Certificati di investimento - Capitolo 9

Scusa ma l'hai scritto tu stesso: costano tantissimo e il costo unitario è altissimo, almeno per un lungo periodo. Noi non abbiamo soldi. Quindi di che parliamo? E guarda che un po' me ne intendo, anzi intendevo perchè ora sono bollito :rolleyes:

Il fatto che il nucleare abbia alte barriere all'ingresso (costi e know-how) e' un ostacolo per meta' del mondo, non certo per l'Italia o la Germania, Paesi per i quali sarebbe fondamentale avere energia a basso costo, soprattutto da qui a 50 anni, e che invece si sono preclusi il nucleare con politiche tafazziane...
I soldi sono un problema relativo, basterebbe una politica energetica comunitaria e sfruttare canali finanziari ad hoc, anche di grandi investitori privati se necessario.
Invece continuiamo a fare scelte ideologiche, che portano piu' voti che risultati...
 
1738244154836.png
 
Il costo per MW del nucleare, "a lungo andare", e' il piu' economico in assoluto, e non di poco.
La produzione di CO2 per MW del nucleare e' la migliore in assoluto, come detto, anche di eolico e solare.
Infine, le scorie non sono piu' un problema, sono poche e si stoccano in contenitori iperprotetti in ambienti relativamente piccoli e isolati.
Tra l'altro, una buona parte si "ricicla" pure.

I motivi per cui ci sono poche centrali (che poi "poche" e' relativo, dato che negli USA stanno spingendo anche per le micro-centrali a uso privato)?
1) il combustibile (uranio, torio e plutonio) c'e' ma non e' tantissimo. Finche' le centrali sono (relativamente) poche, ce n'e' per tutti. Se decuplicano, e' un problema.
2) Meta' degli Stati mondiali non si possono permettere centrali nucleari, costano moltissimo e richiedono competenze e manodopera non in loro possesso.
3) Le politiche "green" e la demagogia che spesso a essa si collega la fanno da padrona in molte democrazie occidentali. Del resto, quale politico si metterebbe a sponsorizzare una tecnologia che, per essere davvero compresa richiede conoscenze e informazioni non da tutti? E che gli porterebbe impopolarita' e perdita di voti? Piu' facile fare demagogia con il rinnovabile, che per ovvii motivi, da solo, costa un botto e non bastera' mai per le esigenze energetiche dei paesi piu' sviluppati o emergenti.
Se poi ci sommi la fondamentale ignoranza della gente in materia, il pasticcio e' servito.
Non mi risulta...come le fantastiche centrale di 4 generazione o SMR da installare nel piazzale delle fabbriche italiane (citazione di Orsini) di cui non si vede ancora nulla di tangibile, anzi no, tre mesi fa è fallita Ultra Safe Nuclear Corporation, dopo aver buttato vagonate di dollari.
Cmq

I costi esorbitanti del nucleare

I dati al centro del report parlano chiaro. In Europa nel 2023, secondo il report World Energy Outlook 2024 stilato dall’Agenzia internazionale dell’energia, il costo di generazione dell’elettricità prodotta da nuove centrali nucleari sarebbe di 170 dollari per Megawattora. Questo considerando i costi complessivi della costruzione, del funzionamento dell’impianto, dell’investimento per la costruzione, gli oneri finanziari dell’ammortamento del capitale investito, i costi operativi per la durata della vita produttiva dell’impianto, il funzionamento, il combustibile e la manutenzione. Per contro, l’energia generata dal solare fotovoltaico ha un costo pari a 50 dollari/MWh (3,4 volte di meno del nucleare). Quella dell’eolico onshore di 60 dollari/MWh (2,8 volte di meno). E quella dell’eolico offshore pari a 70 dollari/MWh.

Le differenze dei costi di generazione date dall’Agenzia internazionale dell’energia, nell’Unione europea, derivano dai seguenti costi e rendimenti. Per il nucleare: costi in conto capitale pari a 6.600 dollari/kW, con un capacity factor del 70%. E con costi per il combustibile, per la gestione e la manutenzione di 35 dollari/MW/h. Per il solare fotovoltaico: costi dell’investimento pari a 750 dollari/kW, con un capacity factor del 14%. E con costi per la gestione e la manutenzione di 10 dollari/MW/h. Per l’eolico: con costi dell’investimento pari a 1.630 dollari/kW, con un capacity factor del 29%. E con costi per la gestione e la manutenzione e di 15 $/MW/h.

E vanno aggiunti i costi di gestione e smaltimento
Anche al 2030 e al 2050 il nucleare è una forma di produzione di energia elettrica più costosa delle rinnovabili. La differenza tra nucleare e solare ammonta infatti a ben 100 dollari/MWh per il 2030 e il 2050. Per l’eolico onshore è di 80 dollari/MWh per il 2030 e 75 dollari/MWh per il 2050. Per l’eolico offshore, infine, di 90 dollari/MWh per il 2030 e il 2050. Differenze di costi, più o meno elevate, che si riscontrano anche negli Stati Uniti, in Cina o in India. Costi a cui vanno aggiunti anche quelli relativi allo smantellamento delle centrali nucleari e alla bonifica dei siti nucleari contaminati. E una parte significativa dei costi di gestione dei rifiuti radioattivi ad alta intensità (che decadono in molte migliaia di anni) e media intensità (che decadono in alcune centinaia di anni), generati dalle barre del combustibile nucleare esaurito e dallo smantellamento delle centrali.
 
Non mi risulta...come le fantastiche centrale di 4 generazione o SMR da installare nel piazzale delle fabbriche italiane (citazione di Orsini) di cui non si vede ancora nulla di tangibile, anzi no, tre mesi fa è fallita Ultra Safe Nuclear Corporation, dopo aver buttato vagonate di dollari.
Cmq

I costi esorbitanti del nucleare

I dati al centro del report parlano chiaro. In Europa nel 2023, secondo il report World Energy Outlook 2024 stilato dall’Agenzia internazionale dell’energia, il costo di generazione dell’elettricità prodotta da nuove centrali nucleari sarebbe di 170 dollari per Megawattora. Questo considerando i costi complessivi della costruzione, del funzionamento dell’impianto, dell’investimento per la costruzione, gli oneri finanziari dell’ammortamento del capitale investito, i costi operativi per la durata della vita produttiva dell’impianto, il funzionamento, il combustibile e la manutenzione. Per contro, l’energia generata dal solare fotovoltaico ha un costo pari a 50 dollari/MWh (3,4 volte di meno del nucleare). Quella dell’eolico onshore di 60 dollari/MWh (2,8 volte di meno). E quella dell’eolico offshore pari a 70 dollari/MWh.

Le differenze dei costi di generazione date dall’Agenzia internazionale dell’energia, nell’Unione europea, derivano dai seguenti costi e rendimenti. Per il nucleare: costi in conto capitale pari a 6.600 dollari/kW, con un capacity factor del 70%. E con costi per il combustibile, per la gestione e la manutenzione di 35 dollari/MW/h. Per il solare fotovoltaico: costi dell’investimento pari a 750 dollari/kW, con un capacity factor del 14%. E con costi per la gestione e la manutenzione di 10 dollari/MW/h. Per l’eolico: con costi dell’investimento pari a 1.630 dollari/kW, con un capacity factor del 29%. E con costi per la gestione e la manutenzione e di 15 $/MW/h.

E vanno aggiunti i costi di gestione e smaltimento
Anche al 2030 e al 2050 il nucleare è una forma di produzione di energia elettrica più costosa delle rinnovabili. La differenza tra nucleare e solare ammonta infatti a ben 100 dollari/MWh per il 2030 e il 2050. Per l’eolico onshore è di 80 dollari/MWh per il 2030 e 75 dollari/MWh per il 2050. Per l’eolico offshore, infine, di 90 dollari/MWh per il 2030 e il 2050. Differenze di costi, più o meno elevate, che si riscontrano anche negli Stati Uniti, in Cina o in India. Costi a cui vanno aggiunti anche quelli relativi allo smantellamento delle centrali nucleari e alla bonifica dei siti nucleari contaminati. E una parte significativa dei costi di gestione dei rifiuti radioattivi ad alta intensità (che decadono in molte migliaia di anni) e media intensità (che decadono in alcune centinaia di anni), generati dalle barre del combustibile nucleare esaurito e dallo smantellamento delle centrali.
un anneto fa:


 

Users who are viewing this thread

Back
Alto