Il problema andrebbe affrontato in modo strutturale più che assistenziale.
Occorre creare un piano energetico serio programmando tappe di sviluppo di energie alternative e diversificate. L'incidente nucleare del 1986 ha azzerato i piani di sviluppo del nucleare senza elaborazione di un piano sostitutivo. Le centrali abbiamo pagato per costruirle e abbiamo pagato (anzi stiamo ancora pagando) per dismetterle e abbiamo comunque gli stessi rischi causa un elevato numero di centrali ai nostri confini.
C'è un rallentamento anche delle energie pulite causa i noti fenomeni di ostruzione degli enti locali (NIMBY).
Continuare ad allargare la platea degli sconti basati sui redditi (veri o presunti) va solo ad incentivare l'evasione fiscale, già molto sviluppata nel paese, come pure gli allacciamenti abusivi, che contribuiscono all'aumento dei costi per le compagnie che a loro volta li ribaltano sugli utenti paganti. Draghi 3 anni fa azzerò per un anno gli oneri di sistema, che dovrebbero essere ampiamente ridimensionati in modo strutturale. Attendiamo con (poca) fiducia il decreto governativo.....