È vero, Milano è sempre Milano, ma esistono delle differenze tra chi è nato e cresciuto in città rispetto a chi di Milano non è.
Vediamone alcune, tra le più significative:
1_PICCIONI: Il Giargiana si diverte nel dar da mangiare ai piccioni in piazza Duomo, scattando anche numerose foto.
Il Milanese Imbruttito, facendo finta di niente, lo guarda e con passo affrettato, scuote la testa.
2_IN CIRCONVALLA: Il Milanese Imbruttito se la scanna di brutto, conosce il timing di tutti i semafori, si infila in ogni varco disponibile e soprattutto conosce gli orari da evitare.
Il giargiana crede di essere sulla Route 66, viaggia spesso e volentieri a centro corsia, rallenta ai semafori per paura delle telecamere e quando rimane bloccato alle 18.30, crede sempre ci sia stato un incidente.
3_INDICAZIONI STRADALI: Il Milanese Imbruttito, spazientito da banali domande, ti fa un elenco secco in 5 secondi di vie e direzioni da prendere per arrivare a destinazione. Ovviamente ti parla mentre cammina.
Il giargiana, cartina alla mano, ti osserva con uno sguardo perso nel vuoto perché, nel frattempo, sta pensando da che parte deve andare per prendere la metro! (Il giargiana chiede, il M.I. non deve chiedere mai).
4_SALUTO: Il Giargiana gesticola, sorride al prossimo, e ti saluta spesso e volentieri con un “Salve”.
Il MI non sorride se questo non gli serve ad aumentare il fatturato (o se vede una bella gafi), utilizza il linguaggio del corpo (cenno con la testa o occhiolino) e alla domanda “Come stai?” ti risponde: “Guarda, lasciamo perdere, giornata delirante… però bene!”
5_INVITO A CENA A CASA DI AMICI: Il Milanese Imbruttito si informa sempre dell’orario, chiede preventivamente se “è un problema se porta un amico?”, porta il vino o il dolce che compra rispettivamente in enoteca o pasticceria e aunacerta si leva dal *****!
Il giargiana arriva in ritardo senza avvisare, ti porta in casa 4 amici del calcetto mai visti/mai sentiti, porta cibo fatto in casa o il passito di suo zio e per scollartelo devi fingere un malessere!
6_L’AUTO: Il giargiana arriva in città per l’aperitivo con la macchina perfettamente lavata e lustrata e coi tappetini nuovi. Non la parcheggia se non è sicuro che nessuno in manovra gli possa segnare il “prezioso” fascione di plastica. Controlla sempre di aver chiuso la macchina.
Il M.I., anche se ha il Ferrarino o la moto di level, non la lava (quasi) mai, tanto ci pensano le perturbazioni, ecomunque la molla sempre fuori dal locale alla “come-*****-capita”. Ma sempre in pole position.
7_L’INGLESE: Il giargiana parla male l’inglese e formula lunghi ragionamenti con sintassi italiana + parole inglesi. Ad esempio include “went” e “did” al posto dei suoi amati passati remoti, “that” al posto di “who” e costrutti come “the thing that i wanted to say is…” . Nessun anglofono riesce a capire cosa stia dicendo.
Il M.I. invece, oltre a ragionare in inglese, utilizza spesso inglesismi nell’italiano di tutti i giorni. Se qualcuno gli parla in inglese sorride e risponde con accento newyorkese o londnese marcato. Non commette mai banali errori grammaticali e conosce molti “phrasal verbs”
8_ETIMOLOGIA: Il giargiana non sa cosa significa la parola “giargiana”!
Il M.I. conosce anche le declinazioni del termine Giargiana e non sopporta la domanda: “Ma cosa vuol dire Giargiana?!”
9_RUNNING: Il giargiana si presenta all’appuntamento con 10 minuti di ritardo, palesemente fuoriforma, tuta larga della decatlon, scarpe “le più sportive che aveva”, fascetta da tennis “del suo coinquilino”, marsupio e lettore mp3 di quelli che funzionano ancora a batterie. Ama correre in gruppi di amici lenti e numerosi. Dopo 7 minuti chiede un break e dopo 10 molla il colpo.
Il M.I. è già al parco, atleticamente al Top, outfit attillato tecnico fluo o di maratone a cui ha partecipato negli anni. Scarpa chiaramente Nike Free Run 5.0, iPhone al braccio con app per calcolare distanza percorsa, velocità, frequenza cardiaca ma senza trascurare le mail. Partenza a velocità sostenuta per arrivare al 5° Km in progressione. A fine corsa fa una camminata defaticante, stretching e trazioni alla sbarra. Saluta sempre gli altri imbruttiti che incrocia con un cenno di testa. Non ama compagni di running, a meno che non siano del suo stesso livello.
10_COLAZIONE: Il M.I. ordina “il solito” al bar di fiducia, Brioche e Cappuccio se ha 3 minuti a disposizione, coffee al volo se ne ha 1. Rapido sguardo ai titoli della Gazzetta evia, pronto a fatturare.
Il Giargiana cambia idea 3 volte prima di ordinare un “cappuccino, non troppo caldo però…e mi faccia anche una bella spremuta”. Mangia il “cornetto”, sporcando ovunque, perde 10 minuti a parlare con il barista di calcio, paga con le monete, che fa chiaramente cadere dietro la cassa, saluta tutti e se ne va!