tunisia, in diversi Paesi europei. Si intensificano gli scontri al confine fra Libano e Israele mentre Hezbollah proclama la Giornata della rabbia. Oggi nel pomeriggio si riunisce il Consiglio di Sicurezza Onu.
"Non siamo stati noi". Israele si difende di fronte al massacro di civili e sfollati nell'ospedale Al Ahli Arabi Baptis, colpito da un razzo la cui esplosione ha causato centinaia di vittime disarmate. Si parla di un conto delle vittime che tocca le 500, da confermare. Le forze di difesa aerea israeliane mostrano un filmato pubblicato da Al Jazeera che dimostrerebbe che quel razzo era stato sparato contro lo Stato dai miliziani palestinesi ma poi ha avuto un malfunzionamento in volo, avrebbe preso fuoco ad alta quota e poi si sarebbe abbattuto sull'ospedale. La situazione nell'area resta tesissima.
Gli attacchi di Hamas contro Israele non giustificano la "punizione collettiva del popolo palestinese". Lo ha detto il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, parlando a Pechino alla cerimonia di apertura del terzo forum dedicato alla Belt and Road Initiative (Bri). "Non è possibile infliggere tali punizioni alla popolazione", ha aggiunto Guterres