commenti vari su tutto nessuno escluso

faccio notare la data della missiva. quasi un anno fa...

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premesso che nell'articolo citato non si parla di aborto, non capisco il senso della risposta. o meglio, lo capisco fin troppo bene:

- papà, mi fa male un dito!
- figlia mia non crederai mica di essere l'unica a cui fa male un dito, vero?
 
premesso che nell'articolo citato non si parla di aborto, non capisco il senso della risposta. o meglio, lo capisco fin troppo bene:

- papà, mi fa male un dito!
- figlia mia non crederai mica di essere l'unica a cui fa male un dito, vero?

non crederai che siccome sono abbandonate lungo la strada dopo la nascita questo non costituisca una forma di aborto selettivo ?
in fin dei conti hanno solo già acquisito uno di quelle forme di etica pratica che altrove tengono occluse nelle università e nei think-thank

di solito quando uno dei miei figli si fa male la prima preoccupazione e cosa posso fare io per lenire il suo dolore : hai capito male
 
non crederai che siccome sono abbandonate lungo la strada dopo la nascita questo non costituisca una forma di aborto selettivo ?
in fin dei conti hanno solo già acquisito uno di quelle forme di etica pratica che altrove tengono occluse nelle università e nei think-thank
il punto è un altro: questa cosiddetta etica pratica sacrifica le persone di sesso femminile.

e proprio perché di donne si tratta, mi chiedevo cosa ne pensasse la donna più importante di quel paese.

spero di aver capito male e che tu non voglia far passare il concetto che tutto questo possa essere in una qualche misura accettabile, anche per il solo fatto di essere teorizzato.
 
il punto è un altro: questa cosiddetta etica pratica sacrifica le persone di sesso femminile.

e proprio perché di donne si tratta, mi chiedevo cosa ne pensasse la donna più importante di quel paese.

spero di aver capito male e che tu non voglia far passare il concetto che tutto questo possa essere in una qualche misura accettabile, anche per il solo fatto di essere teorizzato.

è esattamente il contrario

anzi mi chiedevo perché anche in occidente stiamo arrivando ad accettare che le persone più deboli possano essere oggetto di minor attenzione se non addirittura eliminate nel disinteresse generale
 
Sta parlando di India, non di occidente e si sta domandando cosa pensi di questo fatto la donna più importante dell'India. Sta dicendo che le bambine che nascono non sono "più deboli" per natura (a meno che uno non pensi solo ad una questione di forza fisica, molto limitante come concetto di forza), ma che i genitori le identificano come sacrificabili, solo in quanto femmine, oggi, in India.
A me fa paura e ribrezzo e dolore. Abbandonare a se stessa una figlia, darle meno affetto e meno cure, e meno attenzioni solo perché è una bambina.

Mi viene in mente un libro che lessi anni fa e che accennava a qualcosa di simile (anche se meno drammatico nei risultati e nei modi, infinitamente meno drammatico) in Italia. Oggi lo recupero.

Secondo me, scusa se lo dico, stai sviando il discorso Timurlang. Popov parlava di una situazione ben precisa in India e tu vai a toccare malati e disabili in tutto l'Occidente.
Spostare, allargando tanto la visuale, il discorso come hai fatto tu, lo relativizza troppo, sembra volerlo inquadrare come solo una delle tante cose che non vanno. Sembra che tu non voglia cogliere le peculiarità (dovute ai numeri, alla geografia, alla contesto culturale in cui quel fatto avviene) di quella notizia.

Magari non è vero, eh.
Ma l'impressione è quella.
 
Sta parlando di India, non di occidente e si sta domandando cosa pensi di questo fatto la donna più importante dell'India. Sta dicendo che le bambine che nascono non sono "più deboli" per natura (a meno che uno non pensi solo ad una questione di forza fisica, molto limitante come concetto di forza), ma che i genitori le identificano come sacrificabili, solo in quanto femmine, oggi, in India.
A me fa paura e ribrezzo e dolore. Abbandonare a se stessa una figlia, darle meno affetto e meno cure, e meno attenzioni solo perché è una bambina.

Mi viene in mente un libro che lessi anni fa e che accennava a qualcosa di simile (anche se meno drammatico nei risultati e nei modi, infinitamente meno drammatico) in Italia. Oggi lo recupero.

Secondo me, scusa se lo dico, stai sviando il discorso Timurlang. Popov parlava di una situazione ben precisa in India e tu vai a toccare malati e disabili in tutto l'Occidente.
Spostare, allargando tanto la visuale, il discorso come hai fatto tu, lo relativizza troppo, sembra volerlo inquadrare come solo una delle tante cose che non vanno. Sembra che tu non voglia cogliere le peculiarità (dovute ai numeri, alla geografia, alla contesto culturale in cui quel fatto avviene) di quella notizia.

Magari non è vero, eh.
Ma l'impressione è quella.

sinceramente non riesco a capire come possa dare l'impressione che io voglia sminuire
come non riesco a capire come si possa sostenere che io possa ritenere lecito quello che è teorizzato quando mi pare di aver più volto ribadito
il mio assoluto rifiuto per qualsiasi forma di relativismo etico

veramente, mi piacerebbe capirlo perchè significa che ho un serio problema di comunicazione :(
 
comunque la faccio breve

non è che il problema in India non sia drammatico, ma il sex ratio è distorto in tutta la fascia equatoriale
File ex ratio total population.PNG - Wikipedia, the free encyclopedia

non intendo assolutamente sminuire : guardate che la selezione dei soggetti più deboli non è un fenomeno esotico, avviene anche qui, a poche miglia marittime da noi

è anzi stato denunciato, nel disinteresse generale, anche negli UK

ora, la domanda è : perchè le femmine sono eliminate ?

pensare ad un motivo meramente culturale rischia ancora una volta di farlo ritenere come un fenomeno esotico legato a barbari substrati culturali (e che, ovviamente, il progresso spazzerà via)

non è così : il motivo è meramente economico

le femmine costano e non rendono

quindi ... quindi vi sono tutte le considerazioni relative a cosa accade quando monetizziamo la vita e al modello economico e culturale che si sta affermando nel mondo e che quindi riguardano anche noi, anche se ovviamente in modo meno drammatico e coinvolgendo gli altri soggetti che tu hai citato
 
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