Il cotone, Commerzbank ed il dilemma cinese
Gabriele Picello |
Articolo pubblicato il 22/07/2014 17:06:19
Google +0 I report divulgati da
Commerzbank mostrano un certo ottimismo nei confronti del comparto dei grains ma non solo poiché le previsioni positive si estendono anche al
Cotton, prodotto che versa in una situazione decisamente difficile.
A dire il vero l’ ottimismo dell’ istituto rivela un’ attenta osservazione della situazione corrente, con le stime che prevedono un recupero, ma vengono tuttavia ribassate rispetto al precedente comunicato: nel dettaglio il forecast di prezzo scende dai precedenti 80 centesimi per libbra agli attuali 72 centesimi (trimestre in corso) e 75 centesimi (ultimi tre mesi dell’ anno corrente): la riduzione è notevole, ma prevede prezzi comunque al di sopra degli attuali livelli.
Il report fornito dall’ istituto si rivela molto dettagliato e prende in considerazione svariati fattori, tra cui l’ andamento delle quotazioni che, a seguito dei pesanti ribassi del periodo corrente, potrebbe contribuire a sollecitare un ritorno della domanda e termina con un’ accurato esame della situazione cinese.
La lettura del bollettino rende chiaro come proprio la
Cina potrebbe rivelarsi l’ ago della bilancia per quanto concerne il prezzo del cotone e tutto si basa sulle ingenti scorte che il paese orientale possiede.
Il timore degli investitori (lo sappiamo bene) riguarda il possibile riversarsi sul mercato di ingenti quantità di fibra proveniente proprio dalle scorte cinesi, ma
la Cina avrebbe una effettiva convenienza ad effettuare una simile manovra? Secondo la vision degli analisti di Commerzbank assolutamente no, per due motivi fondamentali:
Politica economica del paese: al fine di incentivare i coltivatori il governo cinese ha acquistato per lungo tempo la fibra a prezzi palesemente a premio rispetto al mercato e quindi un aumento improvviso di prodotto a mercato causerebbe un calo repentino dei prezzi, evento che renderebbe troppo elevato il costo della linea di condotta economica effettuato dal governo
L
a concorrenza: per quanto possa sembrare strano anche la Cina potrebbe subire gli effetti di una concorrenza nel campo della filatura e quindi prezzi troppo bassi potrebbero rivelarsi favorevoli agli antagonisti e quindi danneggiare l’ economia cinese
Cosa prevede quindi Commerzbank in termini di condotta cinese nei confronti delle quotazioni del Cotton? Semplice: l’ istituzione di un “floor” per i prezzi, ossia l’ individuazione di un livello ben preciso al di sotto del quale verrà data facoltà ai laboratori di iniziare ad importare fibra, evento che causerà un riallineamento dei prezzi (risalita).
Secondo i calcoli effettuati dagli analisti dell’ istituto il prezzo chiave dovrebbe essere 75 USd/lb, livello al di sotto del quale il cotone non dovrebbe sottostare nel medio lungo periodo.
La previsione contrasta con quella di altri analisti, tra cui
John Robinson, il quale ha una view decisamente più pessimistica nella quale si evidenzia la concreta possibilità di ulteriori affondi.
- See more at:
Il cotone commerzbank ed il dilemma cinese - Materie Prime - Commoditiestrading