27/11/18 Corriere di Romagna Pagina 3
«Le polemiche che sentiamo ogni giorno diminuiscono la fiducia dei risparmiatori»
di ALESSANDRO CICOGNANI
È un mutamento imponente quello avvenuto anche tra i ravennati negli ultimi dieci anni, specialmente in materia di propensione al rischio. Antonio Patuelli, presidente dell' Associazione bancaria italiana e della Cassa di Risparmio di Ravenna, conosce bene questi numeri, perché sono proprio Abi e Banca d'Italia a fornirli ogni anno.
Anche a Ravenna le persone preferiscono tenere il denaro nei conti correnti, piuttosto che investirlo in titoli. Potremmo quasi dire: si fidano delle banche, ma non dello Stato e nemmeno del mercato. Lei come legge questi numeri?
«Ciò che questi dati ci vogliono dire è che gli italiani in generale hanno assunto, in questi dieci anni, quindi da prima della crisi a oggi, un atteggiamento di sostanziale prudenza verso il rischio e soprattutto verso una crisi che ancora fatica a terminare. È vero però che le banche in generale continuano a riscuotere la fiducia dei risparmiatori, che vedono nell' aumento dei depositi negli istituti di credito la scelta migliore».
Quindi verso chi è rivolta la mancanza di fiducia?
«Più che di mancanza di fiducia, parlerei di un comportamento difensivo dei risparmiatori, che da tempo non vedono l' Italia andare verso la crescita. Così calano gli investimenti in titoli azionari, visti come strumenti rischiosi e difficili da prevedere, ma crollano anche i titoli di Stato».
Chi glielo dice al presenzialista Patuelli che "i risparmiatori non si fidano più" non per colpa delle polemiche ma di chi fino al giorno prima ti dice che è tutto ok, per poi il giorno seguente dichiarare bancarotta?