CRISI UCRAINA-GUERRA.POLITICA ETICA MORALE CONSIDERAZIONI RANDOM

Il giornalista della stampa, a mio avviso, sbaglia quando scrive, in rapporto al conflitto, "innescato da Putin". I veri inneschi sono stati le provocazioni americane, il golpe in Ucraina, il mancato rispetto di accordi presi e ancora l'invio di Boris johnson ad obbligare Zelensky a non accettare un accordo in extremis con Putin per evitare la guerra. Ma questo ovviamente non si può scrivere sulla stampa.
 
mine antiuomo
 
Londra, 04 dic 17:47 - (Agenzia Nova) - L'intero esercito britannico "verrebbe sconfitto nel giro di sei mesi o un anno" in caso di una guerra su larga scala. Lo ha dichiarato il sottosegretario di Stato per la Difesa, Al Carns, durante un discorso al Royal united services institute, sottolineando l'importanza di ricostruire le forze di riserva, evidenziando che la capacità della Russia di assorbire perdite significative in Ucraina è un esempio di come le forze armate devono essere preparate a sostenere alti tassi di perdite. "Il nostro esercito, con i tassi di perdite attuali, sarebbe sconfitto in sei mesi o un anno", ha affermato Carns. Il sottosegretario ha precisato che, sebbene non serva un esercito più grande, è necessario "generare rapidamente profondità e massa" in caso di crisi. Le riserve, ha aggiunto, sono "fondamentali" per questo processo. Come riporta l'emittente televisiva "Sky News", il Regno Unito, negli ultimi decenni, ha sotto investito nelle sue precedentemente più ampie forze di riserva, dando la priorità ai finanziamenti per la Marina e l'Aeronautica militare dopo la fine della Guerra Fredda. "Questo ha comportato una carenza di personale, una formazione insufficiente e una mancanza di equipaggiamenti, come giubbotti antiproiettile, armi e veicoli da combattimento" ha commentato "Sky News". (Rel) © Agenzia Nova - Riproduzione riservata
 
Russia: Putin, dollaro è strumento politico ma sua importanza è in declino
Mosca, 04 dic 16:30 - (Agenzia Nova) - L'importanza della valuta statunitense nell'economia globale "sta diminuendo". Lo ha dichiarato il presidente russo, Vladimir Putin, intervenendo a margine del forum economico della banca Vtb in corso a Mosca. Così Putin ha commentato le dichiarazioni del nuovo presidente statunitense, Donald Trump, che aveva precedentemente minacciato di introdurre dazi del 100 per cento sui prodotti dei Paesi Brics qualora l'organizzazione introducesse una nuova valuta o abbandonasse l'uso del dollaro. "Il neoeletto presidente statunitense non è stato nella Casa Bianca (...) per quattro anni. E durante questo periodo, ci sono stati alcuni cambiamenti nell'economia, nel mondo e nell'economia americana. I suoi successori, i suoi oppositori politici hanno fatto molto per minare le basi fondamentali del dollaro come valuta di riserva mondiale", ha osservato Putin che ha aggiunto che oggi il dollaro "è usato come strumento politico, anche per causare danni agli altri Paesi". "Dato che la quota degli Stati Uniti nell'economia mondiale è in declino, e quindi l'influenza del dollaro sui processi economici mondiali è in declino, sono in corso i processi per l'uso di altri strumenti", ha concluso il presidente, sottolineando che l'uso di nuove tecnologie e strumenti "non può essere vietato". (Rum) © Agenzia Nova - Riproduzione riservata
 

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