Myskin
Forumer stoico
MILANO (MF-DJ)--La diplomazia internazionale è al lavoro per cercare di
trovare una soluzione pacifica del conflitto in Ucraina orientale tra le
forze di Kiev e i separatisti filo-russi.
Il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, durante un punto
stampa tenuto con il vice presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, a
Bruxelles, ha avvertito che Europa e America rimarranno al fianco di Kiev.
"Non possiamo accettare nessuna forma di aggressione", ha affermato Tusk,
aggiungendo che non si può compromettere l'integritá territoriale
dell'Ucraina". Biden, invece, ha avuto un atteggiamento piuttosto duro nei
confronti di Mosca, sottolineando che "alla Russia non può essere permesso
di ridisegnare la mappa dell'Europa" e che il presidente russo Vladimir
Putin "ignora ogni accordo" preso, tra cui quello di Minsk.
Molto atteso è poi l'incontro tra il cancelliere tedesco, Angela Merkel,
il presidente francese, Francois Hollande e Putin. Tuttavia il ministro
della Difesa tedesco, Ursula von der Leyen, ha smorzato le speranze
sull'esito dei colloqui tra i leader di Germania, Francia e Russia. "Le
nostre aspettative non dovrebbero essere troppo alte", ha detto il
ministro, avvisando anche che l'invio di armi potrebbe fornire un pretesto
al Cremlino per intervenire apertamente nel conflitto e la stessa Merkel
ha fatto presente che "la tregua non è affatto scontata". Il ministro
degli Esteri tedesco, Frank-Walter Steinmeier, invece ha espresso il
timore che senza una fine allo spargimento di sangue, nessuna soluzione
politica sará possibile. "La situazione è molto pericolosa, è il momento
per un nuovo tentativo di raggiungere un cessate il fuoco prima che
l'intera situazione vada fuori controllo", ha detto Steinmeier.
Nel frattempo i ribelli filo-russi hanno fatto sapere di aver dichiarato
il cessate il fuoco nella cittá dell'Ucraina orientale di Debaltseve,
aggiungendo che l'evacuazione avverrá tra le 09h00 e le 18h00 ora di
Mosca. Debaltseve è diventata il focus di una nuova offensiva dei ribelli
dopo che le forze ucraine erano state costrette ad abbandonare l'aeroporto
di Donetsk la scorsa settimana. Ma un portavoce dello Stato Maggiore di
Kiev, Vladislav Seleznev, ha detto che nelle ultime 24 ore "i separatisti
hanno effettuato 104 attacchi contro le posizioni militari ucraine", e 456
soldati, di cui 12 gravemente feriti, sono ricoverati in ospedale.
L'annuncio della tregua arriva tra le discussioni di una possibile
fornitura di armi all'Ucraina da parte degli Stati Uniti per rafforzare la
capacitá militare di Kiev contro i separatisti e dopo che i ministri della
Difesa dei Paesi membri della Nato hanno concordato la creazione di sei
nuovi posti di comando e controllo in Bulgaria, Estonia, Lettonia,
Lituania, Polonia e Romania. I ministri hanno inoltre annunciato che la
Forza di risposta della Nato sará raddoppiata, fino a 30.000 persone. La
decisione "crea un grande rischio per la Russia", soprattutto nei Paesi
baltici, che potrebbe diventare una regione di "confronto militare" ha
detto l'inviato della Federazione russa presso l'Alleanza, Alexander
Grushko. Dal canto suo, il Cremlino ha messo in guardia che l'aiuto
militare statunitense verrá visto come un'escalation del conflitto. Il
Segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha fatto sapere che
l'organizzazione del Patto Atlantico sta cercando soluzioni condivise con
la Russia e non uno scontro, precisando che appoggia pienamente l'ultima
iniziativa politica di Hollande e Merkel.
Intanto il mercato, almeno per il momento, sembra mettere le questioni
di Kiev da parte, nonostante le tensioni rimangano molto alte. "Questo
perchè", spiega uno strategist a MF-Dowjones, "non abbiamo ancora superato
i livelli di allerta toccati in passato. E' vero che le tensioni sono
nuovamente in crescita, ma non sono esplose e la Francia e la Germania non
vogliono assolutamente che si arrivi a uno scontro diretto tra la Nato e
la Russia". Il mercato quindi non si aspetta che la situazione degeneri e,
"come per la Grecia, anche in questo caso il sentiment rimane positivo
grazie all'annuncio del QE da parte della Bce".
trovare una soluzione pacifica del conflitto in Ucraina orientale tra le
forze di Kiev e i separatisti filo-russi.
Il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, durante un punto
stampa tenuto con il vice presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, a
Bruxelles, ha avvertito che Europa e America rimarranno al fianco di Kiev.
"Non possiamo accettare nessuna forma di aggressione", ha affermato Tusk,
aggiungendo che non si può compromettere l'integritá territoriale
dell'Ucraina". Biden, invece, ha avuto un atteggiamento piuttosto duro nei
confronti di Mosca, sottolineando che "alla Russia non può essere permesso
di ridisegnare la mappa dell'Europa" e che il presidente russo Vladimir
Putin "ignora ogni accordo" preso, tra cui quello di Minsk.
Molto atteso è poi l'incontro tra il cancelliere tedesco, Angela Merkel,
il presidente francese, Francois Hollande e Putin. Tuttavia il ministro
della Difesa tedesco, Ursula von der Leyen, ha smorzato le speranze
sull'esito dei colloqui tra i leader di Germania, Francia e Russia. "Le
nostre aspettative non dovrebbero essere troppo alte", ha detto il
ministro, avvisando anche che l'invio di armi potrebbe fornire un pretesto
al Cremlino per intervenire apertamente nel conflitto e la stessa Merkel
ha fatto presente che "la tregua non è affatto scontata". Il ministro
degli Esteri tedesco, Frank-Walter Steinmeier, invece ha espresso il
timore che senza una fine allo spargimento di sangue, nessuna soluzione
politica sará possibile. "La situazione è molto pericolosa, è il momento
per un nuovo tentativo di raggiungere un cessate il fuoco prima che
l'intera situazione vada fuori controllo", ha detto Steinmeier.
Nel frattempo i ribelli filo-russi hanno fatto sapere di aver dichiarato
il cessate il fuoco nella cittá dell'Ucraina orientale di Debaltseve,
aggiungendo che l'evacuazione avverrá tra le 09h00 e le 18h00 ora di
Mosca. Debaltseve è diventata il focus di una nuova offensiva dei ribelli
dopo che le forze ucraine erano state costrette ad abbandonare l'aeroporto
di Donetsk la scorsa settimana. Ma un portavoce dello Stato Maggiore di
Kiev, Vladislav Seleznev, ha detto che nelle ultime 24 ore "i separatisti
hanno effettuato 104 attacchi contro le posizioni militari ucraine", e 456
soldati, di cui 12 gravemente feriti, sono ricoverati in ospedale.
L'annuncio della tregua arriva tra le discussioni di una possibile
fornitura di armi all'Ucraina da parte degli Stati Uniti per rafforzare la
capacitá militare di Kiev contro i separatisti e dopo che i ministri della
Difesa dei Paesi membri della Nato hanno concordato la creazione di sei
nuovi posti di comando e controllo in Bulgaria, Estonia, Lettonia,
Lituania, Polonia e Romania. I ministri hanno inoltre annunciato che la
Forza di risposta della Nato sará raddoppiata, fino a 30.000 persone. La
decisione "crea un grande rischio per la Russia", soprattutto nei Paesi
baltici, che potrebbe diventare una regione di "confronto militare" ha
detto l'inviato della Federazione russa presso l'Alleanza, Alexander
Grushko. Dal canto suo, il Cremlino ha messo in guardia che l'aiuto
militare statunitense verrá visto come un'escalation del conflitto. Il
Segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha fatto sapere che
l'organizzazione del Patto Atlantico sta cercando soluzioni condivise con
la Russia e non uno scontro, precisando che appoggia pienamente l'ultima
iniziativa politica di Hollande e Merkel.
Intanto il mercato, almeno per il momento, sembra mettere le questioni
di Kiev da parte, nonostante le tensioni rimangano molto alte. "Questo
perchè", spiega uno strategist a MF-Dowjones, "non abbiamo ancora superato
i livelli di allerta toccati in passato. E' vero che le tensioni sono
nuovamente in crescita, ma non sono esplose e la Francia e la Germania non
vogliono assolutamente che si arrivi a uno scontro diretto tra la Nato e
la Russia". Il mercato quindi non si aspetta che la situazione degeneri e,
"come per la Grecia, anche in questo caso il sentiment rimane positivo
grazie all'annuncio del QE da parte della Bce".