CRISI UCRAINA-GUERRA.POLITICA ETICA MORALE CONSIDERAZIONI RANDOM (4 lettori)

m.m.f

Forumer storico
Doveva essere una guerra lampo? Rifacendosi a 1 delle 2/3mila bufale quotidiane :

Peskov: Su Kaliningrad siamo determinati, ma non c’è fretta
«Non c’è bisogno di correre qui, ma, allo stesso tempo, siamo determinati». Si è espresso così il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, alla Tass, in merito al blocco dei trasporti di Kaliningrad. Ma, ha chiarito, «ci vorrà del tempo prima che vengano prese determinate decisioni. Stiamo analizzando questa situazione nel modo più serio», ha assicurato Peskov specificando: «In questa situazione, abbiamo assolutamente ragione».

Il loro motto... chi va piano, va sano e, va lontano....
 

m.m.f

Forumer storico
E questo sarebbe il migliore... appposto....

Nessun piano in vista

Draghi sconfitto a Bruxelles, salta il summit di luglio sull’energia: scontro sul price cap per il gas russo
Fabio Calcagni — 24 Giugno 2022
 

Near

Forumer storico
chi fu l'anonimo rimatore?

La strana chiocciolina divisoria,
tra nome proprio e server della posta
cercò de dasse un giorno 'na risposta:
Siccome già so' entrata nella storia,
farò un'istanza pe' capì pur'io...
perché nun m'hanno dato er tasto mio!
 

m.m.f

Forumer storico
Giappone: meno del tre per cento delle aziende operanti in Russia ha annunciato il ritiro
Tokyo, 26 giu 12:38 - (Agenzia Nova) - Meno del tre per cento delle società giapponesi che operano in Russia ha deciso di lasciare il Paese dopo l’invasione dell’Ucraina, la percentuale più bassa nel G7, di cui il Giappone fa parte. È quanto emerge da un’analisi di Teikoku Databank, sulla base di un’indagine effettuata dalla Yale School of Management su circa 1.300 aziende nel mondo. Alla data del 19 giugno risultavano uscite dal mercato russo quattro compagnie giapponesi su 168, pari al 2,4 per cento. Secondo Teikoku Databank ciò dipende dal fatto che le compagnie giapponese non avevano formulato piani in anticipo. Numerose altre aziende, tuttavia, hanno optato per una sospensione dell’attività: 74, pari al 40 per cento, ha interrotto la produzione e bloccato gli ordini e le consegne. Per quanto riguarda gli altri Paesi membri del gruppo, stando alla ricerca, la percentuale più alta di imprese che hanno annunciato il ritiro dalla Russia è quella del Regno Unito, 48 per cento, mentre la seconda più bassa dopo il Giappone, cinque per cento, è quella dell’Italia.
(Git) © Agenzia Nova - Riproduzione riservata
 

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