Titoli di Stato area Euro Comitato Risparmiatori Grecia - Uniamoci

Tommy, solo per capire dato che mi hai citato, a cosa ti riferisci esattamente?
Se ti riferisci ala citazione di Fulvio Moneta, non è un mio giudizio personale, cercavo di riportare come la vicenda può essere percepita dal risparmiatore medio.
Saluti

Il mio intendimento è quello di evitare di creare polemiche intorno alle persone. Anche riportando altrui giudizi (che poi si veicolano come propri).

Altri hanno del sig. Fulvio Moneta una visione diametralmente opposta alla tua. Tra l'altro - personalmente - mi pare sia uno dei pochi che concretamente hanno cercato di fare qualcosa, rispetto alle discussioni infinite che imperversano sui forum.

Quindi per evitare di trasformare il thread in un giudizio pro o contro le persone (anzichè sulle idee o le proposte) i Mod saranno costretti ad intervenire censurando i post, qualora iniziassero ad innestare quelle polemiche infinite che ben conosciamo ...

Quindi, se vuoi discutiamo di tutto, tu hai la tua opinione ... altri ne hanno un'altra... ma lasciamo stare i giudizi e gli attacchi personali che non portano "qualità" al dibattito.
 
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@max11, @tommy
Concordo che l'ADUC non è il vangelo, anzi sto preparando un intervento sul loro sito per protestare contro la loro posizione pilatesca. Ho riportato gli interventi solo per descrivere qual'è il clima generale intorno alla vicenda dello swap greco, sono interessanti le domande più che le risposte.
Il concetto che voglio ribadire è che le decisioni dei giudici saranno influenzate dal clima generale relativo al problema, come è sempre stato per casi di questa portata.

Che un'associazione possa convogliare i voti degli associati è del tutto normale, anche i partiti politici sono associazioni; l'importante è che l'azione di lobbing si svolga alla luce del sole. La politica è sempre stata composizione di interessi reali, non pura astrazione teorica.
Personalmente auspicherei anzi che l'associazione possa evolvere un giorno in una sorta di "partito dei risparmiatori".
 
Tommy, ribadisco che la citazione su Fulvio Moneta non rappresenta il mio giudizio personale sullo stesso; preciso solo per cercare di prevenire equivoci, non tornerò più sull'argomento.
Saluti
 
@max11, @tommy
Concordo che l'ADUC non è il vangelo, anzi sto preparando un intervento sul loro sito per protestare contro la loro posizione pilatesca. Ho riportato gli interventi solo per descrivere qual'è il clima generale intorno alla vicenda dello swap greco, sono interessanti le domande più che le risposte.
Il concetto che voglio ribadire è che le decisioni dei giudici saranno influenzate dal clima generale relativo al problema, come è sempre stato per casi di questa portata.

Che un'associazione possa convogliare i voti degli associati è del tutto normale, anche i partiti politici sono associazioni; l'importante è che l'azione di lobbing si svolga alla luce del sole. La politica è sempre stata composizione di interessi reali, non pura astrazione teorica.
Personalmente auspicherei anzi che l'associazione possa evolvere un giorno in una sorta di "partito dei risparmiatori".

Anche il "Club Filatelico" come quello "Bocciofilo" o il sindacato sono associazioni.
Diciamo che i "risparmiatori greci" si sono uniti in un "Comitato" per far valere di più il loro peso.
Quanto poi al "Partito dei Risparmiatori" non lo vedo proprio, come non vedo il "Partito dei Pensionati". Ad ogni modo ognuno è libero di intraprendere la strada che più gli appare giusta e motivata.

A tutt'oggi i risultati che abbiamo ottenuto non sono enormi, siamo in pochi e tutto sommato questo primo l'haircut è stato "parato" con la possibilità di riformare il nominale con l'EFSF dato in concambio, anche se con la prima scadenza nel 2023.

E' stato comunque un pugno nello stomaco, un'azione vile nei confronti del retail che poteva essere evitata introducendo delle clausole di salvaguardia.
Ma non siamo stati i soli a pagare, questo deve essere chiaro. Altrimenti non si coglie la portata dello PSI+ ... guardate, ad esempio, il disastro cui sono andati incontro banche e fondi pensioni greci...

Purtroppo su di noi ha pesato (e pesa) il veto in sede di Eurogruppo per compensare il retail che ha subito l'haircut.
Dato che ci sono forti pressioni dei partiti greci per risolvere la faccenda non è detto che prima o poi (se cambiano le politiche dell'eurozona) non si arrivi ad una qualche azione compromissoria.

Io credo che qualunque soluzione collettiva, possa passare solo da un accoglimento delle proposte greche.
Poi noi ci metteremo in coda e chiederemo parità di trattamento.
 
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Veniamo al sodo

Posso chiedere qualche piccolo chiarimento? Lo studio si sta adoperando certo con competenza per la nostra causa, ma probabilmente una parte di noi è curioso di sapere qualcosa sugli eventi, per quanto sia possibile. Perciò vorrei porre tre domande.
1) Pende un nostro ricorso contro la BCE. Giusto ? Quando verrà discusso? quando la sentenza (più o meno)? Quanti i gradi di giudizio? in quali presumibili tempi?
2 ) Lo Studio mi dicono contatterà quanto prima uno ad uno i danneggiati per valutare possibili vertenze con le banche che a suo tempo vendettero loro i titoli in questione, e questo, ho sentito dire, porterebbe alla soluzione dell'intera vicenda, se andasse a buon fine. Ho capito bene?
Mi chiedo: e l'azione legale n°1? comporterebbe un possibile risarcimento parallelo?
3) E la responsaibilità "aquiliana" (parola che mi piace molto) comporterebbe possibili risarcimenti accessori per tutto lo stress che andiamo subendo?
Oppure le varie azioni parallele si annullano a vicenda in caso di esito positivo di una sola?
Ringrazio di quanto potesse esserci spiegato.
 
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Una associazione bocciofila è tale perchè lo statuto prevede che si occupi di bocce, se il presidente la usa per scopi politici commette un abuso. L'associazione che propongo avrebbe nello statuto l'obiettivo di recuperare i nostri soldi con tutte le armi consentite dalla legge, ivi compreso iniziative giudiziarie e pressioni politiche; tutto lecito e alla luce del sole.
Usando Internet, i costi di avvio e mantenimento sono irrisori, pochi euro all'anno; per le varie iniziative possibili si studierebbe di volta in volta il rapporto costi/benefici. All'associazione sarebbe intestato un conto bancario online, a cui gli associati fanno pervenire i versamenti tramite bonifico online gratuito; tutto documentato e a costi praticamente nulli.

Non ho mai partecipato alle discussioni sui costi della proposta Sutti, è un argomento che non mi appassiona; ad occhio, direi che il rapporto costi/prestazioni delle varie offerte legali sono analoghi; a seconda delle posizioni individuali ad alcuni può convenire Sutti, ad altri Saccucci o Codacons.
Quello che contesto è l'aver presentato la proposta Sutti come una promessa salvifica, la divina provvidenza che riporta giustizia sulla terra; per cui ancora oggi discutere dell'iniziativa Sutti apre una guerra di religione, invece che come dovrebbere essere una valutazione distaccata del rapporto costi/prestazioni.

Ci sono due aspetti sicuramente fallaci espressamente presenti nella proposta Sutti-comitato, quelli relativi alle iniziative mediatiche e politiche; questo non fa parte delle proragative di uno studio legale, e sarebbe negativo se lo studio se ne occupasse; e infatti è un aspetto fino ad oggi del tutto trascurato, e lo sarà anche in futuro. Questo è invece il campo di azione naturale di una associazione, emanazione diretta dei risparmiatori truffati. Che i truffati vogliano avviare un'azione legale è comprensibile e naturale, ma appaltare completamente ad uno studio legale la difesa dei propri interessi è pura idiozia; uno studio legale è solo uno strumento necessario per avviare un'azione giudiziaria, niente di più.

Altro aspetto critico dell'iniziativa Sutti è che comporta mandati provenienti da varie parti d'Italia, di cui alcuni anche collettivi per chi aveva piccoli importi. Questo apre problemi di coordinamento specifici, per i quali gli studi legali sono in genere poco attrezzati. Già si stanno verificando problemi e lamentele relativi a quest'aspetto, ad esempio email senza risposta e incomprensioni varie. Aspetto su cui ovviamente il comitato Virgilium/Discipline/Jobau si lava le mani: una volta terminata la fase di raccolta fondi, il loro ruolo si è praticamente esaurito.
 
L'eventuale proposta di compensazione come promesso in campagna elettorale riguarderà solamente i cittadini Greci.

In realtà, fa gioco anche questo, perché consente di andare dal giudice greco chiedendogli di applicare il diritto europeo in materia di discriminazione tra cittadini UE. Se capisco bene, la causa in Grecia non è ancora partita proprio aspettando qualcosa del genere.
 
In realtà, fa gioco anche questo, perché consente di andare dal giudice greco chiedendogli di applicare il diritto europeo in materia di discriminazione tra cittadini UE. Se capisco bene, la causa in Grecia non è ancora partita proprio aspettando qualcosa del genere.

E' un nodo fondamentale.

La questione "compensazione" è stata affrontata durante lo PSI+, rinviando però qualunque decisione sul merito alla conclusione dello swap.

In sede di "Eurogruppo" la questione - portata dalla Grecia per compensare il proprio retail - è stata però bocciata, proprio per evitare quello che dici tu.

Del resto per la Grecia sono "spiccioli", mentre creerebbe un serio precedente in tutta l'Eurozona se dovessero verificarsi casi analoghi. Forse, una volta addomesticata la situazione, ci potrebbe essere un ripensamento.

Durante la campagna elettorale di giugno la questione è stata riproposta. Vedremo come si muoverà il nuovo esecutivo ... ma senza un via libera dei partner europei si farà poco.
 
Aggiungo, poi magari è vero ... ci possono essere dei "varchi" nei confronti delle proprie banche ma ritengo solo in casi molto estremi e comunque da valutare in maniera molto personalizzata.

Ad esempio acquisti in regime rating A, effettuati direttamente allo sportello, senza che poi la banca comunicasse il raggiungimento del rating "spazzatura", questo in assenza del conto on-line.
Quindi senza "mediazioni" successive che prendono atto implicitamente di un calo del titolo (quindi di una consapevolezza del risparmiatore).

Oppure casi limite di violazione norme MIFID verso persone "ignoranti" con sbilanciamento notevole del portafoglio sui GGB (magari venduti dall'attivo della stessa banca).

Qui andiamo però sul "particulare".
 
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Condivido in toto anche se credo che, al di là delle ovvie ripercussioni positive per noi da un'iniziativa di compensazione del retail greco (promessa per iscritto da tutti i partiti facenti parte dell'attuale governo) anche l'azione legale intrapresa dallo Studio Sutti sia ben lontano dal non avere alcuna chance.

Normalmente, il patto quota-lite viene accettato con clienti dalle altissime probabilità di prendere molti soldi (vedi L'uomo della pioggia di Grisham) e nell'impossibilità di finanziare la causa - cui altrimenti converrebbe pagarsela da soli.

Il fatto che in questo caso uno studio legale noto abbia accettato e continui ad accettare mandati sulla base di una percentuale del risultato e di quello che è poco più di un gettone a me sembra confortante quanto al fatto che almeno loro dimostrano di crederci. Tutte le singole iniziative sono sicuramente in salita, ma se uno non vuole sdraiarsi e morire prima o poi qualcuno che deciderà che a pagare per l'accaduto non devono essere i risparmiatori e solo i risparmiatori potrebbe anche saltar fuori.

Già nel corso dei prossimi mesi immagino che dovrebbe vedersi l'atteggiamento che prenderà la BCE nel giudizio avanti il Tribunale europeo, e ancora prima quello delle banche italiane nel procedimento di mediazione obbligatoria da cui si dovrà passare prima della causa e in cui saranno interpellate da dozzine (o centinaia, non so quanti abbiano dato il via anche per questo agli avvocati nominati) di loro clienti per ciascuna banca.
 

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