ecco un altro ottimista ... secondo lui massimo un anno e mezzo prima della fine generale, l'Europa non arriva a fine anno
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AJ- Webster, è un piacere averti qui con noi.
Wt – Grazie Alex, come va?
AJ - Bene, sei qui con noi, aggiornaci su ciò che sai a proposito di questo crollo di 1000 punti, e su cosa sta accadendo in questo momento a livello globale.
WT - Prima di tutto, cominciamo dal crollo di 1000 punti in 10 minuti verificatosi giovedì pomeriggio. Bisogna rendersi conto che una buona dose di panico era già presente, c'erano condizioni di panico preesistenti, c'erano numerosi personaggi impegnati a vendere assets, ed in particolare, pare che alcuni hedge fund, alcune delle iene di questo branco composto da hedge funds, che stanno attaccando la Grecia ed altri, ci sono alcuni hedge funds che hanno realizzato le scommesse sbagliate, ed erano a quanto pare impegnatissimi nel liberarsi di una serie di posizioni, vendite di assets riconducibili a panico da stress nell'ambito di un mercato già sufficientemente spaventato. Ora, tutto questo è stato reso peggiore dal fatto che siano oggi disponibili delle nuove tecniche, delle tecniche relativamente nuove. Il "program trading" esiste da un certo tempo, da 10 o 20 anni, ma oggi esistono anche l' "high frequency trading" ed il "flash trading". Questi ultimi sono programmi in grado di gestire l'attività di compravendita tramite computer, in grado di realizzare migliaia di operazioni al secondo se non di più. C'erano personaggi impegnatissimi a vendere assets, e quindi, non appena il panico si è diffuso, ci si è trovati in codizioni simili a quelle verificatesi nel 1929, quest'ultimo elemento non è nuovo, Abbiamo numerosi personaggi che hanno dato l'ordine di contenere le perdite, e questo ordine mirante a contenere le perdite, diceva: " se il titolo sale fino a X, allora vendi le mie azioni a X". Quindi, quando tutti questi ordini mirati a contenere le perdite si sono accumulati, abbiamo ottenuto un "effetto valanga", una valanga di neve che precipitava verso il basso, quindi si è scesi a 10.000, a 9.900, a 9.800, sempre più giù fino a quando questa valanga si è fermata. In quella fase, ovviamente, la Plunge Protection Team è entrata in azione, e questa è la questione più ovvia naturalmente. La PPT, il gruppo di lavoro che opera per conto del Presidente sul mercato finanziario, e che opera solitamente servendosi del mercato dei futures a Chicago, luogo in cui acquistano futures per dare sollievo al mercato, ci siamo? In casi come questi, tale gruppo si impegna a mantenere il prezzo dei futures a Chicago al di sopra del prezzo del relativo titolo a New York, in maniera tale che i "program traders" operino vendendo il future, e comprando il titolo, per cui successivamente, con 200.000 milioni spesi a Chicago, è possibile generare acquisti per miliardi e miliardi a New York. Quindi, è stato questo genere di intervento che ha riportato le condizioni alla stabilità, se vogliamo, mentre la componente artificiale di tutto questo, è il recupero cui siamo appena stati testimoni, perché è esattamente questo che avviene in un mercato che è travolto dal panico, si scende giù fino ad un certo livello, per poi rimbalzare a metà strada, ma assai presto si tornerà verso il basso nuovamente. Si tratta di panico diffuso a livello mondiale, ed io credo che è a questo elemento che le persone dovrebbero prestare attenzione, tutto questo rappresenta la seconda ondata delle depressione economica mondiale, questa è una crisi da collasso economico. Questo non è il risultato di una fase del ciclo economico, questa non è una recessione, questa è una crisi da collasso economico.
AJ – A proposito, voglio dire, tu hai scritto un libro a proposito di questo alcuni anni fa, oltre due anni fa, avevi previsto che tutto avrebbe avuto origine in Grecia, passando per il Portogallo, la Spagna, non sei qui a raccontare fandonie, insomma, voglio semplicemente sottolineare che Webster Tarpley è uno dei nostri principali consulenti economici, conosci alla perfezione ciò di cui stai parlando, e lo fai in buona fede, ciò che avevi affermato si è dimostrato vero, anche perché tu conosci questi stessi aspetti tecnici in dettaglio.
WT – Mille grazie. Si tratta di una depressione economica a livello mondiale, e di una disintegrazione. La disintegrazione consiste in questo, noi abbiamo già assistito alla disintegrazione di alcune banche, ma ora stiamo per assistere alla disintegrazione dell'euro, ad un collasso caratterizzato dal caos, un evento che nessuno si augura. Il caotico collasso della Banca Centrale Europea …
AJ – A proposito, questa è ormai una notizia diffusa dalle reti mainstream, tu avevi parlato di tutto questo 2 anni fa, e loro se la ridevano, ora lo stanno affermando sul New York Times che l'euro potrebbe disintegrarsi già a partire da domani.
WT – E' vero, per quanto riguarda l'euro, potrebbe trattarsi di settimane o di mesi. Io parlerei comunque anche della sterlina britannica, perché la posizione della sterlina britannica …
AJ – E tu avevi già parlato del fatto che la Gran Bretagna sarebbe stata la successiva a cadere, certo.
WT – Loro saranno risucchiati da questo "maelstrom", finiranno in questo grande pozzo determinato dalla bancarotta e dalla speculazione degli hedge fund. L'altro elemento da comprendere è che quando crollerà la sterlina britannica, e le banche britanniche, quell'evento farà precipitare il mercato euro-dollaro. Esiste una massa enorme di miliardi di dollari statunitensi che sono oggi collocati a Londra.
AJ – Certo, il "carry trade", e Londra oggi è addirittura più grande di New York dal punto di vista finanziario.
WT – Appunto, quindi il mercato dell'euro-dollaro, e naturalmente l'euro-dollaro è esattamente come qualunque altro dollaro in termini di mercato. Quindi abbiamo questo problema legato ad una grande massa di dollari che sono al di là delle possibilità di intervento del governo americano, con la regolamentazione britannica che non vale assolutamente niente. L'altra questione riguarda i prestiti interbancari in Europa che si sono praticamente congelati, si è fermato tutto in pratica. In altre parole, quando ci si trova in una crisi sistemica, le banche tendono a non concedere prestiti l'una con l'altra, e questo non riguarderà semplicemente il Banco Santander, o il Banco di Bilbao, dalla Spagna, o le varie banche italiane, Unicredit, che è una delle maggiori banche del mondo, ma probabilmente si estenderà alla Deutsche Bank in Germania, alla Barclays Bank in Gran Bretagna, c'è la Societè Generale, che ha certamente grossi problemi, alla BNP Paribas, queste ultime sono banche i cui titoli hanno perso il 5, il 6, il 7% nelle scorse settimane, ma se loro effettivamente si impegnassero a bloccare tutto, ciò starebbe ad indicare che la stessa Wall Street finirà per impantanarsi, e c'è stata appunto questa conferenza di emergenza, lì ci si è resi conto di quanto spaventati siano i leader europei. I ministri delle finanze europei si stanno incontrando a Bruxelles in questo momento, e stanno lavorando a quello che è stato definito "fondo difensivo contro il branco di lupi", mentre il branco di lupi sarebbe costituito dagli hedge fund…
AJ – Ma il branco di lupi sono loro, sono tutti a capo o comunque ex-capi del branco di lupi.
WT – Più o meno, ma comunque quella è l'idea. Se si intende fermare tutto questo, c'è un intervento che è possibile realizzare, quando sei sotto attacco ad opera degli hedge fund, devi bandire gli hedge fund, e se gli hedge fund stanno utilizzando i credit default swaps, devi bandire questi ultimi.
AJ – Certo, sappiamo quello che dovrebbero fare, ma cosa affermano di voler fare effettivamente?
WT – Loro faranno in modo che, faranno in modo che siano destinati 150 miliardi di dollari alla Grecia, ed è questo il passaggio su cui stanno lavorando, ma ora intendono anche avere a disposizione ulteriori 645 miliardi di dollari, si tratterebbe di 400 miliardi di euro, in pratica. Quindi si tratterebbe di 650 miliardi di dollari statunitensi per difendere l'uro da queste iene degli hedge fund e delle banche "zombie".
AJ – Spiegaci come finirà, a tuo parere.
WT – Prima di tutto, il "salvataggio" non funziona, l'austerità non funziona, ci siamo? Dissanguare a morte il popolo greco non andrà affatto ad incidere su tutto questo, perché quest'ultimo non ha assolutamente alcuna responsabilità in tutta questa situazione. Io credo che assisteremo ad un collasso catastrofico dell'euro, assisteremo a condizioni di panico legate all'euro …
FINE PRIMA PARTE
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SECONDA PARTE
WT - …. ad una fuga di capitali dall'euro. Assisteremo al collasso dell'euro, mentre paesi come la Grecia si impegneranno per otrnare a monete come la dracma, in maniera da poter svalutare la moneta, e in qualche maniera cercare di salvare sé stessi, e nel tempo …
AJ – E affinché tutto questo avvenga, l'attuale governo greco dovrebbe essere abbattuto.
WT – Certo, e non sarebbe poi un gran male, perché in realtà questi personaggi sono agenti britannici, la famiglia Papandreou è stata notoriamente composta da agenti britannici nel corso di tutta la Storia greca. La Germania dipende dalle esportazioni, così come la Cina, credo che anche la Germania avrà bisogno di un intervento risolutivo, anche la Germania è profondamente indebitata, quindi …
AJ – E quella potrebbe essere un'ulteriore domanda, vorrei che tu analizzassi in profondità ciò che sta per accadere. La Merkel sta cominciando a chiamarli "banchieri malvagi", " di natura maligna", sta utilizzando tutti questi termini, "sinistri ingannatori", "truffatori", eppure ha comunque votato a favore di questi interventi.
WT – Certo, è la demagogia dei leader europei, questi ultimi dovrebbero impegnarsi ad attaccare le banche e gli hedge fund, invece di prendersela col popolo greco, ma non hanno il coraggio politico per farlo. In altre parole, questa è una crisi determinata dalla globalizzazione, è stata causata dai Soros, è stata causata dal desiderio di guadagnare "denaro facile", dall'economia in stile casinò, da tutte le cose che conosciamo. In realtà, non ha nulla a che vedere con il fatto che i greci vadano in pensione a 50 o 60 anni, o qualunque sia l'età in cui vanno effettivamente in pensione. In ogni caso si verificherà il collasso, il caotico collasso della valuta europea, l'euro. Ci sarà il caotico collasso della Banca Centrale Europea, numerosi di questi paesi (europei) precipiteranno in una profonda depressione con estese sommosse a livello sociale. Successivamente, si verificheranno condizioni di panico in riferimento alla sterlina inglese, ancor più tenendo conto della connessione con il mercato dell'euro-dollaro. Quando queste banche finiranno in bancarotta a Londra cominceranno a liberarsi degli assets in euro-dollari, e quello potrebbe rappresentare l'evento in grado di affondare definitivamente il dollaro. Noi abbiamo sempre ritenuto che sarebbe stata la Cina a liberarsi del dollaro, o comunque un evento affine a quest'ultimo, io credo invece che i responsabili saranno i britannici, che si tratterà di vero e proprio default per loro. Mentre, naturalmente, quando tutto questo si verificherà, a quel punto avremo una crisi riferibile al dollaro negli Stati Uniti e a quel punto ritengo che finiremo con l'assistere a condizioni di panico generalizzato legato alla Federal Reserve.
AJ – A quel punto, il valore del dollaro salirà, mentre l'Europa precipita, e quindi, magari una settimana o un mese dopo, affonderà definitivamente.
WT – Certo, esatto, in questo momento ci troviamo esattamente nella fase del "paradiso dei folli". In cui si dice: "abbiamo salvato il dollaro distruggendo l'euro". Mi dispiace, ma questa è un'economia globalizzata, e il panico generato distruggerà lo stesso dollaro. Si verificheranno condizioni di panico legate alla Federal Reserve, così come abbiamo avuto condizioni di panico legate alla Federal Reserve della sede di New York, nel Marzo del 1933, in maniera così acuta che la sede di New York fu costretta a ricorrere ai prestiti della sede di Chicago, e la sede di Chicago non aveva neppure l'intenzione di agire in quel modo. In conclusione, io credo che assisteremo a condizioni di panico in riferimento al Fondo Monetario Internazionale e alla Banca dei Regolamenti Internazionali (BIS), in altre parole, alla distruzione delle maggiori istituzioni, e io credo che tutto questo, almeno è questo il mio punto di vista, che tutto questo non fosse affatto pianificato, questa è una crisi da collasso economico dominata dal caos.
AJ – Ed è questo il problema più rilevante, sono d'accordo con te, hanno assolutamente perso il controllo della situazione, un elemento che rende tutto questo ancora più spaventoso. In riferimento alle condizioni di default generalizzato, c'è davvero il rischio di scatenare una grande guerra, una volta che queste condizioni si palesino con evidenza?
WT – E' possibile, certo, io credo che dovremmo fare i conti anche con questa terribile possibilità. In altre parole, gli anglo-americani in particolare hanno appunto tale tendenza quando intendono risolvere situazioni come questa, tentano di trovare una maniera per congelare il mercato, in maniera da poter imporre controlli sui capitali, controlli sugli scambi, e tutto quello che ne consegue, tutto ciò può avere luogo in caso di guerra, anche perché a quel punto hai la giustificazione politica per agire in quella maniera. Quella sarebbe una delle maniere in cui potrebbero realizzarlo. Ma sarebbe molto meglio agire preventivamente, agire ora. Moratoria del debito per la Grecia. Herbert Hoover, nel 1931, ebbe il buon senso di congelare i debiti tra gli Stati Uniti e l'Europa, tentò di bloccare la depressione, ci fu il sabotaggio francese, mentre in questa occasione sono i tedeschi ad effettuare il sabotaggio. In definitiva, abbiamo bisogno di una moratoria sul debito, di un congelamento dei debiti per la Grecia, per la Spagna, Portogallo, l'Irlanda, l'Italia. Comunicare semplicemente che è possibile interrompere i pagamenti riconducibili al loro debito internazionale, per questi ultimi governi. Successivamente, l'altra soluzione è congelare i pagamenti internazionali legati ai derivati. Esistono 1,4 milioni di miliardi ($) di derivati tossici, congeliamoli.
AJ – Bisognerebbe congelare tutto.
WT – Semplicemente, congeliamoli.
AJ – Webster, e comunque questo loro non lo faranno, è chiaro, loro continueranno a …
WT – Questo non possiamo saperlo. Herbert Hoover, insomma, Herbert Hoover, tra gli altri il più controllato, se ci è riuscito lui ad imporre che la Germania, la Gran Bretagna, la Francia e gli Stati Uniti congelassero tutti i debiti finanziari intergovernativi nel 1931, allora tutto è possibile in una crisi come questa.
AJ – Tu credi che la Merkel si impegnerà davvero ad attaccare le banche, almeno a livello verbale?
WT – Non credo molto nella Merkel, penso piuttosto a Sarkozy, perché è appunto il gioco demagogico di Sarkozy quello di presentarsi come l'eroe che fa il duro con le banche, e prevedo inoltre che Berlusconi finirà col fare fronte comune con lui, anche perché Berlusconi rischia di finire in bancarotta se non agisce così. L'Italia non è al momento in cima alla lista, ma sta guadagnando posizioni, ora. Dopo la Spagna, c'è l'Italia, ad esempio.
AJ – Allora, in termini temporali, ci vorranno settimane, mesi, affinché tutto questo accada?
WT – In termini generali, la cronologia di questa depressione sta seguendo una successione temporale riferita agli eventi assai simile a quella dell'ultima Grande Depressione, quindi è in effetti trascorso comunque un anno e mezzo tra il primo grande "crash" e l'attuale collasso dell'Europa. Nel 1932, il collasso dell'Europa si verificò in appena 6 mesi, dall'Austria, alla Germania, passando successivamente per la Gran Bretagna che finì sull'orlo nel 1931, e quell'evento rappresentò la fine del grande sistema bancario europeo, mentre successivamente abbiamo avuto la terza ondata, che si è manifestata con la corsa agli sportelli negli Stati Uniti, quando tutte le banche furono chiuse tra la fine del 1932 e l'inizio del 1933.
AJ – Quindi stiamo parlando di na fase temporale compresa tra i 2 anni e mezzo e i 3 anni.
WT – No, in questa occasione, a me pare che …
AJ - Però ci siamo già dentro da un anno e mezzo, e quindi resta un altro anno.
WT – Ci siamo dentro da un anno e mezzo, più o meno, tuttavia io credo che questa volta la distanza tra la seconda ondata, quella in cui ci troviamo ora, siamo infatti appena all'inizio della seconda ondata, la distanza tra la seconda ondata e la terza ondata sarà assai più ridotta, anche perché oggi abbiamo i derivati ed abbiamo il mercato dell'euro-dollaro, oltre ad avere un sistema economico maggiormente integrato. L'altro elemento che si sta battendo contro tutto questo è stato quell'enorme "salvataggio" che non era invece stato realizzato nel 1931, e che comunque ha contribuito a rallentare un po' la devastazione. Quindi io direi che al massimo entro 6 mesi, l'Europa collasserà completamente, e che successivamente si verificherà una corsa agli sportelli in riferimento alle banche degli Stati Uniti entro un anno, al massimo un anno e mezzo, a partire da oggi. Tutto questo nella migliore delle ipotesi, io credo comunque che ci vorrà meno tempo.