Certificati di investimento - Capitolo 6 (19 lettori)

Stato
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skolem

Listino e panino
Prendo spunto da questo ennesimo crollo, per riflettere, e forse ci sono arrivato tardi, che stare a mercato è implicitamente rischioso, si è sempre esposti a rischio (che può essere definito altamente probabile) e lo stesso è direttamente proporzionale con il tempo in cui stai a mercato. È inevitabile che un numero X di titolo in un certo lasso di tempo subiranno perdite considerevoli per non dire di default.
Chiaramente più titoli si posseggono e più alta è la probabilità che uno di questi possa essere uno degli X titoli che andranno male. Quindi diversificare è un bene o un male? Dipende, se punti tutto su un titolo e quello va male, sei fottuto, se punti su tanti e uno di questi va male puoi assorbire il colpo. Ma per i certificati questo discorso vale? Secondo me è diverso, perchè se gai 10 certificati acquistati sulla pari che danno un rendimento annuo tra il 6 e il 9%, basta anche un solo ctf che ti esplode in mano per mangiarsi quasi interamente il rendimento di tutti gli altri perchè perdi quasi completamente il capitale, mentre negli altri certificati stai prendendo degli “interessi”.
Insomma sto pensando di modificare sempre di più l’approccio e puntare in primis su ctf su indici e in secondo luogo ad operazioni sicuramente di breve durata limitando la diversità di sottostanti puntando quasi esclusivamente su tutoli “teoricamente” e storicamente solidi.
Concordo sulla questione diversificazione.
Aggiungo che va anche valutato bene il rischio liquidità degli strumenti certificati, che diventa critico quando un sottostante crolla all'improvviso. Questo rischio è accettabile solo se sufficientemente remunerato. Gli attuali rendimenti lo sono? Io mi sto molto ricredendo sulla convenienza dei certificati, proprio perché i rischi per me sono troppo alti per quello che rendono.
 

Luca_niubbo_again

Forumer attivo
Concordo sulla questione diversificazione.
Aggiungo che va anche valutato bene il rischio liquidità degli strumenti certificati, che diventa critico quando un sottostante crolla all'improvviso. Questo rischio è accettabile solo se sufficientemente remunerato. Gli attuali rendimenti lo sono? Io mi sto molto ricredendo sulla convenienza dei certificati, proprio perché i rischi per me sono troppo alti per quello che rendono.

meglio i bond?
 

valgri

Valter : Born in 1965
Dal web :
Attenzione che Leonteq non sta quotando su sottostante Airbnb per cui consiglio di non operare sui prodotti CH1261324615 e CH1243092520 almeno sino ad oggi pomeriggio (probabilmente attende apertura di Airbnb che ieri sera quotava -11% in after dopo la trimestrale): il rischio è vendere malissimo (sul secondo Airbnb è comunque il best of per cui prezzo cambierebbe poco) mentre sul primo è ora w.o. ma da +6% sarebbe a -6% da strike
 

skolem

Listino e panino
meglio i bond?
Se parliamo di rischio, per me i certificati e i bond sono su 2 pianeti diversi!
I certificati sono come l'azionario, ma rende altrettanto?
La protezione parziale delle barriere vale solo a scadenza, ma durante la vita del certificato sei in balia di mille variabili: prezzo del sottostante, volatilità, capricci del MM e ora anche i tassi di interesse.
Concordo con CarloConti che su 10-15 certificati che vanno a buon fine, ne basta uno che scoppia per perderci. Questa è la mia esperienza. Sicuramente la colpa è mia che nono sono un bravo trader, anche se... guardando l'andamento del certificatone un pò mi consolo e questo conferma quanto detto sopra sullo strumento.
 

Checelamandibona

Forumer storico
Ormai sono anni che sono investito al 100% in certificati e sono pienamente soddisfatto dei risultati nonostante le bombe esplose in mano (wirecard, varta, paypal etc). I conti li faccio sempre a fine anno. Riconsidererò il tipo di investimento solo quando saranno Intesa, Eni, Enel o Stellantis ad andare in default...:corna:
 

Luca_niubbo_again

Forumer attivo
Se parliamo di rischio, per me i certificati e i bond sono su 2 pianeti diversi!
I certificati sono come l'azionario, ma rende altrettanto?
La protezione parziale delle barriere vale solo a scadenza, ma durante la vita del certificato sei in balia di mille variabili: prezzo del sottostante, volatilità, capricci del MM e ora anche i tassi di interesse.
Concordo con CarloConti che su 10-15 certificati che vanno a buon fine, ne basta uno che scoppia per perderci. Questa è la mia esperienza. Sicuramente la colpa è mia che nono sono un bravo trader, anche se... guardando l'andamento del certificatone un pò mi consolo e questo conferma quanto detto sopra sullo strumento.

ma io sono d'accordo, ogni anno ho perdite che mi azzerano o quasi i guadagni...
ma l'alternativa qual è?
a me l'azionario spaventa di più...
 
Stato
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