..inoltre ci si sente pure scemi per aver dato fiducia ad uno stato, che di fiducia esterna ne aveva un gran bisogno e silurati dall' Europa!
Circa due anni fa’ ho acquistato un titolo di stato Greco con scadenza marzo 2012 per un controvalore di 10.000 euro. L’ho pagato 96/100 con un interesse annuo di 3,7 % non è stato un acquisto speculativo, ma la voglia di sostenere un paese piccolo e che stimo da diversi anni. Tenere un titolo europeo per due anni non mi sembrava un colpo di testa.
A maggio 2011, dopo gli aiuti ricevuti dall’Europa, il titolo che era calato è passato da 80 a 95.
Nel frattempo avevo investito in un BTP con scadenza agosto 2021 con un interesse sopra al 3%, questo invece scese a 75…e lì sì che mi sono preoccupata, ma ho voluto continuare ad aver fiducia.
Nel tardo pomeriggio del 29 di febbraio, data che difficilmente dimenticherò e che per fortuna si presenta poche volte nella vita, mi giunge una telefonata dalla banca e mi viene chiesto se voglio aderire ad un taglio della metà del valore nominale del titolo, cado dalla nuvole e non accetto. Solo successivamente capisco che aderire o meno poco conta, dato che chi decide non sono più io e capisco che 2000 anni di storia di diritto sono stati capovolti, i romani dicevano “pacta sunt servanda” . Ma esistono le eccezioni dunque. Infatti i titoli che ha ottenuto la banca centrale europea sono stati scambiati con titoli recenti e i risparmiatori di seconda o terza classe sono stati azzittiti,un comportamento inqualificabile!
Beh...scusate lo sfogo!
Stiamo uniti!