Macroeconomia Crisi finanziaria e sviluppi

la politica influenza l'economia, non capisco la separazione, sono i politici che decidono gli interventi pubblici a spese nostre, le nostre prospettive lavorative, ecc. ecc.

:up: E viceversa! Anzi, mai come in questo secolo la politica è l'economia. E viceversa.

Non capisco nemmeno io... c'è il rischio che tutto diventi un lungo elenco di notizie e commenti asettici e noiosi, facendo finta, un pò ipocritamente, di "lasciar fuori" la politica, quando tutto è politica. Basta non debordare, ma i confronti di idee, anche accesi, sono sempre preferibili. Anche fare la spesa all'ipermercato piuttosto che al piccolo negozio sotto casa è qualcosa di "politico" e comporta delle scelte e delle implicazioni.
Figuriamoci un argomento macroeconomico come la crisi finanziaria.
 
In effetti risulta difficile scindere economia e politica. Altrimenti gli studi macroeconomici che ci stanno a fare?
D'accordo invece nel non tracimare nell'arena partitica.
 
Sethi ... mah ... a Londra hai visto anche Cameron o Clegg in bici o in metro ? te li immagini i nostri ? Cameron viaggia in British Airways come un qualsiasi cittadino, arriva pure tardi :) ... gireranno tanti soldi forse, d'altronde col 10 o 11 % annuo di deficit è lecito, vedo che a fine mese apre un albergo a 2 sterline per notte Hotel low cost: 2 sterline a notte | Repubblica Viaggi Due sterline a notte: l'hotel è low cost - Video - RepubblicaTv - la Repubblica.it ... con giri vorticosi di denaro mi sarei aspettato più un 7 stelle :)

la politica influenza l'economia, non capisco la separazione, sono i politici che decidono gli interventi pubblici a spese nostre, le nostre prospettive lavorative, ecc. ecc.


Guarda forse intendevi dire che in Uk le autorità sono + flessibili rendendosi anche + popolari, almeno io l'ho intesa così, cmq ti assicuro che è un stile di vita molto diverso dal nostro ed effettivamente quando ero alla city ho visto fuoti dai pub donne con tailleur costosi e uomini vestiti non da impiegati a bere la loro birra con altri che a prima vista sembravano impiegati , mi è sembrato che ci fosse un tacito accordo che fuori dalle istituzioni si considreano moilto simili .....ma queste sono cose che già sapevo, cmq quello che ho visto è una città in forte fermento e se poi consideriamo che è agosto .....cosa vuoi che ti dica tutte gli uffici aperti e sti grattacieli pieni zeppi di impiegati.
La metropolitana prima delle 9 del mattino è un muro di persone.......io ti ripeto poi non ho la palla di cristallo ma ho visto Londra una città molto viva e dis oldi ne girano parecchi ............
 
In effetti risulta difficile scindere economia e politica. Altrimenti gli studi macroeconomici che ci stanno a fare?
D'accordo invece nel non tracimare nell'arena partitica.
Ecco, diciamo che tutta la vicenda su pomigliano con le obbligazioni c'entra pochino ;)
Che poi non si possa essere categorici al 100% siamo d'accordo, ma se si esagera forse è meglio dare una sterzata e rimettersi sul binario ;)
 
Ecco, diciamo che tutta la vicenda su pomigliano con le obbligazioni c'entra pochino ;)
Che poi non si possa essere categorici al 100% siamo d'accordo, ma se si esagera forse è meglio dare una sterzata e rimettersi sul binario ;)

mi sembra ci sia una certa ritrosia a trattare certi argomenti ... cosa c'era di tracimante politicamente nel mio post http://www.investireoggi.it/forum/1696171-post34.html ?

war is peace. freedom is slavery. ignorance is strength ... mi pare Orwell avesse ragione, è bello essere precari sottopagati a vita :rolleyes:

ricordavo Cucinelli, ma anche (mi rinfresca Mazzalai) è il caso di aggiungere Ricardo Semler e Adriano Olivetti .... insomma esempi positivi ci sono, noi consumatori possiamo fare attenzione ai nostri acquisti

la vicenda di Pomigliano è paradigmatica del mondo in cui si vive, la fine del lavoro onorevole ... mandare a spasso lavoratori magari con mutui e sicuramente consumatori porta conseguenze anche al mondo obbligazioni ... o no ? io sono uno di quelli che non ha capito cosa ci fosse da festeggiare per i 3900 mandati a spasso da telecom :rolleyes:

non è questione di questo o quel governo, nel post che ho appena richiamato si citava criticamente Treu, se si vuole che dica qualcosa di positivo sul governo attuale lo dico senza problemi .... sono stato all'università con mia figlia due settimane fa ed ho visto centinaia e centinaia di fogliettini affittasi con cellulari appiccicati ovunque ... ecco la caccia ai cellulari possibile a breve da parte dei comuni mi sembra una ottima iniziativa :)
 
Stock, per quel che mi riguarda non è un problema legato a questo o quel governo. Peraltro condivido in buona parte il merito di quell'articolo (ma l'Italia non farà default nel 2011), l'ho spostato assieme ad altri principalmente per il metodo scelto dall'autore: una lunga filippica, polemica, che riesce ad annacquare una causa sacrosanta dentro una retorica fine a se stessa. Insomma, ottimo per la sezione politica :D

Ti ho consigliato qualche tempo fa un libro scritto dal signore nel mio avatar: ecco, leggendo quel libro mi sono reso conto che se si vuole veramente cambiare qualcosa, la prima cosa da fare è tirarsi su le maniche e buttare in mare la retorica fatta da chi ha la pancia piena. A puntare il dito contro un problema sono capaci tutti, il risultato è un blablabla infinito (rigorosamente fatto da chi il problema non lo vive sulla sua pelle) che non solo non porta da nessuna parte, ma assorbe una quantità enorme di energie.

A proporre soluzioni sono molti meno, e generalmente vengono attaccati dai primi perché la soluzione proposta non è la migliore possibile (in realtà, perché se qualcuno trovasse davvero una soluzione, poi i parlatori da salotto di cosa potrebbero parlare? :cool:).

Mi piace pensare che noi bondisti si sia gente pratica, che discute sulle cause e sui metodi, ma avendo sempre ben chiaro l'obiettivo da raggiungere.

Allora, vogliamo parlare di precariato? Bene, vediamo se veramente il precariato è la figata che si dice per le imprese.
Io dico di no. Mi sto convincendo sempre più che il precariato non sia pessimo solo per chi lo subisce, ma anche per chi ne fa uso.

Per esempio, il precariato ha avuto il suo bel ruolo nel formarsi della bolla subprime. Ecco, questo è un argomento dannatamente IT e dannatamente valido, dubito che un qualsiasi scualo di passaggio saprebbe contestarlo :-o
Da qui, magari scopriremo che il precariato non è tanto conveniente... ma lasciando perdere la retorica, che porta via tempo, fatica e non produce nulla.

E il tempo è denaro, no ?! ;)
 
La bolla dei bond

C'è l'ultimo grafico sulla velocità di circolazione monetaria in rapporto all'impressionante aumento della massa monetaria che fa venire i brividi

Market Arena (11-08-10) Quantitative Easing 2.0--Intermarket and More

Spesso si parla di bolla speculativa e degli effetti devastanti che può portare sui mercati e sui risparmi delle persone. Ma la nuova bolla sta per scoppiare.

10 agosto 2010, ore 14:16

No, cari amici, la bolla speculativa non ha per oggetto l’azionario. Il mercato azionario sta rispecchiando delle aspettative lecite in un mercato “normale”.
Ma questo mercato non è normale, il perché viene ribadito un giorno si ed un giorno anche sulle pagine di questo blog.
La bolla speculativa quindi non è sull’equity. Ma su un’altra asset class importantissima, anzi, la più importante. Sto parlando del mercato obbligazionario.
Ad illustrare questa situazione, di per sé già discussa molte volte sulle pagine di I&M, è stata JP Morgan, situazione poi ripresa da ZeroHedge.
I motivi sono più che ovvi. Cercherò di banalizzare il tutto all’ennesima potenza, sperando di rendermi comprensibile a tutti i lettori.
Sul mercato sono stati riversati quantitativi di denaro inimmaginabili, il famoso quantitative easing che da una parte ha salvato le banche e il sistema finanziario dal fallimento, ma dall’altra hanno ovviamente innalzato la quantità di liquidità in modo impressionante.
La logica ci dovrebbe far pensare che, a questo punto, il rischio inflazione è dietro l’angolo. Ed invece no, c’è aria di deflazione. Come mai?
Semplice, il denaro versano non è poi stato utilizzato per dare “carburante” alla ripresa (quante volte ho parlato di questo?) bensì è stato in linea di massima investito. Ma non nell’equity, proprio perché sia le banche che le aziende quotate, che di liquidità in pancia ne hanno a bizzeffe, non si fidano di quest ripresa. E allora che hanno fatto? Hanno comprato a man bassa bonds, obbligazioni, titoli di Stato. Bond soprattutto governativi, che potessero garantire un minimo di rendimento ma con rischi ZERO, contribuento in modo determinante a drogarne il prezzo e ad abbassarne il rendimento.
Ed ecco quindi arrivare tassi da deflazione.
Secondo Step

Nel frattempo ci si accorge che lo spread corporate-governativi è troppo largo per i tassi. Ed ecco quindi che nasce la seconda grande trovata: comprare valangate di titoli corporate, influendo in modo determinante sulal redditività dei bond bancari e societari.
Il caso limite lo abbiamo vissuto la settimana scorsa: IBM, nota azienda USA ha emesso un bond triennale (ripeto 3 ANNI) al fantasmagorico tasso dell’1%.
Cose dell’altro mondo? No, cose da bolla speculativa.
Il grafico qui sotto, tratto dal report di JP Morgan e da Marketwatch confermano ulteriormente tutto ciò.


Sono registrati i Net Flow sui fondi azionari ed obbligazionari in due particolari momenti storici: bolla tech e bolla subprime.
Il risultato è veramente evidente e deve preoccupare.
Quindi, cari lettori, ribadisco cosa detto in passato.
In futuro, la cosa più importante sarà la liquidità e la politica monetaria.
Mi viene quasi da ridere a dirlo, vista l’assurdità di questo scenario, ma c’è il serio rischio che da una fase di deflazione di passi addirittura ad iperinflazione. Come mai? Immaginate cosa potrebbe avvadere se questa massa di denaro venisse riversata rapidamente sul mercato in virtù del cambiamento dello scenario economico-politico e soprattutto monetario?
Per vedere il dettagli dei dati del Net Flow cliccate QUI.
CHART OF THE YEAR: M1 + velocità circolazione


Eccoci alla chiave di tutto, miei cari amici.
Come dice il buon Nervifrank, un grafico da prendere, stampare e attaccareal frigo! Questa chart è dunque drammaticamente importante. Cosa ci dice?
Come potete vedere ci sono 3 grafici:
a) Indice SP 500 (arancio)
b) Massa monetaria M1 USA (bianco)
c) Velocità di circolazione della moneta (verde)
Il grafico dello SP 500 è in arancio, il suo andamento è conosciuto un po’ da tutti. La massa monetaria M1 invece è in bianco. Come potete vedere negli ultimi 10 anni è stata incrementata del 61%. Si ringrazia la gentile collaborazione dell’amministrazione USA ed in particolar modo Mr. Alan Greenspan e chi lo ha seguito.
Ma attenzi0ne, ora viene il bello. In verde trovate la velocità di circolazione della massa monetaria M1. Cosa notate? Dal 2008, ovvero dal momento della partenza della grande crisi, è semplicemente crollata, collassata. Il che è un fatto estremamente curioso, se rapportato alla crescita di massa monetaria M1.
Morale: c’è una valanga di liquidità a disposizione che non circola.
Domanda: cosa accade se questa velocità di circolazione di moneta improvvisamente dovesse ripartire? con la quantità di liquidità presente sul mercato, non possiamo nemmeno dire che è come muoversi su un campo minato. Credo che l’effetto sia pari a quello che si verificherebbe se si provasse ad accendere un fiammifero all’interno di una botte piena di polvere da sparo. Eccovi dunque servito uno scenario attualmente di deflazione che rischia di diventare iperinflazionistico.
Apocalittico…
Spero sia tutto chiaro, cari lettori. Qui non si tratta di fare ipotesi. Qui non si tratta di fare demagogia o terrorismo psicologico. Qui si tratta di dire le cose come stanno, si tratta di dire la VERITA’.
Ultima nota:

Ieri ho ospitato un post di un amico che parlava del fantoamtico libro di Parsson, il libro che è diventato un cult (costa 699$ su Ebay) per banchieri, analisti ed economisti. Provate ad immaginare perchè… Ve lo dico io: perchè parla proprio di questo rischio, già visto in passato in periodi storici ovviamente molto diversi ma altrettanto importanti. E, notate bene, questi fatti sono avvenuto apparentemente senza un fattore che fungesse da detonatore. Quindi guardatevi alle spalle, siete avvertiti. Consigliate la lettura di questo post ai vostri amici, dando loro la possibilità di capire come stanno realmente le cose.
La gestione della liquidità e la politica monetaria diventeranno senza dubbio, secondo me, i temi roventi per i prossimi anni.
 
ma in Giappone non è successo lo stesso,
non sarebbe come dire che in Giappone è da dieci anni che che c'è una bolla speculativa pronta per scoppiare?
 
mi meraviglia che Stockuccio....

....si sia lasciato scappare questo U.S. Is Bankrupt and We Don't Even Know It: Laurence Kotlikoff - Bloomberg articolo , probabilmente non legge un sito di sporchi capitalisti speculatori come Bloomberg :lol:

La parte saliente, dove si afferma che la reale entita' del debito pubblico USA non e' di 12 trilioni di $ bensi' 202 :eek:

Based on the CBO’s data, I calculate a fiscal gap of $202 trillion, which is more than 15 times the official debt.

simpatica coincidenza , l'entita' della manovra correttiva per rientrare dal fiscal gap annuale e' pari al 14% del PIL , come per la Grecia :lol:

“closing the fiscal gap requires a permanent annual fiscal adjustment equal to about 14 percent of U.S. GDP.”
 

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