Macroeconomia Crisi finanziaria e sviluppi

ECONOMIA

G8 DI LECCE TRA TIMORI E SPERANZE

ALFONSO TUOR«Il peggio è passato, ma l’economia mondiale non ha ancora raggiunto il punto in cui si possa dire di avere una ripresa in corso». Questo è il messaggio principale del vertice del G8 tenutosi a Lecce. Gli otto Grandi riconoscono in sostanza che la situazione rimane molto incerta e che i segnali di stabilizzazione non possono essere ancora letti come l’avvio di un rilancio dell’attività economica. Per questo motivo non verranno cambiate le politiche di stimolo monetarie e fiscali adottate dai diversi Paesi, poiché, come ha dichiarato il direttore del Fondo monetario internazionale, «prima si deve uscire dalla crisi». La soddisfazione per essere riusciti a ridurne la pericolosità è stata mitigata dalle divergenze tra i Grandi sui problemi che si stagliano all’orizzonte. Essi sono essenzialmente due: i modi e i tempi di correzione delle misure eccezionali di politica monetaria e fiscale adottate per affrontare l’emergenza e le nuove regolamentazioni del sistema finanziario per evitare il ripetersi dei comportamenti che hanno prodotto la crisi attuale.
Non si tratta di questioni di poco conto. Infatti oggi l’economia mondiale appare simile a quella di un paziente in camera di rianimazione, che non ha dato ancora alcun segnale chiaro di poter fare a meno delle cure speciali. Nel frattempo queste cure eccezionali hanno però cominciato a produrre effetti negativi. Infatti, il forte aumento dei disavanzi pubblici ha fatto risalire i tassi di interesse e l’enorme quantità di nuova moneta stampata, soprattutto dalla Banca centrale americana, non sta solo facendo crescere le aspettative di un ritorno dell’inflazione, ma sta anche producendo effetti perversi come il ritorno di quel genere di speculazione finanziaria che è stato all’origine dell’attuale crisi. Infatti la liquidità iniettata nel sistema, come ha denunciato a Lecce il ministro italiano Giulio Tremonti, «invece di andare a finanziare l’economia reale, ha fatto tornare la speculazione finanziaria». La denuncia di Giulio Tremonti è condivisibile: sui mercati fi
nanziari si stanno producendo fenomeni, come il forte rialzo delle materie prime e il ritorno in auge di forme di finanziamento caratteristiche del periodo della bolla del credito, che fanno ritenere che i segnali di miglioramento economico siano solo il frutto delle enormi quantità di liquidità iniettata nel sistema finanziario e non di un reale miglioramento della situazione. E un’economia drogata non può vivere senza droga. D’altro canto, vi sono limiti anche alla concessione di nuova droga che vengono dagli avvertimenti sempre più pressanti rivolti agli Stati Uniti da molti Paesi. I primi ad essersi preoccupati per la politica di Washington sono stati i cinesi che temono di dover subire perdite negli enormi investimenti in titoli statali americani attraverso cui finanziano il debito estero degli Stati Uniti. Timori analoghi sono stati espressi anche dalla Germania. Il cancelliere tedesco, Angela Merkel, ha infatti ammonito la Banca centrale europea a non seguire la politica monetaria americana, poiché l’impressionante ricorso della Federal Reserve alla stampa di nuova moneta potrebbe condurre ad alti tassi di inflazione e ad una forte svalutazione del dollaro. Insomma cresce la preoccupazione sui possibili effetti perversi delle scelte americane e implicitamente si pone sul tappeto la questione di una riforma del sistema monetario che non ruoti più attorno a un dollaro americano espressione di un Paese in crisi economica e fortemente indebitato.
Per questi motivi la definizione di una strategia per correggere queste politiche di emergenza sta diventando una questione di primaria importanza sia a livello di politica internazionale sia per milioni di persone che temono che uno sbocco inflazionistico della crisi possa falcidiare i loro risparmi. Questa problematica è quindi strettamente connessa con quella delle nuove regolamentazioni del sistema finanziario. Sebbene i ministri delle Finanze e dell’Economia del G8 vogliano tenerle separate, la crisi e paradossalmente ancor più le successive politiche di emergenza hanno messo in luce che non basterà il cambiamento di qualche regola, come sperano gli americani, ma che è necessaria una rifondazione dell’intero sistema monetario e finanziario, oggi costruito attorno al ruolo egemone del dollaro. Occorre una nuova Bretton Woods, come sosteneva alcuni mesi fa anche il ministro Tremonti. Questa tesi, avanzata inizialmente dalla Cina, è già stata abbracciata dalla Russia e da molti Paesi del Sud-Est asiatico, ma non ancora dagli otto Grandi, i quali a Lecce hanno dovuto però ammettere i limiti del loro potere sostenendo che stanno preparando delle proposte di regolamentazione dei mercati finanziari che saranno sottoposte al G20 in programma negli Stati Uniti in settembre.

 
a me questa crociata contro la speculazione convince sempre meno...se pensiamo storicamente la speculazione è sempre esistita...a partire dal commercio della seta passando per i tulipani fino ad arrivare al settore immobiliare:rolleyes:
 
a me questa crociata contro la speculazione convince sempre meno...se pensiamo storicamente la speculazione è sempre esistita...a partire dal commercio della seta passando per i tulipani fino ad arrivare al settore immobiliare:rolleyes:

verissimo

ma la facevano in cinquanta operatori,col tulipano

e ne cuccarano tanti

ma in tre o quattro paesi

se una barca ha quattro buchi,li tappi...........
 
ROMA, 15 giugno (Reuters) - Il debito pubblico italiano tocca nel mese di aprile un nuovo picco attestandosi a 1.750,392 miliardi a fronte dei 1.663,250 miliardi registrati nello stesso mese dello scorso anno.

Lo si legge nel supplemento di finanza pubblica al Bollettino statistico pubblicato oggi da Bankitalia.

Nel mese di marzo 2009 il debito si era attestato a 1.741,025 miliardi.
 
Crisi: Fmi, il peggio non e' passato
di ANSA
Strauss Kahn frena dopo discorsi su germogli ripresa a G8 Lecce

(ANSA) - ROMA, 15 GIU - Gran parte delle difficolta' dovute alla crisi economica e finanziaria sono ancora davanti a noi, afferma il direttore generale del Fmi. Dominique Strauss-Kahn, all'indomani del G-8 di Lecce dove i ministri delle finanze hanno delineato alcuni ''germogli di ripresa, sembrato voler frenare sull'opportunita' di riassorbire le misure anti-crisi messe in atto dai governi. 'Dobbiamo restare cauti', perche' 'gran parte del peggio e' ancora davanti a noi'.
 
se sale in cattedra Mario Draghi cosa vuoi che succeda ? ... svende tutto il possibile ... come ha fatto Prodi ... sono entrambi Goldman Sachs ...
mi pare però che la situazione peggiori senza bisogno di ulteriori aiutini ... il nostro Paese sarebbe stato magnifico se non avesse avuto gentaglia che si occupava della cosa pubblica ... ora con questi aumentano le provincie e i consiglieri delle municipalizzate ... e la Marcegaglia supplica

il debito pubblico ...il nostro pil nominale lo scorso anno fu di 1.572.243 milioni di euro, se quest'anno cala come si pensa a fine anno saremo prossimi al 120% debito/pil ... ogni tanto lo ridico ... Roubini tre anni fa aveva previsto il nostro default nel 2011 ... noi non stampiamo come Giappone e USA

quasi l'1% dei posti di lavoro persi nei primi tre mesi http://www.agi.it/economia/notizie/...04-nell_ue_persi_2_milioni_di_posti_in_3_mesi

il FMI migliora le previsioni per gli USA mentre Fitch non dimostra eccessivo ottimismo http://www.calculatedriskblog.com/2009/06/fitch-expects-home-prices-to-fall.html
 
Banche, perdite del 7% Tier 1 se scenario peggiore emergenti-Bce
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Reuters - 15/06/2009 17:01:44
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:eek::eek::eek::eek:
 
Foreign demand for long-term US financial assets falls in April; China, Japan cut holdings

Martin Crutsinger, AP Economics Writer
On Monday June 15, 2009, 9:35 am EDT

WASHINGTON (AP) -- Foreign demand for long-term U.S. financial assets fell in April as both China and Japan trimmed their holdings of Treasury securities.

The Treasury Department said Monday that net purchases of stocks, notes and bonds obtained by foreigners fell to $11.2 billion in April, from $55.4 billion in March.

China, the largest holder of U.S. Treasury securities, trimmed its holdings to $763.5 billion in April, from $767.9 billion in March. Japan, the second largest holder of Treasury securities, reduced its holdings to $685.9 billion, from $686.7 billion a month earlier.

Treasury Secretary Timothy Geithner traveled to Beijing earlier this month to assure the Chinese government that the Obama administration is determined to get control of an exploding U.S. budget deficit, which is projected to hit a record $1.84 trillion this year.

China's holdings of Treasury securities represent about 10 percent of America's publicly held debt.

The administration has said while its aggressive moves to fight the recession and a severe financial crisis will push up the budget deficit temporarily, it intends to reduce the deficit as soon as the economic situation permits.

With the government's borrowing needs soaring, there have been some concerns that foreign interest in holding U.S. debt might falter, causing interest rates to rise.

The administration contends that recent increases in the interest rates for U.S. Treasury securities were not a sign of investor unease but a reflection of improving economic conditions.
 
c'è forse da seguire come giallo estivo la storia dei 135 miliardi di bond sequestrati dalla Guardia di Finanza di Como ... titoli non registrati (e chissà allora quant'è il debito USA :) ... c'è anche l'iniziativa del nostro amico Ron Paul) http://thecynicaleconomist.com/?p=5326 o forse titoli fasulli ? http://zerohedge.blogspot.com/2009/06/guardia-di-finanza-to-bloombergdie-welt.html

stare ancora a sentire i numeri che sparano ... http://pajamasmedia.com/blog/federal-deficit-becomes-nearly-indecipherable/
 
Ultima modifica di un moderatore:
non so cos'altro ci voglia per lo sputt@n@mento degli USA ... dall'altro link 'What Treasury did in April was to convert the TARP “investments” it began making in October in the country’s financial institutions, General Motors, Chrysler, and who knows what else to NPV accounting. That accounting change reduced the previously reported March deficit by $175 billion.' ...
oggi leggevo che la moglie di Madoff si sente sola ... il marito, capo del Nasdaq (non so se rendo) fa 50 miliardi di truffa ... sentirsi sola mi pare il minimo
comunque il giallo per passare l'estate ce l'abbiamo ... appena 135 miliardi ... chi di noi non prende un treno locale con una valigetta con dentro 135 miliardi ?
 

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