L’introduzione di una paga minima oraria per i fattorini delle consegne a domicilio adottate in alcune città degli Stati Uniti sta avendo conseguenze enormi per il settore del food delivery. L’aumento delle tariffe deciso dalle principali aziende del settore ha prima causato una riduzione sensibile degli ordini, di conseguenza un minore giro d’affari per i ristoranti e non da ultimo la decisione di molti rider e autisti addetti alle consegne di restare senza lavoro.
È il quadro che emerge dai media americani che in questo periodo stanno facendo i conti con gli effetti di una norma adottata in due città in particolare: New York e Seattle. Uber Eats ha visto i propri ordini calare del 45% a Seattle dopo che l’azienda ha deciso di far pagare le consegne 4,99 dollari l’una. Stesse percentuali a New York per tutte le aziende che hanno deciso di aumentare le tariffe per venire incontro alle nuove richieste del legislatore.
Tutto questo avviene in un momento particolare del settore. I principali gruppi di consegna di cibo online in Europa e negli Stati Uniti hanno accumulato più di 20 miliardi di dollari di perdite operative da quando sono stati quotati in borsa. Il calcolo è stato fatto dal Financial Times che sottolinea come le perdite si siano accentuate dopo la feroce battaglia per le quote di mercato che ha caratterizzato le aziende in questi anni.
Si tratta di un business molto particolare che si regge sui bassi costi delle consegne e su piccoli margini dei ristoratori, che divetano sostenibili solo se ci sono forti volumi di vendite. Se si cambiano i parametri, ad esempio aumentando i costi delle consegne, il 'giocattolo' si rompe.......