Macroeconomia Crisi finanziaria e sviluppi

E già...

...questo è un paese che si sorprende nel vedere un dimissionario perdente.

...perchè non lo fa nessuno ! Ecco perchè !

Basta così

Saluti

PJ
 
ho sritto posso perchè avevo scritto parecchio e non sono riuscito ad inviarlo ... sintetizzo

Samantaao ... se tu vedi un tavolo con giocatori di poker, tutti con 1000 euro ... tu vuoi giocare e non hai un cent ... che fai ? ti siedi dicendo che dopo troverai qualcuno che te li presta ? :D:D
la banca X con 0 NON esiste :D:D

per i CDS ti rimando a http://it.wikipedia.org/wiki/Credit_default_swap

per Lehman ... quella stessa Lehman che quando Roubini ne anticipava il crollo a luglio tutti ridevano
la questione dei CDS Lehman è stata quanto di più OSCURO si sia mai visto ... con un recovery di 8,625% 'la Depository Trust and Clearing Corp. (DTCC) ha reso noto l’importo stimato dei CDS in essere riferiti a Lehman Brothers, pari a $72 miliardi, e quello dei pagamenti netti necessari al loro regolamento, pari a $6 miliardi. In definitiva, i pagamenti netti su tali contratti sono risultati pari, il 21 ottobre, a complessivi $5,2 miliardi '
la DTCC NON GESTISCE TUTTI I CDS, il netto è stato limitato perchè parecchi emittenti CDS caso mortis ne hanno emesso un altro caso vitae ... ma mica tutti sono svegli e previdenti :D:D

se io a giugno avessi emesso un cds 1000 di nozionale confidando in qunati sostenevano l'impossibilità del crollo Lehman ora sarei in mutande ... avrei corrisposto TUTTO IL NOZIONALE alla mia controparte incassando 86,25 più i premi

anche scommettere su valute o petrolio o quello che vuoi è oggi pericoloso ... basta vedere l'andamento dei corsi
i derivati circolanti sono ASSOLUTAMENTE ASSURDI

quello che volevo dire prima ...
se io banca A faccio una scommessa con banca B (tranquillo ho i soldi), perdo, la sconfitta però mi comporta il deterioramento dei miei ratios patrimoniali
vado a piangere da Obama, quello si commuove e mi da i soldi caricando di debitii contribuenti
se lo stesso succede per banca C contro banca D, banca E contro banca F ecc. ecc. ... il bilancio yankee va a farsi friggere
è quello che succede da un anno e mezzo a questa parte ...
i derivati NON esauriscono i loro effetti tra le controparti ma espandono la catastrofe anche tra i sani

PS ... per i CDS Lehman Paologorgo è sicuramente molto più informato di me

a parte le varie diatribe penso che il caso lehman sia esemplare e merita un approfondimento per quanto concerne i cds:)

 
...ora dico la mia.

Visto che il nozionale sottoscritto dal comune di Civitavecchia è si enorme solo nell'apparenza è anche vero che ha aperto due contratti swap sui tassi di interesse a venti anni.

Se poi guardiamo al fatto che non sono di copertura, ma speculativi , ne deriva che capita (ed è capitato) che un anno il Comune paghi interessi sui BOC e sul prestito bancario (o in precedenza interessi alla cassa depositi e prestiti) ed inoltre perda sui derivati...diventano cifre del 10-15% se confrontate coi prestiti o col nozionale del contratto derivato/i.

E se lascio aperti i contratti (senza alcuna gestione del rischio e senza valenza di copertura...ricordo che il Comune di Milano sta indicendo una Causa contro tre banche ...avente per titolo circoscrizione di incapaci) per n anni il potenziale di perdite, spalmato nel tempo, non è vero che sia così ridotto , ma può assumere cifre preoccupanti sino, addirittura, anche dopo 5-6 anni superare il valore del contratto stesso. Anche perchè se non si mette a Bilancio il valore negativo che ha assunto il contratto derivato , noi si nasconde l'effetto somma zero del gioco.

per cui spendo, nel caso :( comune-Ente-Impresa -azienda-insomma-controparte - di -banche) delle cifre in maniera incoscente in quanto, in realtà, ho delle perdite EFFETTIVE sul mio contratto Derivato senza averle contabilizzate.

la cosa ridicola è che si vuol far finta di niente e si vuol ignorare il sacrosanto principio del mark-to-mark.

Insomma se io Sindaco ho sbagliato la scommessa, devo farmi quotare OBBLIGATORIAMENTE (e non solo su richiesta come previsto attualmente dalle norme) il valore del derivato, metterlo in Bilancio anche se negativo e regolarmi di conseguenza con la spesa corrente.

Invece non è così. Chi guadagna col derivato si affretta a dare una valutazione mark-to-mark del contratto, e si affretta a renderlo liquido incassando i dividendi.

Chi perde sul derivato chiede allo Stato di cambiare le regole.

Il gioco è si a somma zero. ma così diventa a somma negativa perchè parte del valore è stata incassata dalla controparte, ma non contabilizzata come perdita dalla controparte debole. Se andiamo avanti dal 2000 ad oggi, in questa maniera, risultano una serie di contratti partiti a somma zero + solo un front-up (addirittura componente se vogliamo negativa di questo gioco) ma che una controparte (guarda caso una montagna di Banche di Affari che han fatto utilirecord) ha in parte buona incassato sotto forma di dividendi e premi a manager e ..una controparte che oggi si lagna.

Io non vedo lo zero. Ma un segno meno

Saluti

Pierluigi

Non dimenticate le nuove regole IAS di luglio 2008

Premetto che secondo me quello dei derivati venduti alle amministrazioni locali è uno scandalo vergognoso, i cui responsabili andrebbero denunciati penalmente. Da tempo ho chiarito come la penso su questa faccenda, che dietro ci siano episodi di corruzione e tangenti molto gravi.

Ci tengo a precisare questo perchè sono stanco di vedermi attribuite posizioni caricaturali (non parlo di te, piergj) che falsficano sistematicamente il mio pensiero come espediente dialettico per ridicolizzare le mie posizioni.

Ad esempio nessuno rise perchè Roubini "anticipò il crollo della Lehman", che Lehman fosse traballante era noto e fu segnalato a tutti in tempi non sospetti, quello che faceva ridere è che Roubini da anni va prefigurando scenari catastrofici (ne cito solo uno, l'uscita dell'Italia dall'euro) e quando finalmente ne ha azzeccata una è diventato un mito, come il Mago Otelma...

Tornando all'esempio che hai fatto, piergj, ti sbagli: se fosse come dici tu il gioco non avrebbe il segno meno, ma... più :eek:

Il comune ha una perdita e non la mette a bilancio (per il comune la somma è zero), la banca ha un guadagno speculare e lo mette a bilancio (per la banca il segno è più).

Da che mondo è mondo, se a zero sommo un valore positivo il risultato è positivo.

RIPETO CHE NON STO PARLANDO DEGLI ASPETTI SOCIALI DELLA VICENDA :rolleyes: MA SEMPLICEMENTE DEGLI ASPETTI TECNICO-CONTABILI.

Senza contare che comunque alla scadenza il contratto andrà onorato, ci sarà un settlement, che vedrà qualcuno dare dei soldi a qualcun altro.

Quei soldi non saranno altro che UNA FRAZIONE DEL VALORE DEL NOZIONALE, PARI ALLA DIFFERENZA FRA DUE TASSI DI INTERESSE.

Ne consegue che:

1) per l'intero sistema IL GIOCO E' A SOMMA ZERO, tranne che per le commissioni

2) per l'intero sistema LE CIFRE IN BALLO SONO UNA PICCOLA PERCENTUALE DEL VALORE NOZIONALE, e quindi parlare di 500 o 600 o 700 trilioni che "stanno per scomparire" ha la stessa dignità intellettuale che ha negare l'olocausto

Questo è l'ABC dei derivati, possiamo anche parlarne per mesi, così come possiamo parlare del Quarto Segreto della Madonna di Fatima o della Fusione Fredda di Fleischmann e Pons, ma non è che per questo possono cambiare i termini della questione.

Forse sarebbe più utile parlare, come dicevo prima, di trasparenza, regole, controlli, sanzioni, di corruttori e di corrotti. E lasciare i miracoli (il denaro che si crea, o si autodistrugge) agli Avventisti del Settimo Giorno...
 
Ho fatto solo ragioneria....

Premetto che secondo me quello dei derivati venduti alle amministrazioni locali è uno scandalo vergognoso, i cui responsabili andrebbero denunciati penalmente. Da tempo ho chiarito come la penso su questa faccenda, che dietro ci siano episodi di corruzione e tangenti molto gravi.

Ci tengo a precisare questo perchè sono stanco di vedermi attribuite posizioni caricaturali (non parlo di te, piergj) che falsficano sistematicamente il mio pensiero come espediente dialettico per ridicolizzare le mie posizioni.

Ad esempio nessuno rise perchè Roubini "anticipò il crollo della Lehman", che Lehman fosse traballante era noto e fu segnalato a tutti in tempi non sospetti, quello che faceva ridere è che Roubini da anni va prefigurando scenari catastrofici (ne cito solo uno, l'uscita dell'Italia dall'euro) e quando finalmente ne ha azzeccata una è diventato un mito, come il Mago Otelma...

Tornando all'esempio che hai fatto, piergj, ti sbagli: se fosse come dici tu il gioco non avrebbe il segno meno, ma... più :eek:

Il comune ha una perdita e non la mette a bilancio (per il comune la somma è zero), la banca ha un guadagno speculare e lo mette a bilancio (per la banca il segno è più).

Da che mondo è mondo, se a zero sommo un valore positivo il risultato è positivo.

RIPETO CHE NON STO PARLANDO DEGLI ASPETTI SOCIALI DELLA VICENDA :rolleyes: MA SEMPLICEMENTE DEGLI ASPETTI TECNICO-CONTABILI.

Senza contare che comunque alla scadenza il contratto andrà onorato, ci sarà un settlement, che vedrà qualcuno dare dei soldi a qualcun altro.

Quei soldi non saranno altro che UNA FRAZIONE DEL VALORE DEL NOZIONALE, PARI ALLA DIFFERENZA FRA DUE TASSI DI INTERESSE.

Ne consegue che:

1) per l'intero sistema IL GIOCO E' A SOMMA ZERO, tranne che per le commissioni

2) per l'intero sistema LE CIFRE IN BALLO SONO UNA PICCOLA PERCENTUALE DEL VALORE NOZIONALE, e quindi parlare di 500 o 600 o 700 trilioni che "stanno per scomparire" ha la stessa dignità intellettuale che ha negare l'olocausto

Questo è l'ABC dei derivati, possiamo anche parlarne per mesi, così come possiamo parlare del Quarto Segreto della Madonna di Fatima o della Fusione Fredda di Fleischmann e Pons, ma non è che per questo possono cambiare i termini della questione.

Forse sarebbe più utile parlare, come dicevo prima, di trasparenza, regole, controlli, sanzioni, di corruttori e di corrotti. E lasciare i miracoli (il denaro che si crea, o si autodistrugge) agli Avventisti del Settimo Giorno...


...per cui c'è sempre qualche cosa che mi deve quadrare.

Non capisco il termine che Il comune "deve" segnare zero. Se la valutazione del derivato è negativa....perchè ignorarlo. Altrimenti, così facendo, le regole del gioco (contabile o tecnico che si dica) sono falsate. Quando il Bilancio diventa falso ma comuemente accettato dalla comunità finanziaria si può andare avanti anche per anni.

E andiamo al settlement. Se produciamo una serie di contratti extra lungi (appunto pluridecennali) noi stiamo sottovalutando il settlement. per appunto l'onorabilità dell'operazione. Se diamo per scontato che le controparti (Banche ed Stati-Enti) sono infallibili, allora il gioco può dare somma positiva (e concordo con te negusneg) anche all'infinito....

a meno che....a meno che...qualche attore finanziario non fa la pipì oltre il vasetto e se ne approfitta di questa, chiamamola "convenzione dell'infallibilità di banche - Governi-Sistema finanziario".

Ecco, se viene meno la fiducia, mi pare che così si chiama.
Se improvvisamente mi risveglio da un sogno durato oltre venti anni (sin dai tempi del raddoppio del nostro debito pubblico in sei anni sotto nome di politici che ora tentano di riabilitare come santerelli sacrificati ) e scopro che una controparte così abile ed importante proprio nel mondo dei derivati...può fallire...ebbene se scopro che la controparte è fallibile...allora è come un enorme domino.

Mi spiego.

Se il Comune prima poteva non segnare la perdita a Bilancio...tanto avrebbe pagato...oggi ,con i Patti di Stabilità, il trattato di Maastricht, il pesante debito e questo nuovo fattore x...la fallibilità anche di una importante controparte, ebbene sconvolge le regole.
Che vanno riviste.

Nel senso, il comune deve iscrivere il valore (negativo) in Bilancio del derivato.

E lo sai perchè...perchè oggi mi incassa 30 milioni dall'Enel per una centrale a carbone che mi respiro io e soprattutto mio figlio di 17 mesi, e che quei 30 milioni si stanno sperperando in spese correnti...lasciando quella spada di damocle (la controparte è Nomura!...avete visto Nomura come sta messa?) sulla testa di chi ? Mia ? O del prossimo sindaco ? O dei miei figli.

ma forza, quello che vi chiedo è semplicemente questo.

vanno bene queste regole '

va bene questo sistema ?

Quanto può durare ? Quanto può durare un debito, di quanto può essere procrastinato, all'infinito ?

e non facciamo i soliti italiani che dicono, peggio per il tuo comune.
genova, Torino, Milano, Roma, taranto, Catania, Napoli...devo coninuare ?

E poi, pensate che la situazione di doppi deficit sia sempre sostenibile ?

greenspan ci voleva dare a bere questo. Lo abbiamo visto come è sostenibile.

Ripeto in partita doppia la somma deve essere zero. Non per convenzione ma per reali flussi, positivi e negativi

Saluti

Pierluigi
 
Tornando al tema base della crisi mi permetto di postare questo commento odierno di websim:



L'economia Usa va a rotoli, Milano alla terza settimana in calo
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Websim - 27/02/2009 17:57:00
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È stato un altro venerdì da dimenticare per le Borse europee, nuovamente allo sbando fra titoli finanziari sull'orlo del collasso e prospettive macroeconomiche tutt'altro che rosee.

La batosta oggi è arrivata dagli Stati Uniti, con i dati sul Prodotto Interno Lordo del quarto trimestre 2008 che è stato ben al di sotto delle attese. Con una flessione del 6,2%, il dato ha segnato il risultato peggiore dal primo trimestre del 1982.

Wall Street ha aperto la seduta segnando i nuovi minimi degli ultimi 12 anni su Dow Jones e S&P500.

Le notizie dagli Usa non hanno fatto altro che peggiorare l'andamento dei mercati europei, già impostati al ribasso dalle primissime battute. Milano ha chiuso le contrattazioni con una flessione del 2,44%. Il bilancio settimanale segna una flessione dell'1,6%, ma la Borsa di Milano è alla sua terza settimana in calo, periodo in cui è passata da 18.434 punti a 15.282 punti, con un calo esatto del 17%.

Ancor prima dell'apertura del mercato si intuiva la giornata nera della Borsa di Milano. Le indiscrezioni su un prossimo aumento di capitale di Enel (ENEL.MI) hanno fatto crollare le quotazioni del titolo (-7,23%) che ha bruciato 2 miliardi di capitalizzazione in una sola seduta. Voci non smentite né confermate dalla società.

Anche le banche sono state nell'occhio del ciclone, complice l'intesa raggiunta tra Citigroup e Tesoro statunitense. Le condizioni dell'accordo sono particolarmente svantaggiose per gli azionisti della banca e il mercato ha letto l'operazione come una nazionalizzazione vera e propria. Intesa (ISP.MI) ha perso il 2,7%, Banco Popolare (BP.MI) il 2,5%. Unicredit (UCG.MI) ha limitato la flessione allo 0,5% grazie agli sforzi delle autorità per dar man forte alla difficile situazione dei Paesi dell'Est Europa.

Una sorpresa favorevole è giunta invece da Telecom Italia (TIT.MI) che ha chiuso in rialzo dello 0,3% dopo aver superato un progresso del 5%. La compagnia telefonica, dopo una settimana difficile, ha deciso di distribuire un dividendo di 5 centesimi all'azione ordinaria e di 6,1 centesimi all'azione risparmio, azzittendo le Cassandre che volevano lasciare a bocca asciutta gli azionisti.

Parmalat (PLT.MI) ha saputo dire la sua (+1,7%) grazie al proseguimento delle cause legali contro i presunti responsabili del crack. Gli incassi dalle revocatorie rappresentano, al momento, il miglior asset del gruppo di Collecchio. Il titolo ha festeggiato con il nuovo massimo dell'anno.

www.websim.it


Il problema di fondo a cui si sta girando intorno in questi ultimi giorni, sulla base di dati sempre più negativi e previsioni sempre più catastrofiche è il seguente:
L'economia capitalistica attuale e la finanza sono in grado di superare la crisi oppure no?
Scusate la brutalità, ma sarebbe ora che qualcuno ci dicesse se questo avverrà o meno, perchè se hanno ragione i catastrofisti, se ci saranno le nazionalizzazioni, se effettivamente le montagne di debito delle società (e degli Stati) non possono essere ripagati allora saremmo di fronte ad un collasso mondiale dalle conseguenze imprevedibili (al proposito pare che Bernanke abbia detto che tra settembre e ottobre ci siamo andati molto vicini, ma da allora cosa è realmente cambiato?).
Se invece anche questa volta riusciremo a superare la crisi, avrà senso continuare a parlare di azioni e obbligazioni ed interrogarsi su quale potrebbe essere il bottom dei mercati e quanto tempo occorrerà per avviare una ripresa ( e su tante altre questioni interessanti).
Sarebbe interessante un parere degli esperti (ovviamente del tutto personale) su questo arduo dilemma.
 
(ANSA) - ROMA, 28 FEB - Spunta anche la cartolarizzazione
delle polizze vita fra le ipotesi in campo per salvare American
International Group, il colosso assicurativo statunitense gia'
protagonista di due salvataggi d'emergenza del governo americano
da 150 miliardi di dollari e che si appresta ad annunciare
lunedi' una maxi-perdita trimestrale da 60 miliardi di dollari.
E' quanto emerge dalle ultime indiscrezioni riportate
dall'agenzia Reuters che cita una fonte vicina al dossier,
secondo cui Aig potrebbe anche ottenere altre agevolazioni come
la riduzione del tassi di interesse applicati sulla linea di
credito da 60 miliardi di dollari concessa dal governo Usa.
Domani e' prevista la riunione del consiglio di
amministrazione della compagnia assicurativa, ma intanto le
autorita' americane, la stessa Aig e alcune agenzie di rating -
fra cui figurano Moody's e Standard & Poor's - starebbero
cercando soluzioni per evitare il crac del gruppo. L'idea di
fondo - ha spiegato la fonte - e' che il segnale di un nuovo e
maggiore impegno da parte delle autorita' Usa potrebbe
scongiurare un taglio del rating che rischierebbe di innescare
una fuga in massa dei clienti mettendo in ginocchio la
compagnia.
Tra le ipotesi al vaglio c'e' inoltre quella di abbassare il
dividendo sui titoli privilegiati detenuti dal governo, per
quanto sembri prevalere l'opzione di una sua totale
eliminazione. Piu' in dettaglio, l'ipotesi di una
cartolarizzazione parziale delle polizze-vita si verrebbe a
configurare come uno 'scambio' con il governo cui verrebbero
trasferite le polizze al posto del rimborso del prestito.
Nelle ultime ore si era parlato anche di una drastica
riorganizzazione del gruppo con la divisione in tre aree sotto
il controllo del governo, oltre alla conversione dei circa 40
miliardi di dollari di azioni privilegiate in ordinarie, e la
creazione di una quarta unita' nella quale far confluire le
attivita' in sofferenza di Aig. (ANSA).
 
Pricing CDS and Other Illiquid Assets
By Martin Mayer
"Price theory," the UCLA economist Jack Hirshleifer wrote, "is the heart of economics and the key to its application in the world of affairs." It is also highly susceptible of mathematical analysis, both in the ivory tower and in the real world. In its primitive form, it insists on a price tag, a "law of one price" the same for everybody at each moment in time, which means that people can make fortunes on arbitrage. In sophisticated form, price theory gives us computers programmed so that the 140 passengers in the airplane are paying thirty different prices to get from the same place to the same place at the same time.
Working on our horrendous banking crisis, unfortunately, we seem to be stuck with the primitive approach. We cannot get the "troubled" assets off the books of our "troubled" banks because we don't know the correct "price."
Actually, there is a large and growing cottage industry of experienced and wannabe vulture funds eager to get in the business of pricing and selling this stuff. Lone Star Funds, which paid Merrill Lynch 23 cents on the dollar for some billions of mortgage debt and business loans, has been around for thirteen years, and the Bass family members who helped start it had been big players in the Resolution Trust Corp. auctions that closed out the savings-and-loan mess in 1990-91.
Twenty years ago, Michael Milken of Drexel Burnham and a staff of razor-sharp Wall Street kids set up a hugely successful half-billion-dollar "bad bank" to rid Mellon Bank of its doubtful assets and distribute them to investors without any government support. The deal had a terrible press when new, but Mellon, Milken and the buyers of the stuff all did great.
This well-understood process has not been available in the current crisis, mostly because some $30 trillion of credit-default swaps stand between the owners of the "troubled" loan and debt obligations and anyone's assessment of what they are "worth." Each of these hundreds of thousands of swaps is a sort of stand-alone bastardized insurance policy against the prospect that some loan will not be repaid. Anyone can and anyone does write these individual loan guarantees; anyone can a nd anyone does reinsure them.
Whether these contracts will in fact pay off if there is a default, nobody knows. Some no doubt will, and some won't. They reside off the balance sheet. There is no government regulator or exchange to list them, and no reporting system to drag them out from behind closed doors.
Credit-default swaps were always a bad idea, because they rest on the false premise that statistical sampling from historical evidence can replace knowledge of the borrowers in the creation of bank loan portfolios. Among the lessons taught but not yet learned in the ongoing horror story at the banks is that the insurance of financial instruments is an activity that can be safely conducted only by governments.
In the meantime, these derivatives severely complicate the necessary task of creating a market where private bidders (with some government help) can price the paper that now clogs the plumbing of finance. Separating debt securities from the swaps that were written theoretically to protect them will take ingenuity and persistence (and ruthless exploitation of well-known defects in the systems that trade derivatives), but it doesn't have to be done all at once. No plan to recapitalize the banks can work unless it lifts the fog of uncertainty from the credit-default swaps.
 
senza litigare ... rimane il fatto che pare ci siano 314 miliardi di nostro debito pubblico da rinnovare quest'anno ... non mi sembra il momento migliore per soddisfare queste esigenze ... e i nostri indicatori economici non segnano bel tempo
prendersela con chi, come Roubini, segnala il problema lascia il tempo che trova ...
 

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