Macroeconomia Crisi finanziaria e sviluppi

Attendo i nuovi modelli Chrysler, ad Obama ha promesso macchine "ecologiche".
Più avanti esprimeremo un giudizio compiuto.

Essere prudenti e attendere risultati certi è senza dubbio un metodo di procedere razionale e condivisibile ...! Tuttavia, per ottenere soddisfazioni dalla finanza, ossia per cogliere i frutti più ricchi, occorre saper anticipare gli eventi.
Quando i dati positivi saranno di dominio pubblico le quotazioni di Fiat avranno già fatto molta, molta strada ...! :cool:

Questa non vuol essere in alcun modo una critica, bensì una semplice considerazione basata sull'esperienza.
 
La Storia avanza di un tratto ogni giorno e lascia indietro chi non tiene il passo ... Tra quelli che per primi abbandonano l'interminabile colonna in marcia e sono destinati a perire di solitudine e di stenti lungo i bordi della strada, vi sono gli inguaribili nostalgici del passato ... :rolleyes:

Ti sbagli di grosso...sei de coccio proprio...sei tu che sei nostalgico e vorresti che i vecchi avversari comunisti siano ancora i comunisti...che stranamente continui solo tu reiteratamente e ostinatamente ad evocare, perché è semplice dare delle etichette facili e di comodo, specie se conosciute e sconfitte nel recente periodo storico. Ma sono le idee che fanno la storia. Quando si trasformano in ideologie diventano potenze pericolosissime che prima o poi inevitabilmente si autodistruggono da sole. Dietro le idee però di solito ci son persone; non schiavi del finto progresso e delle ideologie che vi stan dietro. Qualcuno sta cominciando a ricordarselo. Ed ha tutta l'intenzione di continuare a farlo.
 
Essere prudenti e attendere risultati certi è senza dubbio un metodo di procedere razionale e condivisibile ...! Tuttavia, per ottenere soddisfazioni dalla finanza, ossia per cogliere i frutti più ricchi, occorre saper anticipare gli eventi.
Quando i dati positivi saranno di dominio pubblico le quotazioni di Fiat avranno già fatto molta, molta strada ...! :cool:

Questa non vuol essere in alcun modo una critica, bensì una semplice considerazione basata sull'esperienza.

Quoto il neretto, è quello che cerchiamo di fare tutti.
Chi più, chi meno ...:reading:
 
Ti sbagli di grosso...sei de coccio proprio...sei tu che sei nostalgico e vorresti che i vecchi avversari comunisti siano ancora i comunisti...che stranamente continui solo tu reiteratamente e ostinatamente ad evocare, perché è semplice dare delle etichette facili e di comodo, specie se conosciute e sconfitte nel recente periodo storico. Ma sono le idee che fanno la storia. Quando si trasformano in ideologie diventano potenze pericolosissime che prima o poi inevitabilmente si autodistruggono da sole. Dietro le idee però di solito ci son persone; non schiavi del finto progresso e delle ideologie che vi stan dietro. Qualcuno sta cominciando a ricordarselo. Ed ha tutta l'intenzione di continuare a farlo.

Invece, "de coccio" sei proprio tu, caro il mio "utopista del menga" ...! :lol:

Ma come fai a non capire che non vi sono vie di mezzo tra il socialismo marxista-leninista ed il liberismo storico ... fra le idee anacronistiche del Sindacato ideologico e le moderne leggi imposte dal mercato-globale ...!?

Ma quali idee vuoi risuscitare dal Regno dei Morti ...!?
Ma chi sta cominciando a ricordarsi che cosa ...!?
Certo per molti era bello mettersi impunemente in falsa malattia per fare il proprio comodo ...?
Per altri era bello scioperare per un nonnulla sicuri di ricattare l'Azienda con successo ...?
Per altri ancora era bello farsi timbrare il cartellino delle presenze da amici compiacenti per andare a fare il secondo lavoro in nero ...?
E ancora per altri era bello incassare lo stipendio da fannulloni e dire "Il salario è un diritto e se vogliono che mi metta anche a lavorare devono pagarmi a parte" ... ?

Ebbene, la pacchia dei lazzaroni è davvero finita ...! I privilegi e gli abusi non saranno più chiamati diritti ...!
Ora è giunta l'ora di lavorare sul serio per meritarsi il pane quotidiano. Il lavoro sarà un diritto per chi è disposto a fare i necessari sacrifici.

La vera e unica realtà socio-economica che si va sempre più profilando nella vita quotidiana del Comandante Gerard, così come del cinese di Pechino, è dettata dalla competitività, dal rapporto prezzo-qualità, in una parola dalla "convenienza" ... E, che piaccia o meno, a tale realtà storica si deve tutti sottostare, senza eccezioni e soprattutto senza evocare inutili, quanto stantie filosofie utopistiche (capaci soltanto di giustificare la poca voglia di lavorare) ...! :-o
 
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Invece, "de coccio" sei proprio tu, caro il mio "utopista del menga" ...! :lol:

Ma come fai a non capire che non vi sono vie di mezzo tra il socialismo marxista-leninista ed il liberismo storico ... fra le idee anacronistiche del Sindacato ideologico e le moderne leggi imposte dal mercato-globale ...!?

Ma quali idee vuoi risuscitare dal Regno dei Morti ...!?
Ma chi sta cominciando a ricordarsi che cosa ...!?
Che era bello quando ci si poteva impunemente mettersi in falsa malattia per fare il proprio comodo ...?
O che era bello quando si scioperava per un nonnulla sicuri di ricattare l'Azienda con successo ...?
O che era bello farsi timbrare il cartellino delle presenze da altri per andare a fare il secondo lavoro in nero ...?
Ebbene, la pacchia dei lazzaroni è davvero finita ...! I privilegi e gli abusi non saranno più chiamati diritti ...!

La vera e unica realtà socio-economica che si va sempre più profilando nella vita quotidiana del Comandante Gerard, così come del cinese di Pechino ... è dettata dalla competitività, dal rapporto prezzo-qualità, in una parola dalla "convenienza" ... E che piaccia o meno a tale realtà storica si deve tutti sottostare ... senza eccezioni e soprattutto senza evocare inutili, quanto stantie filosofie utopistiche ...! :-o

Ahahaha...ciao Geller vedo che hai le idee chiarissime...sei ossessionato e terrorizzato dalle "inutili e stantie filosofie utopistiche" che continui a citare solo tu con il solito, questo sì, stantio manicheismo...il muro di berlino è cascato nell'89, se pensi che tutto rimarrà lì con i vecchi comunisti disperati, reietti e sconfitti dalla storia e non possano nascere altre idee innovative e rivoluzionarie nei prossimi decenni dopo la "definitiva" vittoria delle "moderne leggi imposte dal mercato globale", auguri e buon bagno si sole, ma ti scavi la fossa da solo...e pare che inconsciamente lo sappia anche tu visto che hai usato , giustissimamente, la parola "imposte".. :D
Buona giornata
 
il 3d è interessante (anzi, arrivo a dire che in un forum come il nostro una riflessione, anche se apparentemente non legata ad alcuna operatività, di macroeconomia come questa è indispensabile e di stimolo), però nell'ultimo periodo, sempre secondo la mia modesta visione, sembra appartenere di più al forum di politica od un luogo dove magari si cerca di riprendere vecchie polemiche.

Per cui peggioro la qualità del discorso, ma cerco di cambiare registro: questi i risultati delle trimestrali negli USA. Siamo fuori dalla crisi o le previsioni inferiori alle attese per il 3Q fanno pensare ad una fase di stanca della ripresa?

As the below graphic details (click to enlarge), earnings have certainly improved compared to the end of the first quarter (first third of chart).



From HORAN Capital Advisors

According to Thomson Reuters, of the 336 S&P 500 companies that have reported earnings through the end of July, 75% have reported earnings above expectations. In a typical quarter since 1994, 62% of companies have beat expectations.

The market seems focused not only on earnings but on revenues as well. It is true revenues do drive earnings so long as sales are not generated by steep discounting resulting in slim or no gross margins. Again, according to Thomson Reuters, of these 336 companies, 64% reported revenues above analyst expectations, 0% reported revenues in line with analyst expectations, and 36% reported revenues below analyst expectations. Over the past four quarters, 61% of companies beat the estimates, 0% matched and 39% missed estimates. In the aggregate, companies are reporting revenues that are equal to estimates.

One factor to keep an eye on is the preannouncement ratio. For Q3 2010, 46 companies have provided negative earnings guidance while 15 have provided positive guidance. This equates to a negative/positive preannouncement ratio of 3.1. The N/P ratio for Q3 is above the long term N/P ratio of 2.1 for the S&P 500 Index (click to enlarge).

 
Invece, "de coccio" sei proprio tu, caro il mio "utopista del menga" ...! :lol:

Ma come fai a non capire che non vi sono vie di mezzo tra il socialismo marxista-leninista ed il liberismo storico ... fra le idee anacronistiche del Sindacato ideologico e le moderne leggi imposte dal mercato-globale ...!?

Ma quali idee vuoi risuscitare dal Regno dei Morti ...!?
Ma chi sta cominciando a ricordarsi che cosa ...!?
Certo per molti era bello mettersi impunemente in falsa malattia per fare il proprio comodo ...?
Per altri era bello scioperare per un nonnulla sicuri di ricattare l'Azienda con successo ...?
Per altri ancora era bello farsi timbrare il cartellino delle presenze da amici compiacenti per andare a fare il secondo lavoro in nero ...?
E ancora per altri era bello incassare lo stipendio da fannulloni e dire "Il salario è un diritto e se vogliono che mi metta anche a lavorare devono pagarmi a parte" ... ?

Ebbene, la pacchia dei lazzaroni è davvero finita ...! I privilegi e gli abusi non saranno più chiamati diritti ...!
Ora è giunta l'ora di lavorare sul serio per meritarsi il pane quotidiano. Il lavoro sarà un diritto per chi è disposto a fare i necessari sacrifici.

La vera e unica realtà socio-economica che si va sempre più profilando nella vita quotidiana del Comandante Gerard, così come del cinese di Pechino, è dettata dalla competitività, dal rapporto prezzo-qualità, in una parola dalla "convenienza" ... E, che piaccia o meno, a tale realtà storica si deve tutti sottostare, senza eccezioni e soprattutto senza evocare inutili, quanto stantie filosofie utopistiche (capaci soltanto di giustificare la poca voglia di lavorare) ...! :-o

Ahahaha...ciao Geller vedo che hai le idee chiarissime...sei ossessionato e terrorizzato dalle "inutili e stantie filosofie utopistiche" che continui a citare solo tu con il solito, questo sì, stantio manicheismo...il muro di berlino è cascato nell'89, se pensi che tutto rimarrà lì con i vecchi comunisti disperati, reietti e sconfitti dalla storia e non possano nascere altre idee innovative e rivoluzionarie nei prossimi decenni dopo la "definitiva" vittoria delle "moderne leggi imposte dal mercato globale", auguri e buon bagno si sole, ma ti scavi la fossa da solo...e pare che inconsciamente lo sappia anche tu visto che hai usato , giustissimamente, la parola "imposte".. :D
Buona giornata


Ragazzi, siete pregati di usare toni e aggettivi meno "coloriti" per far valere le vostre opinioni. Grazie per la collaborazione :up:
 
ed ancora, della economia Americana si è sempre detto che è trascinata dai consumatori. Che ormai sono in bolletta:

The U.S. may still have a triple-A rating, but its citizens aren't doing quite as well; 25% of Americans have a credit score below 600, up from just 15% before the recession. The spike represents a serious impediment to economic recovery.

(ed ecco ad esempio spiegato perchè per GM è indispensabile avere una finanziaria che permetta di vendere a questi consumatori sempre più inaffidabili, ma che rappresentano il target delle sue autovetture - poi si vedrà se pagherà nel medio periodo, finita l'euforia della macchina "venduta"...)
 
Ahahaha...ciao Geller vedo che hai le idee chiarissime...sei ossessionato e terrorizzato dalle "inutili e stantie filosofie utopistiche" che continui a citare solo tu con il solito, questo sì, stantio manicheismo...il muro di berlino è cascato nell'89, se pensi che tutto rimarrà lì con i vecchi comunisti disperati, reietti e sconfitti dalla storia e non possano nascere altre idee innovative e rivoluzionarie nei prossimi decenni dopo la "definitiva" vittoria delle "moderne leggi imposte dal mercato globale", auguri e buon bagno si sole, ma ti scavi la fossa da solo...e pare che inconsciamente lo sappia anche tu visto che hai usato , giustissimamente, la parola "imposte".. :D
Buona giornata

Povero Comandante Gerard ... vedo che sfuggi sempre alla sostanza della discussione, per focalizzarti su dettagli formali interpretati in maniera equivoca a tuo uso e consumo ... Patetico tentativo di nascondere l'assenza di argomenti ... :cool:

Cmq, ribadisco che non sono certo io ossessionato dalle filosofie del socialismo reale, bensì tu, con le tue fumose, quanto indefinite speranze sul nascere di "idee innovative e rivoluzionarie" ... ?! :lol:

A proposito, quando vai a comperare dei capi di vestiario o un arredo per la casa o altro ancora ... guarda l'etichetta che riporta il luogo di costruzione (anche se ormai sappiamo tutti che la manodopera cinese o simile fabbrica nell'ombra direttamente in Italia) ... e prova a pensare come coniugare le tue "idee innovative e rivoluzionarie" con la realtà quotidiana ... ?! :lol: :lol: :lol:
 
Marchionne: eroe in Usa, "mostro" in Italia

Mentre negli Stati Uniti il top manager viene elogiato da Obama e applaudito dagli operai Chrysler, qui i sindacati di sinistra e l’opposizione lo trattano come un nemico dei diritti dei lavoratori e del sistema Paese


30.07.2010 IlGiornale - Risale al lontano 1939 il viaggio di Gianni Agnelli negli Stati Uniti, tra Philadelphia, Detroit, Chicago, New Mexico e California. Quel tour in lungo e in largo negli States gli permise di conoscere da vicino il fe­nomeno del «fordismo», il modo più razionale, cioè, di organizzare a quei tempi la catena di montaggio in una fabbrica di automobili. A di­stanza di 71 anni da quel viaggio, un premio per il futuro Avvocato da parte del nonno dopo il superamen­­to dell’esame di maturità, il mondo è ovviamente cambiato. Ma nessu­no, probabilmente, si aspettava che nel 2010 a dettare legge negli Stati Uniti fosse il metodo Fiat, quel­lo adottato da Sergio Marchionne, l’uomo che Barack Obama ha pub­­blicamente ringraziato, l’altro gior­no a Detroit, per aver salvato la Chrysler. E se il nonno Gianni, visi­tando nel ’ 39 gli stabilimenti di Hen­ry Ford, fece tesoro di quell’espe­rienza, il nipote John, che nei giorni scorsi ha passato in rassegna le li­nee di assemblaggio della Chrysler, ha avuto la soddisfazione di vedere come il «fiatismo» fosse stati digeri­to a tempo di record dagli operai dello stabilimento americano. Dal«fordismo»al«fiatismo»,dun­que, con gli elogi di Obama: chi l’avrebbe mai detto. In tutto que­sto, però, c’è una nota stonata. E ri­gua­rda l’artefice del successo d’im­magine che il gruppo Fiat sta riscon­trando al di là dell’Atlantico. È co­me se esistessero due Marchionne: quello «buono», che lavora nel suo ufficio sulla Chrysler Drive, ad Au­burn Hills; e quello «cattivo», rin­chiuso (quando c’è) nello studio al quarto piano della palazzina del Lingotto,a Torino,a studiare il mo­d­o migliore per smobilitare dall’Ita­lia. Una sorta di dottor Jekill (quello americano, nel ruolo di ceo della Chrysler, applaudito dai suoi ope­rai ogni qual volta si affaccia in una fabbrica del gruppo Usa) e mister Hyde (il Marchionne versione italia­na, messo in croce da Cgil, Fiom, Cobas, Idv e Pd per aver osato pun­t­are sul proprio Paese e scommette­re 20 miliardi di euro, cioè quasi 40mila miliardi delle vecchie lire, sul rilancio del sistema industriale della penisola). Basta scorrere le pa­gine dei giornali per accorgersi di questa doppia considerazione per il top manager dal pullover nero. La Repubblica di ieri, per esem­pio, riportava al centro della prima pagina il seguente titolo: «Obama alla Chrysler: “Grazie Marchion­ne” ». Qualche giorno prima, all’in­terno, di taglio e in bella evidenza, riferendosi al via libera alla newco per Pomigliano: «Lo sconcerto dei lavoratori: “Così rimaniamo senza garanzie”».Da notare che la newco è stata fatta partire dalla Fiat per po­ter rilanciare­e non chiudere la gran­de fabbrica alle porte di Napoli. Roc­co Palombella, leader della Uilm, ha ragione quando afferma che in Italia «c’è qualcuno che tratta Mar­chionne alla pari di un delinquen­te ». Forse Maurizio Landini, il capo della Fiom, farebbe bene a riporre sul tavolo megafono e bandiera ros­sa, e riflettere sulle parole pronun­ciate dal suo collega americano del Uaw, il sindacato dei metalmecca­nici. Nel commentare le scelte fatte da Marchionne, Bob King parla di «traguardi raggiunti anche a fronte di sacrifici e sforzi del sindacato per sostenere la produttività». Forse la giustificazione delle li­nee di pensiero e comportamento diverse, in Italia e negli Stati Uniti, con la creazione dunque di due Marchionne, quello «buono» e quello «cattivo», è spiegabile con il fatto che gli operai americani han­no veramente visto il mondo crolla­re loro addosso (la fine della Chry­sler o della Gm li avrebbe messi sul­la strada). In Italia, invece, il salva­gente pubblico è sempre pronto. Marchionne è attaccato perché vuole produrrre 280mila Panda a Pomigliano e creare i presupposti perché l’Italia dell’auto non retroce­da in serie B.
 

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