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Ricerca precisa news FIAT Le sorprese di Marchionne: debito e dividendo
Websim - 25/01/2010 16:23:51
Sergio Marchionne non si smentisce e centra i target 2009, chiudendo l'anno con un trading profit (risultato della gestione ordinaria) di 1,058 miliardi (dai precedenti 3,362 miliardi) e un indebitamento industriale netto ampiamente sotto i 5 miliardi di euro, a quota 4,4 miliardi, in miglioramento rispetto ai -5,9 miliardi di euro di fine 2008. Dopo una prima fase di entusiasmo, il titolo ha azzerato i guadagni, di riflesso alle stime 2010 fornite dal Lingotto. I target, alcuni già anticipati dallo stesso Marchionne, restano appesi al sottile filo degli ecoincentivi, da cui dipenderà la chiusura in perdita o in utile nel 2010.
Il bilancio 2009. I ricavi dell'intero 2009 del gruppo Fiat sono stati pari a 50,1 miliardi, in calo del 16% sull'anno precedente. La perdita netta nel 2009 è stata di 848 milioni di euro: un dato peggiore delle attese del mercato (-470 milioni il consensus) dovuto a svalutazioni per 600 milioni di euro. Verrà comunque distribuito un dividendo per complessivi 237 milioni di euro: 0,17 euro per le ordinarie, 0,31 per le privilegiate e 0,325 per le risparmio. Il dato sull'indebitamento ha sorpreso in positivo: il debito è di 4,4 miliardi, in calo di 1,5 miliardi rispetto a fine 2008.
Secondo un analista di una sim milanese, i dati sono complessivamente migliori delle attese, anche se irripetibili. Gran parte del risultato, infatti, è stato raggiunto attraverso il taglio dei costi e la riduzione significativa degli investimenti, che hanno permesso di abbattere drasticamente l'indebitamento. I margini operativi sono crollati rispetto al 2008, passando dal 5,6% al 2,1% di quest'anno.
A livello di singole divisioni, l'Auto ha chiuso il 2009 con un trading profit di 719 milioni, peggio delle stime, e Cnh con un trading di 337 milioni, al di sotto dei 350 milioni stimati dal consensus. Il calo oltre le attese dell'Auto è stata compensata da Iveco, che ha registrato un risultato della gestione ordinaria di 105 milioni, 45 milioni di euro più delle attese.
Target 2010 con incentivi. Per l'anno in corso Fiat ha delineato due scenari. Nel primo, che prevede il rinnovo degli incentivi in tutti i principali mercati europei, ad eccezione della Germania, Fiat punta a raggiungere un trading profit di 1,5 miliardi di euro, grazie a ricavi tra 52-53 miliardi di euro, un risultato netto positivo per 200-300 milioni di euro e un indebitamento netto sotto i 5 miliardi di euro.
Da questi dati già emerge un elemento di perplessità: il consensus degli analisti stimava un utile netto superiore ai 520 milioni di euro. Nel 2010, con il normalizzarsi della situazione, dovrebbero però ripartire gli investimenti, stimati in crescita del 25-30% sul 2009.
Target 2010 senza incentivi. Nel secondo scenario, senza più incentivi alla rottamazione, Fiat chiuderebbe il 2010 con ricavi introno a 49,5-50,5 miliardi di euro (2,5 miliardi di euro in meno rispetto allo scenario più roseo) e un trading profit compreso fra 1,1-1,15 miliardi di euro. La sola divisione auto apporterebbe circa 350-400 milioni a livello di trading profit: una cifra rilevante per un business che, nel 2009, ha pesato per quasi il 68% sul risultato della gestione ordinaria di tutto il gruppo. Come conseguenza, il risultato netto di gruppo scivolerebbe in rosso per 50-150 milioni, e l'indebitamento supererebbe i 5 miliardi di euro.il debito lo paghiamo noi.....il dividendo loro che faccia di bronzo!!!!!
