piergj
Forumer attivo
salve a tutti,
riscontro con piacere che molti cercano di dare una lettura personale all'attuale situazione e al flusso di notizie che arrivano quotidianamante.
Questa settimana l'annuncio della FED ha condizionato molto i titoli a tasso fisso (seguo i BTP 19 e 37) facendoli risalire a livelli più adeguati.
Tuttavia resto dell'idea che bisogna programmare le uscite dal titoli a TF in base alla propria view sulla ormai famosa "crisi".
Riguardo all'inflazione mi è capitato di leggere (da altre parti) delle considerazioni molto semplicistiche del tipo "l'inflazione sale solo se c'è la ripresa", in realtà la questione è legata ad una serie di fattori.
Ad esempio pensate al petrolio, oggi si trova a 50 dollari, e 1-2 mesi fa viaggiava verso i 35-40$, eppure la situazione dell'economia reale è in netto peggioramento. Io credo che il prezzo stia salendo semplicemente perchè c'è qualcuno che ha iniziato a non produrne più ritenendo il prezzo troppo basso, per cui l'aumento del prezzo non è regolato dalla crescita di domanda, ma sta cercando un nuovo equilibrio "comandato" dall'offerta in diminuizione.
La mia preoccupazione è che la massa monetaria che stanno iniettando nel sistema possa produrre dei processi incontrollabili anche dalle banche centrali.
Girando sul web poi ho trovato una curiosità: nella Germania del 1919-1933 gli stipendi venivano pagati giornalmente per evitare che la moneta perdesse potere di acquisto
http://it.wikipedia.org/wiki/Inflazione
http://it.encarta.msn.com/encyclopedia_761553744_2/Inflazione_e_deflazione.html
Letture che, da giovanissimo, mi lasciarono con gli incubi.
Ero neanche un adolescente. Vidi anche alcuni documentari sull'argomento.
Il deficit di output produttivo, potremmo chiamarlo così.
E' uno dei fantasmi che si aggirano a ttorno ad una crisi che potrebbe avere nella iper-inflazione il suo ultimo, tragico, stadio.
La chiusura di intere linee estrattive, o produttive (richiamo per l'ennesima volta le scelte di alcuni giganti giapponesi) sono segnali che devono preoccuparci perchè vanno in quella direzione.
ma, più di tutti, sono gli effetti incontrollati di una iniezione di liquidità di queste dimensioni.
in pratica anzichè scoraggiare il debito c'è il rischio che si voglia, di nuovo, re-incoraggiare un leverage per salvare la crisi mondiale.
Ciò determinerebbe un secondo collasso al quale non potremo far fronte come prima.
Godiamoci, nel frattempo per chi li ha , i BTP.
Poi si dovranno vendere.
Saluti
pJ