stockuccio
Guest
ma che è una novità ? http://www.finanzaonline.com/forum/showpost.php?p=18813828&postcount=45
CRISI: TREMONTI, VOLUME DERIVATI 12,5 VOLTE PIL MONDIALE
(AGI) - Roma, 26 feb. - Il volume dei derivati e' 12 volte e mezzo il Pil mondiale. Lo ha sottolineato il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, nel corso di un'audizione al Senato. "Da molti anni - ha spiegato -, almeno dal 2000 in poi, i derivati non hanno piu' la funzione assicurativa ma diventano operazioni speculative fini a se stesse. In questo momento - ha aggiunto - il volume nazionale dei derivati e' pari, secondo i dati del Congresso degli Stati Uniti ma anche secondo la Banca dei regolamenti, a 12,5 volte il Pil del mondo". La differenza di partite, ha concluso il ministro, "e' secondo alcuni 30, secondo altri 40 trilioni di dollari, il piano della presidenza americana e' un trilione di dollari. Questo da' un'idea della degenerazione che e' avvenuta nelle strutture del capitalismo".
26/02/2009 - 10:13
Nulla toglie, però, che il problema dei derivati esiste ed è grave (v. anche pubbliche amministrazioni nostrane).Ovviamente c'è un refuso, invece di nazionale intendeva nozionale, e chi conosce almeno a livello elementare i derivati sa che quella parola è fondamentale.
Secondo l'ISDA a metà 2008 il volume complessivo del nozionale dei derivati era di 530 trilioni di $.
Di questi, ben 464 (l'87,5% del totale) sono contratti swap sui tassi di interesse o sulle valute (ad esempio Interest Rate Swap).
Come ben sa chiunque abbia un minimo di dimestichezza con questi contratti, a fronte di un nozionale di un certo importo il flusso effettivo è dato dalla differenza, in un dato periodo, fra due tassi di interesse, tipicamente uno fisso ed uno variabile.
Il potenziale rischio E' QUINDI LIMITATO A POCHI PUNTI PERCENTUALI DEL VALORE NOZIONALE.
Altri 54 trilioni sono gli ormai famosi Credit Default Swap. Pur riconoscendo che negli ultimi anni l'utilizzo di questi derivati è stato consentito, a mio avviso in modo improprio e potenzialmente pericoloso, anche a chi non deteneva i titoli "assicurati", l'esperienza di Lehman ha reso evidente anche agli scettici più tenaci che la differenza fra valore nozionale dei CDS in ballo (pari a svariate centinaia di miliardi) e le liquidazioni (settlement) effettivamente avvenute (pari a meno di dieci miliardi, se non ricordo male) è abissale.
Ecco quindi che la retorica agitata da pseudo-guru finanziari alla Blondet (500 trilioni di dollari svaniranno nel nulla, APOCALISSE, DILUVIO UNIVERSALE) riesce a colpire solo le anime più sprovvedute e a trovare terreno fertile solo nella smisurata ignoranza finanziaria degli italiani.
Analogamente, Tremonti ha gioco facile nell'impressionare i nostri parlamentari, le cui cognizioni di finanza non vanno oltre al conteggio degli stipendi da rapina che si intascano ogni mese. Senza contare che additare un capro espiatorio alla folla impaurita (ieri l'euro, oggi i derivati ) è tipico espediente oratorio da cialtroni pseudo-guaritori da sagra di paese.
Ma anche di questo se ne era già parlato. Ovviamente dopo la liquidazione dei CDS di Lehman nessuno si è accorto che quanto scrivevo era sostanzialmente corretto, tutti invece ricordavano gli allarmi apocalittici dei sedicenti guru...
http://www.finanzaonline.com/forum/showthread.php?p=18815530#post18815530
Ovviamente c'è un refuso, invece di nazionale intendeva nozionale, e chi conosce almeno a livello elementare i derivati sa che quella parola è fondamentale.
Secondo l'ISDA a metà 2008 il volume complessivo del nozionale dei derivati era di 530 trilioni di $.
Di questi, ben 464 (l'87,5% del totale) sono contratti swap sui tassi di interesse o sulle valute (ad esempio Interest Rate Swap).
Come ben sa chiunque abbia un minimo di dimestichezza con questi contratti, a fronte di un nozionale di un certo importo il flusso effettivo è dato dalla differenza, in un dato periodo, fra due tassi di interesse, tipicamente uno fisso ed uno variabile.
Il potenziale rischio E' QUINDI LIMITATO A POCHI PUNTI PERCENTUALI DEL VALORE NOZIONALE.
Altri 54 trilioni sono gli ormai famosi Credit Default Swap. Pur riconoscendo che negli ultimi anni l'utilizzo di questi derivati è stato consentito, a mio avviso in modo improprio e potenzialmente pericoloso, anche a chi non deteneva i titoli "assicurati", l'esperienza di Lehman ha reso evidente anche agli scettici più tenaci che la differenza fra valore nozionale dei CDS in ballo (pari a svariate centinaia di miliardi) e le liquidazioni (settlement) effettivamente avvenute (pari a meno di dieci miliardi, se non ricordo male) è abissale.
Ecco quindi che la retorica agitata da pseudo-guru finanziari alla Blondet (500 trilioni di dollari svaniranno nel nulla, APOCALISSE, DILUVIO UNIVERSALE) riesce a colpire solo le anime più sprovvedute e a trovare terreno fertile solo nella smisurata ignoranza finanziaria degli italiani.
Analogamente, Tremonti ha gioco facile nell'impressionare i nostri parlamentari, le cui cognizioni di finanza non vanno oltre al conteggio degli stipendi da rapina che si intascano ogni mese. Senza contare che additare un capro espiatorio alla folla impaurita (ieri l'euro, oggi i derivati ) è tipico espediente oratorio da cialtroni pseudo-guaritori da sagra di paese.
Ma anche di questo se ne era già parlato. Ovviamente dopo la liquidazione dei CDS di Lehman nessuno si è accorto che quanto scrivevo era sostanzialmente corretto, tutti invece ricordavano gli allarmi apocalittici dei sedicenti guru...
magari azzeccare qualche numero ....
.... e il derivato NON è un gioco a somma zero