Obbligazioni a tasso fisso CRISI UCRAINA, Bond Russia, Ucraina, Gazprom e altro

lui personalmente no,
ma certo non incitare e organizzare una resistenza casa per casa di civili vs carri armati, magari invece dichiarare Kiev "città aperta" ritirarne le truppe ed evitarne così assedio e bombardamento e morti e distruzione, non credo che i russi la ridurranno come berlino ma tu rischieresti?
invece mi sembra l'ennesimo politico attaccato al potere sulla pelle degli altri.
niente di nuovo, niente eroe...
bisogna saperne di più per capire ,mi sembra che lo spirito di resistenza sia condiviso dai cittadini
 
Altri dicono che sono stati rimandati a domani . (per accontentare Russiabond che preferisce, da squalo tradatore , che certe cose vengano fatte a mercati aperti)
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Impressionante... Lho letto solo ora credevo fosse più piccola :D



Gazprom (in russo: Газпром, talvolta traslitterata in Gazprom) è una azienda energetica russa parzialmente controllata dallo Stato con sede nel grattacielo Lachta-centr di San Pietroburgo.

Vendite annuali superiori ai 120 miliardi di dollari la rendono la più grande azienda di gas naturale quotata in borsa e la 40ª azienda al mondo per fatturato, nonché la principale società russa per fatturato. Il nome Gazprom è una combinazione delle parole russe Gazovaja Promyšlennost' (in russo: газовая промышленность - industria del gas). Essa conta per circa il 70% della produzione russa di gas naturale e ha riserve che ammontano a 18.991 km³, controllando altresì il 18% delle riserve mondiali di gas[1] conosciute.

Dopo l'acquisizione della compagnia petrolifera Sibneft, Gazprom, con riserve di 119 miliardi di barili, si pone subito dopo Arabia Saudita, con 263 miliardi di barili e Iran, con 134 miliardi di barili, come il maggior possessore mondiale di petrolio e petrolio equivalente in gas naturale.[2]

Dalla fine del 2004 Gazprom è il solo fornitore di Bosnia ed Erzegovina, Estonia, Finlandia, Macedonia, Lettonia, Lituania, Moldavia e Slovacchia, oltre a fornire il 97% del gas della Bulgaria, 89% dell'Ungheria, l'86% della Polonia, quasi i tre quarti di quello della Repubblica Ceca, il 67% della Turchia, il 65% dell'Austria, circa il 40% della Romania, il 36% della Germania, il 27% dell'Italia e il 25% della Francia. L'Unione europea ottiene circa il 25% delle sue forniture di gas da questa compagnia.[3]

Oltre alle sue riserve di gas ed alla rete di condutture più lunga al mondo con i suoi 158200 km, controlla anche società bancarie, di assicurazioni, mediatiche, di costruzioni ed agricole.

Con 270 miliardi di dollari statunitensi di capitalizzazione azionaria del maggio 2006, Gazprom è la terza compagnia al mondo seguendo questo criterio di ordinamento.[4]

Gazprom è inoltre proprietaria (ed anche sponsor) della squadra di calcio dello Zenit San Pietroburgo e sponsor del Chelsea Football Club, dello Schalke 04, della Stella Rossa e della UEFA Champions League, mentre per varie stagioni è stata lo sponsor del team di Formula 1 Minardi.
 
Impressionante... Lho letto solo ora credevo fosse più piccola :D



Gazprom (in russo: Газпром, talvolta traslitterata in Gazprom) è una azienda energetica russa parzialmente controllata dallo Stato con sede nel grattacielo Lachta-centr di San Pietroburgo.

Vendite annuali superiori ai 120 miliardi di dollari la rendono la più grande azienda di gas naturale quotata in borsa e la 40ª azienda al mondo per fatturato, nonché la principale società russa per fatturato. Il nome Gazprom è una combinazione delle parole russe Gazovaja Promyšlennost' (in russo: газовая промышленность - industria del gas). Essa conta per circa il 70% della produzione russa di gas naturale e ha riserve che ammontano a 18.991 km³, controllando altresì il 18% delle riserve mondiali di gas[1] conosciute.

Dopo l'acquisizione della compagnia petrolifera Sibneft, Gazprom, con riserve di 119 miliardi di barili, si pone subito dopo Arabia Saudita, con 263 miliardi di barili e Iran, con 134 miliardi di barili, come il maggior possessore mondiale di petrolio e petrolio equivalente in gas naturale.[2]

Dalla fine del 2004 Gazprom è il solo fornitore di Bosnia ed Erzegovina, Estonia, Finlandia, Macedonia, Lettonia, Lituania, Moldavia e Slovacchia, oltre a fornire il 97% del gas della Bulgaria, 89% dell'Ungheria, l'86% della Polonia, quasi i tre quarti di quello della Repubblica Ceca, il 67% della Turchia, il 65% dell'Austria, circa il 40% della Romania, il 36% della Germania, il 27% dell'Italia e il 25% della Francia. L'Unione europea ottiene circa il 25% delle sue forniture di gas da questa compagnia.[3]

Oltre alle sue riserve di gas ed alla rete di condutture più lunga al mondo con i suoi 158200 km, controlla anche società bancarie, di assicurazioni, mediatiche, di costruzioni ed agricole.

Con 270 miliardi di dollari statunitensi di capitalizzazione azionaria del maggio 2006, Gazprom è la terza compagnia al mondo seguendo questo criterio di ordinamento.[4]

Gazprom è inoltre proprietaria (ed anche sponsor) della squadra di calcio dello Zenit San Pietroburgo e sponsor del Chelsea Football Club, dello Schalke 04, della Stella Rossa e della UEFA Champions League, mentre per varie stagioni è stata lo sponsor del team di Formula 1 Minardi.
vediamo se le sponsorizzazioni reggono,comunque devi cambiare l’immagine del profilo
 
Secondo l'Associazione svizzera dell'industria del gas Gazenergie, nel nostro paese il 47% del gas naturale viene importato dalla Russia. Ne fanno uso all'incirca un'economia domestica su cinque e vari settori dell'industria Questo significa che un'eventuale limitazione o interruzione delle forniture da parte del monopolista Gazprom a causa di un conflitto militare avrebbe ripercussioni anche sulla Svizzera. Lo sostiene Daniel Germann, senior gas trader in seno al fornitore di servizi energetici Ompex.

«Si rischia un crollo del mercato» - «Un'interruzione prolungata delle forniture di gas russo avrebbe conseguenze di vasta portata sull'intero mercato energetico» afferma ancora Germann. La Svizzera ritira la maggior parte del suo gas dai grandi centri in Germania o nei Paesi Bassi: in caso di crisi, il nostro paese dipendente dall'Unione europea.


 
Io penso che invece sia importante capire bene quello che sta succedendo e perché sta succedendo.
Io non sto giustificando Putin, sto semplicemente provando a mettermi nei suoi panni e a capire le motivazioni del suo gesto.
Lui è il padre padrone di tutta la Russia da diversi anni. Il modello russo è molto distante dal modello occidentale; con il nuovo secolo, con l'aiuto di internet e dei social network il modello russo è già minacciato da eventi esterni. molti russi stanno iniziando ad essere più sensibili a un modello di benessere occidentale.
L'Ucraina per Putin è sempre stata considerata unione sovietica e la stessa Kiev è, nella mente dello zar, una città strategica.
Putin vede un avanzamento del modello occidentale e della Nato fino al confine russo come una minaccia sia a livello ideale sia a livello militare. Penso che tutti avrete visto come influenza nato sia cambiata dagli anni 90 ai giorni recenti.. Lui si è sentito accerchiato.
Il problema grosso è che Putin vuole Ucraina indipendente e fuori dalla nato, mentre Ucraina stessa vuole entrare in Europa e nella Nato..
Non è storia recente.. È storia recente l'attacco, sferrato ora per debolezza europea dovuta a molti fattori.
Io ripeto non giustifico Putin, ci mancherebbe.. Una guerra è sempre una sconfitta.. Sia a livello umano, in primis che a livello economico.. Però provo a capire i motivi che lo spingono alle sue azioni.. Ad ogni azione c'è sempre una reazione.. Non si poteva pensare che Putin rimanesse inerme davanti a quando sta accadendo intorno a sé.
La soluzione migliore sarebbe far abdicare Putin, ma la vedo complesso senza una guerra.. E continuare una guerra la vedo molto pesante.. Anche perché si inizia a parlare di nucleare.. E Kiev è a 2000km da Milano.. Confine ovest ucraino è a 1000km da confine est italiano.
Ti ho risposto privatamente....
 
17.10 A Berlino mezzo milione di persone in marcia per la pace
"Stop war!" Una marea umana per la pace attraversa il cuore di Berlino in queste ore, dove secondo gli organizzatori sono 500 mila le persone che stanno manifestando per la pace. Immagini senza precedenti, nelle ore in cui Mosca spinge sulla deterrenza nucleare. "Ucraina fronte della lotta globale per la democrazia", "oggi noi, domani voi!", si legge sui manifesti. Giovani, anziani, bambini, famiglie, un fiume coloratissimo e interculturale, fra le bandiere dell'Ucraina, manifestano contro la guerra di Putin. Le stime della polizia restano ferme a "più di 100 mila manifestanti".



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