Macroeconomia Crisi finanziaria e sviluppi (3 lettori)

p_dinamite

Forumer attivo
Grazie, caschi a fagiolo.
Anche mio padre possiede alcune piante di olive, al paesello.
Ne ricaviamo circa un centinaio di litri all'anno, al costo di circa 4 euro al litro (compreso 1 euro / litro per il trasporto al Nord).

E' però difficilissimo trovare persone che si curino delle piante; comunque al momento abbiamo la possibiltà di usare in cucina un olio da leccarsi i baffi e assolutamente genuino.
E ciò non è poco.

Comunque credo che in caso di Worst Scenario il lavoro agricolo potrebbe tornare "obtorto collo" à la page e non credo si farebbe fatica a trovare manodopera a buon mercato disposta a occuparsi di una buona terra, in cambio di vitto , alloggio e un pò di argent de poche

speriamo che simili tempi bui non ritornino...

io cmq. son equamente diversificato tra terreni, fabbricati, cash e bond...
peccato che ho poco di tutto :D

Il problema dell'olio è che uno che si tiene il terreno vicino casa in ordine, poi nel tempo libero le raccoglie cmq. ed è un peccato ritrovarsi con 800 / 1000 L. di olio veramente genuino in casa e in parte andare ad offrirlo a lotti da 10L. per cercare di venderlo entro l'anno...
e pensare che i miei nonni ci vivevano bene
 

lorenzo63

Age quod Agis
Pag.5 del report:
.....................
A mio avviso l'unico segnale chiaro che viene dalla crisi e' che le economie invecchiate stanno per diventare decrepite ed il futuro appartiene ai paesi emergenti, quindi alla larga da $, yen, sterlina ed euro e dai rispettivi titoli di debito pubblico (oltretutto non rendono una sega) e mettere tutto su valute emergenti high yield , BRL ,TRY , MXN .
L'iperinflazione non e' una certezza e pertanto starei alla larga da oro, metalli preziosi e commodities (su queste ultime magari un pensierino dovessero ristornare).


Ciao Gaudente,
analisi stringente, ma come solito efficace :up::up::up:
Sopratutto se poi si va a confrontare i fondamentali (debito, età media popolazione, incentivi fiscali sugli inv esteri...)
Tutto non lo so, vista da un' ottica di chi vive in Italia o UE.... pero' è certo che necessitano di piu' di un' occhio di riguardo.

:)
 

mago gambamerlo

Xx Phuket xX
Toh ma guarda ! ma la crisi finanziaria non ha altro che accellerato qualcosa che era evidente da anni !
Da anni Multinazionali a braccetto con Politica hanno messo al bando la piccole - media impresa produttiva dei grandi paesi ind. facendola confrontare con globalizzazione senza regole .
Dobbiamo importare prodotti a basso costo per contenere inflazione e basta ! Quindi stiamo , gradualmente , perdendo tutte le imprese produttrici perche' confrontate con i paesi emergenti troveranno sempre chi fa' il prodotto a minor' costo et a maggiore qualita e contenuto innovativo perche' hanno piu' soldi ( e freschi) di noi !!
Non ci rimane che imprendere su attivita' legate al territorio et alla distribuzione di prodotti importati dai paesi emergenti ; La produzione dei prodotti e' ormai delegata ai paesi emergenti e sono tanti et aguerriti.
Cosi' facendo stiamo trasferendo ( giustamente ma senza tempistiche e regolamentazioni) ricchezze dai paesi industrializzati ai paesi emergenti dove le stesse ricchezze vanno in mano a pochi e non vengono rimesse in circolo e questo frena ulteriormente la ripresa. ( A parte quello che vengono a fare shopping dalle ns parti e si comprano Marchi e Distribuzione perche' la sola produzione non gli basta cari biondi !)
Ormai anche gl' ultimi buoi stanno scappando dalla stalla perche' senza dazi e contingenti il comparto produttivo non si salva e quindi diamoci alla distribuzione dei prodotti importati ..... e lasciamo fallire il resto .
Ci vorra tempo et ulteriore dispendio di ricchezze generazionali e sopratutto strategie governative per riparare il danno e ricreare occupazzione e potere d'acquisto nei paesi industrializzati e nel frattempo qualche "morto" e "morticino" l' avremo da vedere .
Sperando che i Governi si attrezzino di gente capace nel fare strategie a lungo termine se no' so' capperi.





(ANSA) - PARIGI, 17 NOV - Nel 2010 il numero dei fallimenti
di aziende francesi dovrebbe progredire del 2% per arrivare alla
cifra record di 68.600. In Italia la progressione potrebbe
raggiungere il 15%, come in Grecia, mentre in Germania sarebbe
del 9%. Lo sostiene uno studio del leader mondiale
dell'assicurazione del credito Euler Hermes, filiale di Allianz.
Nel 2008 i fallimenti in Francia dovrebbero raggiungere i
67.400, il 17% in piu' dell'anno prima ma un po' meno dei 70.000
inizialmente previsti.
Secondo la direttrice degli studi dell'assicuratore,Karina
Berger, ''la ripresa dell'economia mondiale prevista per il 2010
sara' lenta e fragile in quanto la domanda interna dei grandi
paesi industrializzati sara' indebolita dall'aumento della
disoccupazione e le incertezze sul potere d'acquisto''.
In Italia il forte aumento previsto per il 2010 sarebbe
dovuto, precisa lo studio, al paesaggio economico dove hanno
resistito industrie come quelle tessili che dovrebbero subire
una profonda mutazione. (ANSA).[/QUOTE]
 
Ultima modifica:

stockuccio

Guest
ma quale capitale umano...nei bilanci della banche dovrebbe starci la zavorra umana , nel passivo !:down:

certo che sei tremendo :) ... la gente deve pur mangiare, per produrre qualcosa ci vuole qualcuno che lo faccia
sono le soluzioni ripetute in continuazione, anche da Giannino, che non possono funzionare ... aumentiamo la produttività, l'efficienza, ecc. ecc. ...
 

Gaudente

Forumer storico
certo che sei tremendo :) ... la gente deve pur mangiare, per produrre qualcosa ci vuole qualcuno che lo faccia
sono le soluzioni ripetute in continuazione, anche da Giannino, che non possono funzionare ... aumentiamo la produttività, l'efficienza, ecc. ecc. ...
Non e' tanto una questione di aumentare la produttivita', quanto di alleggerire la zavorra.
Il principale motivo per il quale le banche hanno rincorso rischi e leverage sempre maggiori era la necessita' di coprire spese per il personale in continuo esponenziale aumento.
Dimezzino i salari delle sanguisughe da sportello e potranno tornare a campare del vecchio 3% di forbice tra depositi ed impieghi senza dover ricorrere a SICAV che comprano ABS di subprime con leverage 100 a 1.
 

ilfolignate

Forumer storico
Si riferisce alla Grecia per caso???

Economia globale in attesa e ancora vulnerabile - Strauss-Kahn

lunedì 23 novembre 2009 11:27

WASHINGTON, 23 novembre (Reuters) - L'economia globale è in una fase interlocutoria ed è vulnerabile a nuovi sconvolgimenti.
A sostenerlo, in alcune note preparate in vista della conferenza annuale a Londra della Confederation of British Industry, è il direttore generale del Fondo monetario internazionale Dominique Strauss-Kahn, aggiungendo che una ripresa durevole dipenderà dalle decisioni che prenderanno le autorità nei prossimi mesi.
La priorità nei paesi sviluppati dovrebbe essere quella di sviluppare programmi per mettere in ordine la confusione finanziaria provocata da oltre un anno di sforzi anti-crisi, sebbene sia ancora troppo presto per ritirare le misure di stimolo.
"Raccomandiamo cautela: uscire troppo presto dalle misure di stimolo sarebbe più rischioso che uscirne troppo tardi", ha scritto Strauss-Kahn.
"Siamo a un punto critico", ha aggiunto. "La sostenibilità della ripresa dipenderà dalle decisioni che le autorità prenderanno nei prossimi mesi".
Per quanto riguarda le economie più avanzate, dove il debito si è gonfiato a dismisura nell'ultimo anno, i governi dovrebbero delineare e comunicare i piani per il rientro dei conti pubblici, anche mettendo in atto misure drastiche come un taglio della spesa pubblica e un rialzo delle tasse.
Meno preoccupazioni riguardano, invece, la politica monetaria visto che le banche centrali, dice il direttore del Fondo, hanno gli strumenti adatti per ritirare le migliaia di miliardi di dollari riversati sul mercato.
"In molte economie avanzate la politica monetaria può permettersi di restare accomodante ancora per qualche tempo, visti i deboli segni all'orizzonte di un aumento dell'inflazione", sostiene.
Al sistema finanziario servono inoltre nuove regole per evitare il ripetersi della crisi, ma le autorità dovranno procedere con attenzione per evitare che mosse troppo forti o troppo veloci attenuino le possibilità di ripresa.
 

stockuccio

Guest
Non e' tanto una questione di aumentare la produttivita', quanto di alleggerire la zavorra.
Il principale motivo per il quale le banche hanno rincorso rischi e leverage sempre maggiori era la necessita' di coprire spese per il personale in continuo esponenziale aumento.
Dimezzino i salari delle sanguisughe da sportello e potranno tornare a campare del vecchio 3% di forbice tra depositi ed impieghi senza dover ricorrere a SICAV che comprano ABS di subprime con leverage 100 a 1.

sulle banche sfondi una porta spalancata ... anche se il personale bancario è crollato negli ultimi anni, parlo degli addetti nelle filiali, con contestuali aumenti significativi di dirigenti totalmente incompetenti e strapagati :rolleyes:

ma io parlavo di sistema ... licenziando si aumenta la produttività ... e magari ti ritrovi il titolone strapositivo sul giornale tipo l'ultimo sul +9,5% statunitense :D
 

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