Certificati di investimento - Capitolo 6 (3 lettori)

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valgri

Valter : Born in 1965
Sempre peggio per la Germania. Il dato sull'inflazione ha rimbalzato al 6.8%.

Questo è principalmente dovuto a effetti di base che hanno dovuto scontare gli aiuti del Governo per il trasporto pubblico e i cambiamenti nel paniere dei consumi. Questa è sicuramente una cattiva notizia per la BCE.

Il DAX si mangia tutto il profitto della giornata e si posiziona in territorio negativo.

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NoWay

It's time to play the game
“Siamo tutti consapevoli delle conseguenze delle decisioni della Bce. Queste sfide vanno valutate rispetto all’alternativa. L’alternativa è che se non si riduce l’inflazione in Europa, in particolar modo nella zona euro, ci ritroveremo ad essere più poveri. Se non riusciamo a riportare l’inflazione all’obiettivo di medio termine della Bce, le conseguenze che questo avrà sugli standard di vita nell’Unione europea. Si faranno sentire nei prossimi anni. Quindi penso che siano necessari provvedimenti per evitare uno scenario di questo genere”, ha detto oggi il presidente dell’Eurogruppo Paschal Donohoe.


Mah... invece, se impiantano tutto, la gente si arricchisce...
 

NoWay

It's time to play the game
“Siamo tutti consapevoli delle conseguenze delle decisioni della Bce. Queste sfide vanno valutate rispetto all’alternativa. L’alternativa è che se non si riduce l’inflazione in Europa, in particolar modo nella zona euro, ci ritroveremo ad essere più poveri. Se non riusciamo a riportare l’inflazione all’obiettivo di medio termine della Bce, le conseguenze che questo avrà sugli standard di vita nell’Unione europea. Si faranno sentire nei prossimi anni. Quindi penso che siano necessari provvedimenti per evitare uno scenario di questo genere”, ha detto oggi il presidente dell’Eurogruppo Paschal Donohoe.


Mah... invece, se impiantano tutto, la gente si arricchisce...

Chissà se Mr. Donohoe si rende conto...


 

Fabrib

Forumer storico
China dispatches a senior diplomat to Italy this week to persuade the nation not to leave President Xi Jinping’s Belt and Road project.
 

NoWay

It's time to play the game
Il Pmi manifatturiero (Nbs) ufficiale in Cina è salito a 49,0 a giugno 2023 da 48,8 di maggio 2023, rispettando le stime di mercato e indicando il terzo mese consecutivo di contrazione dell'attività industriale (solo i dati sopra 50 parlano di crescita).
L'ultimo dato arriva tra i crescenti segnali che la ripresa post-pandemia della Cina ha perso vigore, con nuovi ordini, vendite estere e occupazione in calo. Nel frattempo, il sentiment è sceso al minimo degli ultimi 6 mesi.
Il Pmi servizi (Nbs) in Cina è sceso a 53,2 a giugno 2023 da 54,5 del mese precedente. Pur rappresentando il sesto mese consecutivo di espansione dell'attività dei servizi in seguito alla rimozione dei severi limiti alla pandemia da parte di Pechino alla fine dello scorso anno, l'ultimo dato indica la crescita più debole da gennaio.
I nuovi ordini sono rimasti deboli (49,5 contro 49,5 a maggio), le vendite estere sono diminuite per il secondo mese consecutivo e a un ritmo più sostenuto (49,0 contro 49,7), l'occupazione è diminuita per il quarto mese consecutivo e al tasso più rapido degli ultimi cinque mesi ( 46,8 contro 48,4).
Allo stesso tempo, l'indice dei tempi di consegna è stabile (a 51,9). Sui prezzi, il costo (degli input) è sceso per il secondo mese consecutivo (49,0 contro 47,4) e i prezzi di vendita sono scesi ulteriormente (47,8 contro 47,6). Infine, il sentiment è calato al minimo da gennaio (60,3 contro 60,4). I dati sono dell’Ufficio nazionale di statistica cinese.
 
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