Cicli e Gann in sinergia - 22 Dicembre / 2 Gennaio (5 lettori)

Gianca60

Forumer storico
Probabilmente credono in uno strappo di ws oggi domani quindi apriremo venerdì con un gap up notevole che dici?
è solo un ipotesi
se il movimento è questo,dovrebbero salire fino al 5 andando a testare la parte alta del range,dopo ci dovrebbe essere l ennesimo storno fino a 12,
oppure la definitiva rottura

se cosi' fosse anche in caso di discesa per il 12 anche il ns sarebbe salvo con un minimo superiore
 

korem

Banned
è solo un ipotesi
se il movimento è questo,dovrebbero salire fino al 5 andando a testare la parte alta del range,dopo ci dovrebbe essere l ennesimo storno fino a 12,
oppure la definitiva rottura
Solo ipotesi ma io credo in un bel rialzo fino a marzo da li storno e minimi a fine settembre
 

korem

Banned
IL COMMENTO SETTIMANALE SUI MERCATI
a cura di Paolo Crociato

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Gentile abbonato,
l'edizione odierna del report è l'ultima del 2008. L'anno che si sta concludendo è stato sicuramente uno tra i più difficili per i mercati azionari internazionali, alle prese con una delle più pesanti crisi finanziarie dal dopoguerra. Tutte le maggiori borse hanno chiuso con pesanti flessioni e ora i principali analisti e investitori si chiedono quali saranno le prospettive per i primi mesi del prossimo anno. Abbiamo fatto in questi giorni un giro di orizzonte tra i principali analisti che compongono il pannello di esperti da noi monitorati. L'opinione comune prevalente è che la situazione, anche se ancora difficile, è in fase di miglioramento. Secondo coloro che si occupano di fondamentali, il mercato ha scontato in maniera eccessiva le preoccupazioni per un rallentamento degli utili aziendali. Nei giorni scorsi abbiamo pubblicato sul sito un grafico molto importante per comprendere la situazione attuale in cui si trova Wall Street, il principale mercato azionario del mondo, che riportiamo qui sotto:
20081224.jpg
Secondo il grafico la borsa americana, qui rappresentata dall'indice S&P500, appare molto sottovalutata su base storica e potrebbe essere pronta per un consistente rimbalzo nel corso del 2009. Il grafico, realizzato da Marketgauge mette in relazione il rendimento dei titoli di stato Usa a breve scadenza rapportandolo al dividendo medio dei 500 titoli che compongono l'indice. La linea rossa orizzontale indica la demarcazione tra trend rialzista, sotto 1,8 e trend ribassista, sopra 2,1. Come si evidenzia dallo studio, il rapporto si attesta ora ad un livello sensibilmente inferiore a 1 e ad un livello ancora più basso rispetto a quello toccato nel 2002, che ha dato poi origine al forte bull market del 2003. In altre parole le azioni, confrontate con i titoli di stato, forniscono oggi un differenziale positivo di rendimento tra i più alti degli ultimi anni. Il grafico indica chiaramente, dal punto di vista dei fondamentali, una potenzialità per un forte rimbalzo nel corso del prossimo ciclo 2009-2010. La nostra strategia rimane immutata: preferire in questa fase titoli difensivi, ben conosciuti, con una storia pluriennale di dividendi in crescita.
20081230_1.png
Questo secondo grafico è ancora più interessante e mostra la media del rendimento del dividendo dal 1900 ad oggi. Come si evidenzia dal grafico, esistono due macro periodi che caratterizzano il mercato americano. Nel primo periodo, che va dal 1900 al 1950, i dividendi offrivano redditività più elevate, con tassi medi tra il 4% e il 6%. Nel secondo periodo, che va dal 1950 ad oggi i dividendi sono diminuiti in termini percentuali, passando a rendimenti medi tra il 2% e il 4%. La linea tratteggiata rossa indica la banda media, tra il 3,4% e il 4,3%. Come si nota dalla linea blu, dagli anni 80 i dividendi sono costantemente diminuiti, di pari passo ad una sopravvalutazione dei titoli azionari, durata fino ai giorni nostri. Solo oggi, a fine 2008, notiamo un forte recupero delle cedole, che a causa dei prezzi più ragionevoli delle azioni, si sono riportate rapidamente attorno alla loro media storica. Questo grafico risulta particolarmente utile per comprendere ancora una volta il rapporto tra corretta valutazione delle azioni e rendimento cedolare. Il lungo mercato toro pluriennale, durato dal 1982 al 2000, aveva sicuramente sopravvalutato i multipli dei titoli, che dopo la forte flessione degli ultimi mesi si sono rapidamente allineati ai valori storici.
Trading di fine anno per il Top Analisti​
Come già più volte accennato nel corso dei nostri report, specialmente in un mercato più difficile come quello attuale, i dividendi acquisiscono una importanza ancora maggiore nella composizione della performance di medio lungo periodo. La scorsa settimana abbiamo iniziato una ristrutturazione del portafoglio Top Analisti, con l'obiettivo principale di aumentarne la redditività in termini di cedola. Nonostante i giorni festivi, siamo stati particolarmente attivi con numerose operazioni di trading, vendendo ben quattro posizioni per sostituirle con tre nuovi acquisti, tra i quali una nuova società ad elevato dividendo. Il secondo obiettivo che ci prefiggiamo di raggiungere con queste modifiche è quello di una riduzione complessiva del numero di titoli, per rendere il portafoglio più facilmente replicabile dai nostri lettori. Dagli attuali 102 titoli, pensiamo al momento di arrivare ad un totale di circa 85-90 posizioni, concentrando maggiormente la nuova operatività sui migliori titoli con rating STRONG BUY già esistenti nei portafogli. Abbiamo pertanto venduto martedì scorso in apertura di mercato Usa:
  1. Crucell, simbolo CRXL a 15,88 dollari
  2. Forest Laboratories, simbolo FRX a 24,61 dollari
  3. Veeco, simbolo VECO a 6,046 dollari
  4. Varian Semiconductor, simbolo VSEA a 11,83 dollari
 

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