COME TUTTI GLi ANNI PUNTO AD UNA FORMA FISICA PERFETTA.

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Stanno mettendo in piedi un qualcosa che più confuso ed inutile non si può. Gli intermediari producevano il 730 senza particolari problemi. I problemi nascevano solo dalle modifiche estemporanee e relative istruzioni sempre in ritardo.
Con questo .azzo di modello che quasi nessuno può presentare così com'è redatto dall'Agenzia, .....


Un rinvio per il modello 730 precompilato e Unico. I centri di assistenza fiscale sono alle prese con un quadro di adempimenti molto complesso per cui sarà difficile rispettare la scadenza del 7 luglio e sarà necessaria qualche settimana in più.
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Per quanto riguarda Unico, invece, i ritardi riguardano gli aggiustamenti agli studi di settori necessari per il calcolo del versamento di giugno, che dunque dovrebbe slittare ai primi di luglio e il versamento con maggiorazione ai primi di agosto. Il primo rinvio dunque, secondo quanto risulta a ItaliaOggi, riguarda l’operazione legata al modello 730 precompilato.

I centri di assistenza fiscale stanno facendo i conti con un quadro di adempimenti molto più complesso di quanto si attendessero, inoltre non è ancora partita la sperimentazione, curata da Agenzia delle entrate e Sogei per la tenuta dei nuovi sistemi. Tanto che se fino a qualche settimana fa l’ipotesi del rinvio era respinta al mittente anche dagli operatori, oggi non si fa mistero di valutare con l’amministrazione finanziaria un rinvio di massimo quindici giorni a luglio per la deadline di consegna. Il calendario originale presenta la scadenza dell’invio del modello 730 online sia per i Caf, sia per i contribuenti, al 7 luglio. Ai centri di assistenza fiscale servirebbero dalla settimana a 15 giorni in più per poter lavorare con un margine che consenta di far salvi anche i conguagli di luglio e quindi non andare a danneggiare i contribuenti.
 
siamo proprio alla frutta...................
:eek::eek::eek::eek::eek::eek:

la stampa.it

Anche le funivie, le telecabine e le seggiovie devono pagare l’Imu. Lo dice una recente sentenza della Corte di Cassazione che ha gettato nel panico le società degli impianti di risalita di tutta Italia, Valle d'Aosta compresa. Le cifre variano dai 25 mila euro all’anno per una seggiovia a sei posti ai 50 mila per una telecabina. «Abbiamo una situazione economica già molto precaria, questa potrebbe essere la mazzata definitiva» commenta Ferruccio Fournier, presidente dell'Avif, l'Associazione valdostana degli impianti di risalita.

L'agenzia delle entrate, già l’anno scorso, ha iniziato a chiedere l’Imu anche agli impianti di risalita. Tutti hanno fatto ricorso. «Ed eravamo tranquilli - ancora Fournier - perché le Commissioni tributarie nel primo e nel secondo grado di giudizio avevano dato ragione alle aziende, ora noi abbiamo ricorsi pendenti in Cassazione che si è espressa su un analogo ricorso di una società della Marmolada che ci fa preoccupare parecchio». «Sarebbe come tassare le ferrovie per le rotaie», commenta Valeria Ghezzi, presidente nazionale dell’Anef.
 
Buondì. I buoni pasto cartacei oggi vengono utilizzati - nella maggior parte dei casi - per fare la spesa al supermarket.

Questo è quello che ho trovato su quelli elettronici.

Nel caso in cui i lavoratori e i collaboratori utilizzino card o badge su supporto elettronico:
- la somministrazione di alimenti e bevande avviene previo rilascio di badge appositamente codificato con i dati anagrafici del dipendente;
- le informazioni registrate sul badge consentono di fruire di una sola prestazione giornaliera; non è permesso posticipare la fruizione della prestazione in caso di mancato utilizzo (il mancato utilizzo nei giorni di lavoro fa venire meno il diritto alla prestazione);
- il badge impedisce utilizzi impropri o fraudolenti, quali la corresponsione di denaro o di beni o prestazioni diverse da quelle stabilite nel contratto;
- le card non sono assimilabili ai ticket restaurant, ma piuttosto al sistema di mensa aziendale "diffusa" in quanto il dipendente può rivolgersi ai diversi esercizi convenzionati;
- gli appositi terminali installati presso gli esercizi convenzionati identificano chi sono gli utilizzatori e quando fruiscono del servizio.


Qualcuno di voi li utilizza ?
Ha avuto problemi a fare la spesa ?
 

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