turani,dal suo blog
LE OPPORTUNITA' DELLA SVOLTA
Per chi avesse in mente di fare acquisti (acquisti importanti, case e aziende) si apre una sorta di finestra-opportunità di circa quindici mesi: da adesso fino alla fine del 2010. A questa conclusione si arriva leggendo gli ultimi report congiunturali. Il punto di svolta è rappresentato dal terzo trimestre in America ((luglio-agosto-settembre). Secondo le previsioni più aggiornate questi 90 giorni (che stanno per finire) dovrebbero rappresentare il punto di svolta nella Grande Crisi che abbiamo attraversato.
Il Pil americano, infatti, in questo trimestre dovrebbe aumentare per la prima volta dall’inizio della recessione: si pensa addirittura del 3,4 per cento (dato trimestrale annualizzato). E questo fatto dovrebbe chiudere agli occhi di tutti la fase negativa dell’economia. Poiché gli Stati Uniti sono la maggior economia del mondo, è evidente che un risultato del genere (che sembra abbastanza certo) avrà un effetto importante sul clima generale.
E’ impressionante notare la sequenza degli eventi. Il primo trimestre 2009 si era chiuso in America con una caduta del Pil del 6,4 per cento (dato trimestrale annualizzato), il secondo aveva fatto segnare una diminuzione dell’1 per cento. Il terzo dovrebbe vedere l’America ritornare a una specie di boom, con una crescita del 3,4 per cento.
Naturalmente, non è tutto oro quello che luccica. Dietro questo risultato (se sarà proprio di queste clamorose dimensioni) ci sono tutti gli incentivi fiscali e di altra natura messi in campo dall’amministrazione Obama. Incentivi che andranno via esaurendosi. E infatti si prevede che già nel quarto trimestre la crescita si dimezzi. Poi nel 2010 si proseguirà con valori positivi del Pil, ma ovviamente di dimensioni più ridotte (intorno al 2 per cento). Poi, a partire dal 2011 non si parlerà più di crisi e di recessione.
Tutto questo, però, autorizzerà autorità e pubblico degli investitori e degli operatori a dichiarare ufficialmente chiusa la recessione. E il mondo degli affari potrà tornare a tessere la sua tela.
Come sempre, i primi a muoversi saranno i mercati finanziari. Nelle Borse l’emergenza può essere considerata finita e quindi potrà partire la riconquista delle posizioni (di prezzo) perse durante la recessione. Ma va anche detto che questo, per almeno quindici mesi, sarà il momento buono per chi vuole comprarsi qualche azienda. Dal 2011 in avanti i prezzi potrebbero tornare a essere molto elevati perché a quel punto il mondo dovrebbe essere tornato davvero “normale”. Insomma, chi ha i soldi e intende muoversi, è meglio che lo faccia ora. Non si può escludere, quindi, di vedere molti passaggi di mano nei prossimi mesi. La geografia delle aziende e del potere economico, a livello internazionale, potrebbe anche cambiare significativamente.
Su questo punto occorre fare però una precisazione. La finestra-opportunità è aperta solo per chi è stato bravo e ha messo i soldi da parte. Non si potranno comprare aziende con i soldi delle banche, come si faceva prima della crisi. La mappa del potere economico, insomma, verrà ridisegnata nei prossimi quindici mesi, ma a ridisegnarla saranno quelli che hanno i soldi. Gli altri saranno invece ridisegnati.
Ragionamenti non molto dissimili riguardano il mercato immobiliare. Se è vero (è sempre stato così) che circa un anno dopo l’avvio di un boom di Borsa, arriva anche un boom immobiliare (perché la gente va a mettere lì parte dei guadagni fatti intorno ai listini), è abbastanza facile concludere che anche in questo caso i prossimi mesi saranno quelli buoni per chi ha i soldi e vuole comprare casa (o vuole semplicemente investire in immobili). Poi, dalla fine del 2010 in avanti i prezzi potrebbero tornare a salire, e anche molto in fretta.
Insomma, si riparte. Chi ha i soldi può fare buoni affari, gli altri no.