Titoli di Stato area Euro Comitato Risparmiatori Grecia - Uniamoci

Grande Silvino,

mi pare di capire che c'è stata sentenza ordinaria anche a Torino favorevole ai risparmiatori... E' così?

Sono mancato diverse settimane... so che il gladiatore, per la stima nei suoi confronti, mi perdonerà...

ste

E' così!
La motivazione è sempre sulla stessa linea della Disinformatia, che sta diventando il motivo ricorrente nei nostri favori (anche se nel caso della sentenza di Prato questa si è ritenuta fin dal momento dell'acquisto dei GGB, con conseguente annullamento dell'acquisto = il massimo risultato per il Risparmiatore).

Ormai la "contabilità" delle sentenze la lascio al legale del Gruppo che è di certo più pratico di questa gestione e del suo sfruttamento a futuri eventi processuali (i nostri).

Finché son settimane è più che scusabile il "distacco", ma qua oramai i Partecipanti son davvero pochini......

Grazie per la stima
Silvino
 
Ultima modifica:
Telegraph: La BCE citato in giudizio da oltre 200 investitori per il suo ruolo nel PSI greco

2015/05/10 - 10:46

I ricorrenti lamentano che la BCE è stato protetto da danni causati ai singoli







La Banca centrale europea ha citato in giudizio oltre 200 investitori sul ruolo svolto dal PSI greca 2012, secondo un rapporto del Telegraph britannico.

In particolare, gli investitori italiani ritengono che il modo in cui hanno condotto la "haircut" del debito greco era in violazione del principio di trattamento dei creditori, così come illegalmente dato privilegi alla BCE.

Notato che la ristrutturazione del debito greco nel 2012, la BCE ha la capacità e ha tenuto uno scambio di titoli greci detenuti con i giovani, titoli garantiti.

Come risultato di questo scambio, la BCE è stata protetta dal danno subito da investitori privati, mentre passando in ulteriori perdite a loro.

In particolare, gli investitori di notare che, mentre la BCE e gli altri creditori ufficiali protetti dal PSI greca, essi stessi sono stati costretti "haircut '53 .5%.

I denuncianti si applicano per un risarcimento pari a 12 mil. Di euro da parte della BCE, il destino del caso per essere giudicati secondo il Telegraph, Mercoledì 7 ottobre a Lussemburgo e al Tribunale dell'Unione europea.

The Telegraph sottolinea, mentre che nel caso in cui alla Corte di accogliere le attrici, creerebbe un precedente e aprire la strada a una serie di cause legali e procedimenti contro la BCE, da quelli colpiti dal PSI greco.

www.bankingnews.gr
 
Telegraph: La BCE citato in giudizio da oltre 200 investitori per il suo ruolo nel PSI greco

2015/05/10 - 10:46

I ricorrenti lamentano che la BCE è stato protetto da danni causati ai singoli







La Banca centrale europea ha citato in giudizio oltre 200 investitori sul ruolo svolto dal PSI greca 2012, secondo un rapporto del Telegraph britannico.

In particolare, gli investitori italiani ritengono che il modo in cui hanno condotto la "haircut" del debito greco era in violazione del principio di trattamento dei creditori, così come illegalmente dato privilegi alla BCE.

Notato che la ristrutturazione del debito greco nel 2012, la BCE ha la capacità e ha tenuto uno scambio di titoli greci detenuti con i giovani, titoli garantiti.

Come risultato di questo scambio, la BCE è stata protetta dal danno subito da investitori privati, mentre passando in ulteriori perdite a loro.

In particolare, gli investitori di notare che, mentre la BCE e gli altri creditori ufficiali protetti dal PSI greca, essi stessi sono stati costretti "haircut '53 .5%.

I denuncianti si applicano per un risarcimento pari a 12 mil. Di euro da parte della BCE, il destino del caso per essere giudicati secondo il Telegraph, Mercoledì 7 ottobre a Lussemburgo e al Tribunale dell'Unione europea.

The Telegraph sottolinea, mentre che nel caso in cui alla Corte di accogliere le attrici, creerebbe un precedente e aprire la strada a una serie di cause legali e procedimenti contro la BCE, da quelli colpiti dal PSI greco.

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Caspita che notizia fresca, fresca!

Ci hanno messo 3 anni e 1/2 ad accorgersi che c'era il ricorso dello SLS....

Proprio una testata ben informata. A parte questo e gli evidenti errori di traduzione, tutto ancora langue, quindi gatta ci cova.

Al 1° ricorso hanno risposto in tempi lampo, come mai per il 2° ancora non esce nulla?

Forza Ragazzi che facciamo Tutti il tifo per Voi!!!!!!

Grazie Tommy!
 
Caspita che notizia fresca, fresca!

Ci hanno messo 3 anni e 1/2 ad accorgersi che c'era il ricorso dello SLS....

Proprio una testata ben informata. A parte questo e gli evidenti errori di traduzione, tutto ancora langue, quindi gatta ci cova.

Al 1° ricorso hanno risposto in tempi lampo, come mai per il 2° ancora non esce nulla?

Forza Ragazzi che facciamo Tutti il tifo per Voi!!!!!!

Grazie Tommy!
Tommy ha postato una notizia, fresca o non fresca, non ha importanza...evitiamo cortesemente di fare dell'ironia sterile tra l'altro su questioni molto personali (ricorsi) e delicate dove molte persone ci hanno rimesso dei soldi, e in alcuni casi anche tanti...continuiamo ognuno a dare il proprio contenuto per arricchire la discussione al fine di auspicare una soluzione positiva per i ricorrenti non di attivare perniciosi flame...chiudiamo qui l'argomento!!
 
Telegraph: La BCE citato in giudizio da oltre 200 investitori per il suo ruolo nel PSI greco

2015/05/10 - 10:46

I ricorrenti lamentano che la BCE è stato protetto da danni causati ai singoli







La Banca centrale europea ha citato in giudizio oltre 200 investitori sul ruolo svolto dal PSI greca 2012, secondo un rapporto del Telegraph britannico.

In particolare, gli investitori italiani ritengono che il modo in cui hanno condotto la "haircut" del debito greco era in violazione del principio di trattamento dei creditori, così come illegalmente dato privilegi alla BCE.

Notato che la ristrutturazione del debito greco nel 2012, la BCE ha la capacità e ha tenuto uno scambio di titoli greci detenuti con i giovani, titoli garantiti.

Come risultato di questo scambio, la BCE è stata protetta dal danno subito da investitori privati, mentre passando in ulteriori perdite a loro.

In particolare, gli investitori di notare che, mentre la BCE e gli altri creditori ufficiali protetti dal PSI greca, essi stessi sono stati costretti "haircut '53 .5%.

I denuncianti si applicano per un risarcimento pari a 12 mil. Di euro da parte della BCE, il destino del caso per essere giudicati secondo il Telegraph, Mercoledì 7 ottobre a Lussemburgo e al Tribunale dell'Unione europea.

The Telegraph sottolinea, mentre che nel caso in cui alla Corte di accogliere le attrici, creerebbe un precedente e aprire la strada a una serie di cause legali e procedimenti contro la BCE, da quelli colpiti dal PSI greco.

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Anzitutto ringrazio per la notizia, quindi chiedo a chi è aggiornato se domani verra deciso qualcosa e di che importanza.
 
Ue,non ammissibili richeste investitori italiani su debito greco-Corte europea


(...)

La Corte di giustizia europea ha respinto, definendole non ammissibili, le richieste di oltre 200 investitori italiani nei confronti della Bce per la ristrutturazione del debito greco nel 2012, affermando che le loro perdite si inseriscono nei normali rischi dei mercati finanziari.

(...)

Interni News Headlines | Reuters
 
Corte europea: respinto la richiesta degli investitori italiani contro la BCE sul debito greco

2015/07/10 - 11:11

Gli investitori italiani vogliono fare causa alla BCE per le perdite di oltre 12 mil. Di euro, sostenendo che la banca ha negoziato un accordo segreto di swap con la Grecia all'inizio del 2012






La Corte europea ha respinto oggi, Mercoledì, la richiesta di oltre 200 investitori italiani, che ha compiuto contro la Banca centrale europea, per la ristrutturazione del debito greco nel 2012, sulla base del fatto che le perdite subite, fanno parte del normale rischio di mercato finanziario .

Gli investitori, si riferisce a un rapporto di Reuters, hanno voluto fare causa alla BCE per le perdite di oltre 12 mil. Di euro, sostenendo che la banca centrale ha negoziato un accordo segreto di swap con la Grecia nei primi mesi del 2012, prendendo nuove e 'migliori' obbligazioni, con conseguente darsi lo status di creditore Senior a scapito di altri obbligazionisti.

Altri obbligazionisti hanno ricevuto invece nuovi titoli con valore nominale significativamente inferiore e un periodo di maturazione più lungo.

Il Tribunale degli Stati dell'Unione europea nella sua decisione dice che la BCE aveva agito al solo scopo di stabilizzare i mercati.

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Repubblica sullo stesso argomento:

La Corte Ue: Bce non ha colpe per le perdite sui bond greci del 2012

Il tribunale dell'Unione europea ha respinto le accuse di 200 creditori, prevalentemente italiani, secondo cui la Banca centrale europea sarebbe stata responsabile del taglio del valore delle obbligazioni. Per Lussemburgo si tratta di "rischi insiti nelle attività del settore finanziario"


07 ottobre 2015

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MILANO - Il danno subito nel 2012 dai detentori privati di titoli di credito greci nel quadro della ristrutturazione del debito pubblico dello stato greco non è imputabile alla Bce, ma ai rischi economici normalmente insiti nelle attività del settore finanziario. Lo ha stabilito il Tribunale Ue secondo il quale, proteggendo i titoli greci detenuti dalle banche centrali nazionali e da lei stessa, la Bce ha esclusivamente agito con l'obiettivo di mantenere la stabilità del mercato monetario.

Il fatto. Il caso riguarda le decisioni dell'Eurozona per gestire la crisi greca e gli effetti sui risparmiatori e investitori. Nel febbraio 2012, Bce, banche centrali nazionali, governi dell'Eurozona e Grecia avevano concluso un accordo in base al quale i titoli del debito greco sarebbero stati scambiati contro nuovi titoli aventi valore nominale, tasso d'interesse e date di scadenza e di pagamento degli interessi identici a quelli dei titoli scambiati, ma con numeri di serie e date di emissione diversi. Atene e il settore privato avevano concordato contemporaneamente uno scambio volontario e uno scarto di garanzia del 53,5% dei titoli detenuti da investitori private (l'operazione si chiamava 'private sector involvement', in sostanza la ristrutturazione del debito il cui onere ricadeva sui privati). Di fatto, i detentori privati hanno allora visto il valore nominale dei titoli scambiati ridursi del 53,5%.

All'inizio di marzo, poi, la Bce stabilì, come garanzia per le operazioni creditizie dell'eurosistema, di subordinare l'utilizzo dei titoli di debito greci che non raggiungessero la soglia minima di qualità creditizia alla prestazione, da parte della grecia a favore delle banche centrali nazionali, di un rafforzamento creditizio, sotto forma di programma di riacquisto.

L'accusa. Abbastanza perché oltre 200 detentori privati di titoli greci (essenzialmente cittadini italiani) hanno chiesto alla Ue di condannare la Bce a risarcire il danno loro causato per un ammontare di 12 milioni di euro: secondo i ricorrenti l'Eurotower avrebbe violato la buona fede e le legittime aspettative degli investitori privati nonchè il principio di certezza giuridica e il principio di eguaglianza di trattamento. Non solo : la Bce, attraverso comunicati stampa e pubbliche dichiarazioni dei presidenti che si sono succeduti (Trichet e Draghi), si sarebbe sempre opposta alla ristrutturazione del debito pubblico greco e al default controllato della Grecia. Inoltre, l'accordo di scambio del 15 febbraio 2012 le avrebbe permesso di sottrarsi al taglio concordato per il settore privato e quindi, anche, al taglio forzoso dei titoli imposto dalla clausola. Infine, del programma di riacquisto dei titoli greci avrebbero beneficiato soltanto le banche centrali nazionali, nonostante tali titoli non soddisfacessero le condizioni minime di qualità creditizia. In sostanza, la Bce si sarebbe riservata uno status di creditore di "rango privilegiato" a danno del settore privato.

La sentenza. Il tribunale Ue ha stabilito che gli investitori privati non possono avvalersi del principio di protezione della buona fede nè del principio di certezza giuridica in un ambito come quello della politica monetaria, il cui oggetto "comporta un costante adattamento in funzione delle variazioni della situazione economica". Secondo il tribunale, gli investitori privati avrebbero dovuto conoscere la situazione economica altamente instabile che determinava la fluttuazione dei valori dei titoli greci. Dunque, non potevano escludere il rischio di una ristrutturazione del debito pubblico greco, tenuto conto delle divergenze di opinione sul punto in seno all'eurosistema e all'interno degli organismi coinvolti (Commissione, Fmi e Bce). Quanto alle dichiarazione pubbliche di esponenti della Bce, queste "avevano un contenuto generico e provenivano da una istituzione che non era competente a decidere di un'eventuale ristrutturazione del debito pubblico di uno stato membro, non fornivano assicurazioni precise e incondizionate provenienti da fonti autorizzate capaci, quindi, di creare legittime aspettative".

Inoltre, il tribunale ritiene che il principio generale di uguaglianza di trattamento non si possa applicare, dato che i risparmiatori o i creditori privati da un lato e la Bce (come le banche centrali nazionali) dall'altro, non si trovavano in una situazione comparabile: di fronte alla crisi finanziaria greca e alle circostanze eccezionali connesse, "la Bce è esclusivamente stata guidata da obiettivi d'interesse pubblico, tali, in particolare, l'obiettivo di mantenimento della stabilità dei prezzi e la buona gestione della politica monetaria". Gli investitori o risparmiatori privati, invece, hanno agito perseguendo "un interesse puramente privato, cioè al fine di ottenere il massimo rendimento dei loro investimenti".
 

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