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Forumer storico
La crisi secondo S&P
NEW YORK - "L'attuale recessione nella zona dell'euro sarà la più dura degli ultimi 30 anni, ma sarà anche ragionevolmente breve, con i primi segni di miglioramento che arriveranno alla fine del 2009".
È questa la previsione formulata dall'agenzia di rating Standard & Poor's, che sottolinea come le sue previsioni siano quindi di una recessione a "V", cioè una rapida caduta a cui fa seguito una rapida ripresa. Per il 2009, quindi, Eurolandia vedrà una flessione della Pil dell'1,8%, per poi salire dello 0,7% nel 2010. L'inflazione si attesterà all'1% il prossimo anno ed all'1,5% nel 2010.
Secondo S&P, la ripresa in tempi rapidi potrà essere guidata da tre fattori: in primo luogo il basso prezzo del petrolio, "che darà una spinta significativa al potere d'acquisto dei consumatori europei". In seconda battuta, gli stimoli fiscali che contribuiranno ad una ripresa graduale dell'attività, non essendo sufficienti a produrre "effetti spettacolari nel breve termine". Infine, i bassi tassi di interesse: "prevediamo - si legge nel report - che la Bce riduca all'1% il tasso di rifinanziamento nel secondo trimestre", scoraggiando le banche a depositare gli eccessi di liquidità presso la banca centrale, ma "facendo prestiti a clienti e imprese a prezzi più convenienti".
S&P propone anche uno "scenario alternativo": una recessione a "W", caratterizzata cioè da due momenti di flessione separati da una breve ripresa di lieve entità. Non si tratta della previsione principale dell'agenzia di rating, che però spiega come "non può essere esclusa completamente".
NEW YORK - "L'attuale recessione nella zona dell'euro sarà la più dura degli ultimi 30 anni, ma sarà anche ragionevolmente breve, con i primi segni di miglioramento che arriveranno alla fine del 2009".
È questa la previsione formulata dall'agenzia di rating Standard & Poor's, che sottolinea come le sue previsioni siano quindi di una recessione a "V", cioè una rapida caduta a cui fa seguito una rapida ripresa. Per il 2009, quindi, Eurolandia vedrà una flessione della Pil dell'1,8%, per poi salire dello 0,7% nel 2010. L'inflazione si attesterà all'1% il prossimo anno ed all'1,5% nel 2010.
Secondo S&P, la ripresa in tempi rapidi potrà essere guidata da tre fattori: in primo luogo il basso prezzo del petrolio, "che darà una spinta significativa al potere d'acquisto dei consumatori europei". In seconda battuta, gli stimoli fiscali che contribuiranno ad una ripresa graduale dell'attività, non essendo sufficienti a produrre "effetti spettacolari nel breve termine". Infine, i bassi tassi di interesse: "prevediamo - si legge nel report - che la Bce riduca all'1% il tasso di rifinanziamento nel secondo trimestre", scoraggiando le banche a depositare gli eccessi di liquidità presso la banca centrale, ma "facendo prestiti a clienti e imprese a prezzi più convenienti".
S&P propone anche uno "scenario alternativo": una recessione a "W", caratterizzata cioè da due momenti di flessione separati da una breve ripresa di lieve entità. Non si tratta della previsione principale dell'agenzia di rating, che però spiega come "non può essere esclusa completamente".