Certificati di investimento - Capitolo 6 (20 lettori)

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Chiusa ad ulteriori risposte.

CarloConti

Forumer storico
Intervengo anch'io su rischi e rendimenti dei cfr .
Da anni investo su questi prodotti ed ho la stessa vs. impressione.
Forse il rischio non vale la candela.
Però se faccio un confronto con i professionisti ( vedasi il certificatone ..N5M1) dove ad oggi perdo il 30.6% io sono in condizioni decisamente migliori avendo in complesso un certo utile.
Io ritengo che il grosso difetto dei cfr sia la scarsa liquidità che impedisce di fare stop loss quando la perdita diventa significativa.
secondo me conta anche il potenziale guadagno. Nel senso che se si acquistano ctf (parlo dei classici e più diffusi phoenix) grosso modo a valore nominale, se il sottostante fa +70% io non partecipo a questo guadagno ma prendo solo il rendimento del ctf che, anzi, spesso mi viene rimborsato. Contrariamente, se un sottostante fa -70% io perdo quasi tutto il capitale. Per cui nel caso di diversificazione direttamente su titoli, se è vero che il -70% me lo prendo lo stesso, ho però l'opportunità di avere anche un +70% su un'altro titolo, cosa che con i ctf generalmente non succede. Chiaramente il discorso cambia, se accetto maggiore rischi e acquisto ctf particolarmente sotto la pari. La sottovalutazione del rischio investendo nei ctf è che la barriera un poco ti condiziona, perchè ti fa percepire che hai una protezione, che è vero, ma ti fa sottovalutare molto il rischio del famoso -60/70% che se capita è devastante.
La differenza tra potenziale perdita sul capitale e, invece, guadagno sul capitale è un fattore determinante.
 
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OnceAponATime

Forumer attivo
secondo me conta anche il potenziale guadagno. Nel senso che se si acquistano ctf (parlo dei classici e più diffusi phoenix) grosso modo a valore nominale, se il sottostante fa +70% io non partecipo a questo guadagno ma prendo solo il rendimento del ctf che, anzi, spesso mi viene rimborsato. Contrariamente, se un sottostante fa -70% io perdo quasi tutto il capitale. Per cui nel caso di diversificazione direttamente su titoli, se è vero che il -70% me lo prendo lo stesso, ho però l'opportunità di avere anche un +70% cosa che con i ctf generalmente non succede. Chiaramente il discorso cambia, se accetto maggiore rischi e acquisto ctf particolarmente sotto la pari.
La differenza tra potenziale perdita sul capitale e, invece, guadagno sul capitale è un fattore determinante.

Quello che dici è la caratteristica fondante di questi strumenti: azione + opzione. Personalmente li acquisto proprio per questa caratteristica
 

Flypper17

Forumer storico
airbnb è sicuramente un titolo ballerino ma rispetto ai vari curevac novavax sunrun , nextre energy , plugpower ... ha avuto una resilenza maggiore tant'è che l'unico certifcato che detengo sul titolo ha sempre pagato le laute cedole
 

hal9000

Nuovo forumer
secondo me conta anche il potenziale guadagno. Nel senso che se si acquistano ctf (parlo dei classici e più diffusi phoenix) grosso modo a valore nominale, se il sottostante fa +70% io non partecipo a questo guadagno ma prendo solo il rendimento del ctf che, anzi, spesso mi viene rimborsato. Contrariamente, se un sottostante fa -70% io perdo quasi tutto il capitale. Per cui nel caso di diversificazione direttamente su titoli, se è vero che il -70% me lo prendo lo stesso, ho però l'opportunità di avere anche un +70% su un'altro titolo, cosa che con i ctf generalmente non succede. Chiaramente il discorso cambia, se accetto maggiore rischi e acquisto ctf particolarmente sotto la pari. La sottovalutazione del rischio investendo nei ctf è che la barriera un poco ti condiziona, perchè ti fa percepire che hai una protezione, che è vero, ma ti fa sottovalutare molto il rischio del famoso -60/70% che se capita è devastante.
La differenza tra potenziale perdita sul capitale e, invece, guadagno sul capitale è un fattore determinante.
Ecco questo è il punto. Forse è la barriera che condiziona per cui un -30% del sottostante da l'impressione di essere tranquilli e, mantenendo ancora il cfr, si arriva velocemente alla perdita devastante .
 

fabriziof

Forumer storico
Intervengo anch'io su rischi e rendimenti dei cfr .
Da anni investo su questi prodotti ed ho la stessa vs. impressione.
Forse il rischio non vale la candela.
Però se faccio un confronto con i professionisti ( vedasi il certificatone ..N5M1) dove ad oggi perdo il 30.6% io sono in condizioni decisamente migliori avendo in complesso un certo utile.
Io ritengo che il grosso difetto dei cfr sia la scarsa liquidità che impedisce di fare stop loss quando la perdita diventa significativa.
Per me negli anni il più grosso difetto si è rivelato il numero troppo elevato di ctf in portafoglio,in nome della doverosa diversificazione poi però troppo difficile star dietro a tutti
 
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