Le voci su ProSiebenSat1 rinvigoriscono i media, anche Mediaset
05-05-2006 16:15
Mediaset si mette in mostra sull'S&P/Mib. Con un +1,91% l'azione si è portata a 10,145 euro nel giorno in cui è stata rinviata al 12 maggio l'udienza preliminare, in corso davanti al gup di Milano Fabio Paparella del procedimento a carico di 14 imputati, tra i quali Silvio Berlusconi, riguardante presunte irregolarità da parte di Mediaset nell'acquisto di diritti cinematografici e diritti televisivi.
Nel corso dell'udienza, il gup ha disposto l'acquisizione di documenti prodotti dalla difesa dell'avvocato inglese David Mills, ritenuto il creatore del sistema di società off-shore del gruppo televisivo. Gli imputati sono accusati, a vario titolo, di falso in bilancio, appropriazione indebita e altri reati. In ogni caso, più che agli aspetti giudiziari, il mercato guarda agli spunti speculativi che arrivano quest'oggi dal comparto media europeo (+1,4% lo Stoxx).
In particolare, secondo alcune indiscrezioni della stampa tedesca, ci sarebbero numerosi compratori interessati a comprare ProSiebenSat1 (+3,48% a Francoforte), prima televisione commerciale tedesca, dai sei fondi di private equity che a sua volta la rilevarono dalla bancarotta dal gruppo Kirch nell'agosto 2006. Tra i pretendenti è stata citata Tf1, prima emittente televisiva francese, che però ha smentito le voci secondo cui i suoi vertici si sarebbero incontrati con il miliardario statunitense, Haim Saban, e con il management di ProSiebenSat.1 Media per discutere di un eventuale takeover.
Sono bastati comunque questi rumors a riaccendere il comparto media, Mediaset compresa che viene guardata a vista, non solo per le continue voci, peraltro più volte smentite, di un trasferimento di una quota vicina al 30% della società da Fininvest ai figli, seguita da un releverage, ma anche per i dati del primo trimestre 2006 che il gruppo del Biscione rilascerà il prossimo 9 maggio.
Soprattutto dopo che la controllata spagnola Telecinco ha ammesso che la visibilità sui ricavi del secondo trimestre 2006 è ancora bassa e che sul fronte dei costi sono cresciuti del 4,9% anno su anno nel primo trimestre 2006. Di conseguenza, con ogni probabilità, la stima di crescita costi TV di Mediaset Italia nel primo trimestre è ottimistica. Tanto che gli analisti di Intermonte (outperform con un target price a 11,20) l'hanno incrementata, riducendo le stime di gruppo a livello di risultato operativo nel primo trimestre da 292 milioni a 269 milioni.
A livello di utile invece la differenza viene assorbita da minori tasse. Mentre Fabio Iannelli di Caboto si aspetta un Ebit a 290,6 milioni di euro (300,8 milioni il dato pro forma del primo trimestre 2005). Inoltre, prosegue l'esperto, risultati dei primi tre mesi di Mediaset dovrebbero mostrare una crescita della raccolta pubblicitaria sull'Italia intorno al 2,5%.
A livello di marginalità operativa dovremmo avere un calo dell'Ebitda (a livello consolidato a 497,9 milioni dai 524,3 milioni del primo trimestre 2005) sempre sull'Italia di circa 50 milioni di euro dovuto principalmente al differente palinsesto rispetto al primo trimestre 2005 e in particolare all'anticipo della trasmissione Il Grande Fratello.
Per lo stesso motivo è atteso in calo anche l'utile operativo sull'Italia. "Non ci attendiamo comunque un impatto sulle stime dell'intero 2006 dal cambio del palinsesto", precisa Iannelli che, per quanto riguarda l'audience vede un 45% medio che rappresenta un livello fisiologicamente sostenibile. "Confermiamo la nostra visione positiva sul gruppo. La raccomandazione è buy (acquistare, ndr) e la valutazione è di circa 11,2 euro per azione". Un consiglio d'acquisto è arrivato quest'oggi anche da Citigroup che ha però un target price a 11,5 euro. Per la banca d'affari ogni storno del titolo rappresenta un'opportunità di acquisto.
Francesca Gerosa
http://www.milanofinanza.it/news/dettaglio_news.asp?nl=true&chkAgenzie=TMFI&id=160603